martedì 25 novembre 2008

Palazzo Mazzarino al Garraffello





di Angelo Trapani


Evidente lo stato di abbandono degli antichi palazzi nobiliari che circondano la piazza.
Le impalcature visibili nella foto - relative al Palazzo Mazzarino, dove si dice sia nato il padre di un celeberrimo Cardinale - non rappresentano il timido inizio dei lavori di recupero. Ma solo la finora definitiva soluzione per evitare che in caso d'eventuali crolli di parti dell'edificio, qualcuno, passando da lì, possa subire danni. Si tratta di un' apparentemente inappellabile sentenza di condanna a morte, emessa da quanti forse avrebbero potuto concretamente fare qualcosa per il recupero di questo frammento della vecchia Palermo?
Ultime tracce di una storia che - allo stato delle cose - sembrerebbe ormai inesorabilmente destinata a scomparire sotto le sue stesse macerie ?

lunedì 24 novembre 2008

il platano schiattato che s'è schiantato




Ecco le immagini che avevo promesso a proposito del platano che sabato si è schiantato sulla cancellata di Villa Giulia. Con evidenza, nelle stesse condizioni gli altri sei o sette alberi un tempo maestosi e ora soltanto zombie vegetali tra l'ingresso monumentale della Villa e via Lincoln.
Domanda all'Assessorato Ville e Giardini: Appuntamento alla prossima sciroccata? O no? (l.f.)



C'è voluto un bel po' di tempo con il fotoritocco per ridare colore allo stemma e alle alate figure che lo sorreggono. D'altronde la collocazione, all'interno di Porta Nuova, oggi è solo quella di "collettore" di gas di scarico.
(Giuseppe Scuderi)

domenica 23 novembre 2008

Aveva visto i bolidi di Taruffi e Villoresi al Foro Italico

Il secondo platano a destra, guardando l'accesso monumentale a Villa Giulia, aveva più di 50 anni e davanti a lui erano sfrecciati Taruffi e Villoresi , Gendebien e Fangio al termine degli ultimi Giri di Sicilia. Ma già a settembre scorso un americano lo avrebbe definito "a dead man walking".

Proprio in quel mese lo avevo infatti fotografato completamente privo di foglie, e di vita, segnalandolo a chi di competenza.
Il vento ciclonico di ieri lo ha sdradicato senza pietà. E ciò che restava di quel vecchio tronco senza la chioma verde si è abbattuto sulla bella cancellata della Villa che piacque tanto a Goethe.
Oggi il platano lo ho fotografato, dissezionato dagli operai del comune, sulla cancellata distrutta nel punto in cui esso si era schiantato.

Pubblicherò domani le foto dell'epilogo. Il più triste.

Mentre mi pare il caso che il Comune provveda a mettere in sicurezza il resto dei platani, tutti morti lungo quel lato della recinzione, fino all'angolo con via Lincoln.
O no?
(lucio forte)

sabato 22 novembre 2008

Ultime repliche di Chewingum per due all'Agricantus

TEATRO CCPAGRICANTUS - VIA NICOLO' GARZILLI 89

STAGIONE TEATRALE 2008/09

ULTIME DUE REPLICHE DOMENICA 23 NOVEMBRE ALLE ORE 18 e 21.30 PER LO SPETTACOLO di PARIDE BENASSAI E SERGIO VESPERTINO "CHEWING GUM per due".
BIGLIETTO SPETTACOLI INTERO euro 12,00 - RIDOTTO (Cral. Ideanet, Diamond Card) euro 10,00RIDOTTO STUDENTI, OVER 60 E RESIDENTI PROVINCIA euro 8,00+ diritti di prevendita.

INFOLINE E PREVENDITA:QUISITICKET C/o TEATRO CCP AGRICANTUSVia Nicolò Garzilli, 89 ? PA.

Tel 091 309636 - 091 7306860 Orari: da martedì a domenica (chiusi il lunedì) ore 15.30 20.00

Chewing-gum per due è la riscrittura di uno spettacolo di successo(che nelle sue varie edizioni ha sempre incontrato il gradimento delpubblico dal 1986), un esercizio di pratica attoriale legato alladrammaturgia della scena palermitana. Un gioco scritto per dueattori-protagonisti che interpretano i personaggi delle precedentiversioni, restituendo alla scena una rinnovata dimensione.Qual'è il limite tra follia e ragione, tra sogno e realtà, vero efalso? Nino e Pietro (Paride Benassai e Sergio Vespertino) esercitanoil gioco come unica forma di superamento del dramma e come mezzo diliberazione. Tutti i piccoli elementi presenti in scena sono, infatti,pretesti per il gioco, il divertimento e l'evasione.Ma anche la loro forte e complice amicizia è un elemento fondamentale.Chiusi in una gabbia di matti (la mente umana) il superamento deipropri limiti è possibile per i due, soprattutto, attraverso la lororeciproca capacità d'amore

Inbar Friedman Quartet. Replica stasera al Blue Brass.

Il quartetto della chitarrista Inbar Friedman tornerà stasera alle 21 45 sul palco del Blue Brass, in via dello Spasimo 15. Insieme alla musicista israeliana ( sopra, nella foto di lucio forte) suoneranno Giuseppe Costa al basso acustico, Vito Giornano alla tromba e Giuseppe Madonia alla batteria. I biglietti d'ingresso si potranno acquistare al botteghino del noto Jazz Club un'ora prima dello spettacolo.

venerdì 21 novembre 2008

Brass Radio Live

Tutti i concerti che il venerdì sera si terranno al Blue Brass - il Ridotto del Jazz allo Spasimo - saranno trasmessi in diretta dall’emittente Radio Time e sul sito web della stessa (www.radiotime.it ). Ciò che renderà possibile l’ascolto sulla rete mondiale dei concerti prodotti dalla Fondazione The Brass Group.
Info su www.thebrassgroup.it

giovedì 20 novembre 2008

Sit In per Area Quaroni: Mercoledì 26 nov. ore 12.00


Passa parola per chi ama Palermo e la vorrebbe più verde e più vivibile.

Per iniziativa di SALVALARTE in Sicilia, nella data di cui al titolo, avrà luogo un "sit in" proprio sull'area Quaroni( in alto, fotografata da Lucio Forte lo scorso agosto) di Via Maqueda. Il convegno avrà lo scopo di sensibilizzare l'attuale amministrazione comunale al fine che voglia presto presentare domanda d'acquisto dell'area per costruirvi un giardino pubblico. Il Rosa e ilNero si associa all'iniziativa e invita gli amici a presentarsi numerosi.

Algozzino: Omaggio a Faber. Stasera all'Agricantus si presenta il volume.



CCPAGRICANTUS - via XX settembre 82/a

Giovedì 20 novembre a partire dalle ore 21.00
PRESENTAZIONE LIBRO

Presentazione del libro a fumetti Ballata per Fabrizio De Andrè, di
Sergio Algozzino,
Beccogiallo Editore.

Serata dedicata al cantautore genovese.
Durante la serata

-Proiezioni di interviste e documentari su Fabrizio De Andrè

- Presentazione del libro Ballata per Fabrizio De Andrè

- Omaggio musicale di Vivi Lanzara e Sergio Algozzino

- Sergio Algozzino dedica e disegna per il pubblico le copie di
Ballata per Fabrizio De
Andrè.

il libro

Che cosa succede se Tito, Marinella, il Gorilla, Michè, Bocca di Rosa prendono
magicamente vita per raccontarci - da un privilegiato punto di vista - il loro
indimenticato creatore?
Prostitute, balordi, ubriaconi, travestiti: una galleria memorabile di
personaggi ultimi,
un coro di voci inedito e appassionato trova vita in forma di fumetto:
un originalissimo,
intimo viaggio in quattro atti dentro l'opera di Fabrizio De André.
Uno strumento curioso
per continuare a ricordarlo, studiarlo, sentirlo sempre vicino a 10
anni dalla sua
scomparsa.

Sergio Algozzino
"Intenso. Non trovo aggettivi migliori per descrivere il viaggio che
mi ha portato a
questo libro. Tito, Michè, Andrea: li sento ancora parlare nella mia
testa, litigare per
chi deve andare in scena, discutere di sesso, religione, politica, miseria."

dalla prefazione di Guillaume Bianco
"Avevo capito al primo accordo, al primo respiro, al primo ascolto.
Quelle melodie
malinconiche, quel qualcosa di medievale, di grezzo, di delicato e
sanguigno, mi avevano
sconquassato. Oggi continuano a farlo."

ALGOZZINO SERGIO 3492322471

Sono in cura gli asini di Erice? Comunicato della LAV.

ANIMALI, E' GIALLO SULLA SORTE
DEI 23 ASINI MALATI DEL DEMANIO DI
SAN MATTEO AD ERICE(TRAPANI): "ANCORA NESSUN ASINO HA
RICEVUTO LE CURE PRESCRITTE?"
LA LAV CHIEDE ALL'ASSESSORE LA VIA DI VERIFICARE
LO STATO DI SALUTE DEGLI ASINI E L'IMMEDIATO COMMISSARIAMENTO DELLA STRUTTURA

Sarebbero rimasti senza alcuna cura i 23 asini trovati in pessime condizioni di salute nel demanio forestale San Matteo di Erice (Trapani), dopo il brillante blitz condotto dal nucleo di P.G. del Corpo Forestale della Regione Siciliana. Queste le voci di allarmati cittadini che giungono in queste ore da Trapani anche alla LAV: se così fosse, la situazione già gravissima degli asini sarebbe addirittura peggiorata.

"Giungono da più parti allarmanti voci secondo le quali sugli asini sequestrati al demanio forestale di San Matteo non siano state, ancora, iniziate le cure urgenti per evitare il peggio - dichiara Marcella Porpora, coordinatrice regionale LAV Sicilia - impartite giorni fa dai medici dell'ASL trapanese ai funzionari responsabili dell'allevamento. Se tutto ciò corrispondesse al vero, ci troveremmo davanti ad un atteggiamento omissivo scandaloso e di gravissima negligenza da parte dei responsabili della struttura, gestita dall'Azienda Regionale Foreste Demaniali. Chiediamo in primis all'Assessore regionale all'Agricoltura, on. La Via, nonché a tutti gli organi competenti – continua Porpora – di verificare immediatamente lo stato in cui versano gli asini e di provvedere con urgenza alle cure necessarie per la buona salute degli animali, che in questa situazione sembrano essere stati dimenticati da tutti. Chiediamo, inoltre, il commissariamento immediato della struttura, che si è rivelata inadeguata a garantire il benessere degli equidi".

La LAV, che ha già dato mandato al proprio Ufficio Legale nazionale di seguire la vicenda degli asini di San Matteo, in caso di veridicità della notizia della mancata assistenza sanitaria agli animali promuoverà tutte le azioni opportune per individuare eventuali responsabilità, anche penali, di questa gravissima omissione.

Palermo, 20/11/2008

La Tonnara Bordonaro e i suoi problemi.

di Angelo Trapani


La tonnara di Vergine Maria, meglio conosciuta come Tonnara Bordonaro, è un complesso di impianto tardo quattrocentesco. Ampiamente trasformato nel corso dei secoli, ha oggi una connotazione settecentesca, pur mantenendo la torre di impianto precedente.

Il complesso ha perso la sua funzione originaria negli anni ’50 del secolo apena trascorso, così come, gradualmente, le altre tonnare intorno a Palermo. Solo per un breve periodo, durante le riprese del film “Il Gattopardo”, l'edificio della Tonnara fu parzialmente abitato dal regista Luchino Visconti e da alcuni degli attori,mentre il complesso vene poi abbandonato per vari decenni.

Gli ultimi trenta anni furono per la tonnara un periodo di abbandono congiunto ad eventi disastrosi. Nel 1986, in seguito ad una violenta mareggiata, crollò parte della volta del marfaraggio nel cui interno sono ancora visibili - come mostra la bella foto dell'autore di queste righe - delle grosse barche usate per le mattanze. Successivamente, in data e circostanze a noi sconosciute, crollarono una scala esterna, costituita da due rampe e posta sul lato nord-ovest, e piu tardi anche parte del corpo residenziale.

Ultimamente una sezione del corpo residenziale è stata affidata a privati - che lo hanno parzialmente restaurato nella parte del Kursaal Tonnara e per quanto riguarda il vasto auditorium attrezzato all'aperto per spettacoli musicali estivi- mentre il corpo dell’ingresso principale accoglie tutt'ora l’abitazione del custode.
L'intero complesso, oggi abbisogna certamente di altri di urgenti interventi di restauro e manutenzione che sono già stati previsti da decenni nelle agende nelle varie amministrazioni comunali che si sono succedute a Palermo.
Recentemente si appreso di un progetto relativo ad una prossima riqualificazione degli spazi esterni e circostanti l'edificio della Tonnara. E questo sarebbe già un primo passo avanti nel futuro recupero dello storico complesso. Staremo a vedere.

Fonti:

www.kursaaltonnara.it/default.asp?s=3

Miracolo a Porta Carini.


Festa al Capo. Un'occasione in più per conoscere la Chiesa che sta quasi di fronte alla più famosa Chiesa della Concezione. Un tempio che non molti palermitani conoscono personalmente e che in ogni caso merita certamente una visita, ovviamente da estendere al vitalissimo mercato circostante.

mercoledì 19 novembre 2008

Le dimissioni di Leoluca Orlando


Orlando si dimette dalla commissione di Vigilanza Rai. "Inaccettabile mortificazione del Parlamento"
ieri, 18 novembre 2008

Leoluca Orlando si è dimesso da componente della commissione di Vigilanza Rai. Lo ha comunicato il parlamentare dell'Idv nel corso di una conferenza stampa nella quale, dopo aver ricordato il suo lungo impegno e la sua attività a difesa della legalità, ha dichiarato che le dimissioni sono da ritenersi il suo "personale contributo e politico alla denuncia, la più forte possibile, di un'inaccettabile mortificazione del Parlamento e della commissione di Vigilanza, chiamata a garantire nel settore radio televisivo e con riferimento al servizio pubblico principi di libertà e di pluralismo sanciti dall'articolo 21 della Costituzione".

Pubblicato da Sicilia Informazioni. Fonte Adnkronos

Medicina fai da te

I carabinieri del Nas di Palermo hanno sequestrato un poliambulatorio di oftalmologia con annessa sala operatoria e uno studio di radiologia sprovvisti di autorizzazione sanitaria. Denunciati l'amministratore e il direttore sanitario del poliambulatorio. I Nas inoltre hanno rilevato carenze strutturali "tali da non garantire la prescritta asetticità". Nei controlli i carabinieri sono stati coadiuvati dal personale tecnico della competente Asl.
Pubblicato da Sicilia Informazioni. Fonte Ansa.
Forse sarebbe anche il caso di fare i nomi. O no?

IL QUARTETTO DELLA VOCALIST E CHITARRISTA INBAR FRIDMAN AL BLUE BRASS VENERDI’ 21 E SABATO 22 NOVEMBRE


graphic by filippo fascella
info su: www.thebrassgroup.it

La vocalist e chitarrista israeliana Inbar Fridman - dalle ore 21.45 di venerdì 21 novembre - sarà sotto le luci azzurre del Blue Brass, il Ridotto del Jazz allo Spasimo, insieme a Vito Giordano alla tromba, Giuseppe Costa al contrabbasso e Giuseppe Madonia alla batteria.
Lo spettacolo sarà replicato sabato 22 novembre, con inizio alla stessa ora.
Biglietto di ingresso: € 8.00. Ridotto € 5,00. Nel prezzo dei biglietti di ingresso, sia interi che ridotti, è compresa una consumazione che sarà servita al bar del locale.
La biglietteria, per la prevendita relativa a tutti gli spettacoli allestiti per la corrente stagione, sarà attiva negli uffici della Fondazione “The Brass Group” ( al primo piano di via dello Spasimo 15 ) dal lunedì al venerdì, dalle ore 10,00 alle 18,00.
Un’ora prima del concerto i biglietti ancora disponibili si potranno acquistare al botteghino della stessa Via dello Spasimo.
Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi alla “Fondazione The Brass Group” tel. 091 6166480, dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle 18.00.

Di Inbar Fridman sappiamo che:
Chitarrista jazz nata in Israele, Inbar Fridman ha perfezionato alla William Paterson University del New Jersey quanto aveva appreso alla “Rimon School of Jazz and Modern Music” del Paese d’origine. Diplomata con il massimo dei voti a New York, si conquistò presto la stima e la simpatia di alcuni dei maggiori musicisti che suonavano nei più noti locali di Manatthan e dintorni. Da bandleader, Inbar ha firmato un album di composizioni originali registrato al newyorkese “Fat Cat Jazz Club”. Tornata in Israele, Inbar Fridman si è unita al gruppo di Lydia Filipovic che con i progetti “Mediterraneo” e “Butterfly Dreams” ha rastrellato una lunga serie di successi in tutta Europa. Particolarmente fortunate la partecipazione al “Nisville festival” in Serbia e la tournè in Grecia, da Atene a Tessalonica.
(l.f.)

Grazie in anticipo per l’attenzione. Cordiali saluti dall’ufficio stampa della Fondazione.

Blue disease - un male azzurro


Al tempo della prima Kals'art, non ricordo più l'anno, alle spalle di Palazzo Bonagia, o meglio del suo scalone - unico resto dello storico edificio - alcuni riflettori blu illuminavano quelle testimonianze delle bombe del '43. Adesso non so se la situazione sia cambiata, almeno per quel che riguarda quei ruderi che fotografai come affetti da un'azzurra malattia fino ad allora incurabile. Quanto a Palazzo Bonagia mi resta l'assoluta certezza che nulla è cambiato oltre il pesante portone a sbarre chiuso su via dell' Alloro. (l.f.)

Così con le targhe alterne.

NEWSLETTER DEL COMUNE DI PALERMO

18 novembre 2008

TARGHE ALTERNE, TABELLE SEGNALERANNO LE AREE INTERESSATE DAI DIVIETI
Una tabella composita di 1 metro per 60 centimetri, montata su palo, segnalerà agli automobilisti, in ognuno degli oltre cento varchi d'ingresso che si trovano lungo il perimetro, l'inizio dell'area che dal prossimo lunedì 24 novembre sarà sottoposta alla circolazione a targhe alterne.
Le maestranze dell'Amat hanno già installato metà dei cartelli ed entro fine settimana l'opera sarà completata. L'insegna è formata da tre moduli. In alto è posto un pannello di 60 centimetri per 60 contenente il cerchio rosso che indica il divieto di circolazione e, subito sotto, la scritta con la quale si specifica che la limitazione vale dal lunedì al venerdì, esclusi i giorni festivi, ed è rivolta ai veicoli con omologazione antismog Euro 0, 1, 2 o 3, esclusi quelli autorizzati in deroga.Più in basso, due moduli rettangolari formato 20 centimetri per 60 indicano, nell'ordine, le fasce orarie (dalle 8 alle 9.30 e dalle 18.30 alle 20.30) in cui ai veicoli classe Euro 0, 1, 2, e 3 è del tutto vietata la circolazione nell'area interessata e la fascia oraria (9.30-18.30) nella quale, invece, questi stessi veicoli possono circolare secondo il criterio delle targhe alterne, e cioè: nei giorni a data dispari le targhe con ultimo numero dispari, negli altri giorni le targhe con ultimo numero pari.
Poiché si tratta di un segnale di divieto, le scritte sulla tabella sono impostate in modo da esprimere ciò che all'automobilista non è consentito fare. Per esempio, la dicitura "9.30-18.30 nei giorni di numero dispari per i veicoli di targa pari", posta sotto il simbolo del divieto di circolazione, sta a significare che in quella fascia oraria di un giorno dispari chi ha targa pari non può circolare.
Il nuovo provvedimento di limitazione della circolazione veicolare è stato adottato dall'Amministrazione con ordinanza del Sindaco per combattere l'inquinamento atmosferico e tutelare la salute dei cittadini. Nel sito Internet comunale (www.comune.palermo.it), attraverso un apposito link in evidenza nella homepage, è possibile consultare una specifica finestra informativa.
Nessuna limitazione lungo il perimetro. Questo il perimetro dell'area nella quale, da lunedì prossimo, sarà in vigore la nuova misura antismog: piazza Giulio Cesare, corso Tukory, piazza San Francesco Saverio, via Forlanini, via Cadorna, prosecuzione della via Albergheria in adiacenza all'ingresso principale dell'ospedale Di Cristina, piazza Porta Montalto, via dei Benedettini, corso Re Ruggero, piazza Indipendenza, corso Calatafimi, corso Vittorio Emanuele, via Matteo Bonello, via Papireto, corso Finocchiaro Aprile, piazza Sacro Cuore, piazza Principe di Camporeale, via Serradifalco, piazza Ottavio Ziino, piazza Malaspina, via Principe di Palagonia, piazza Armstrong, via Liszt, via Zappalà, viale Lazio, via Restivo, via De Gasperi, piazza Giovanni Paolo II, via Cassarà, viale del Fante, piazza Leoni, piazza Don Bosco, via Sampolo, piazza Caponnetto (limitatamente al tratto che collega la via Sampolo al Piano dell'Ucciardone), via Piano dell'Ucciardone, via Crispi, via Cala, Foro Umberto I, via Lincoln, piazza Giulio Cesare.
Gli stessi tratti stradali che compongono il perimetro saranno percorribili ogni giorno senza limitazioni.
I veicoli non soggetti alle restrizioni. Dai divieti fissati nell'ordinanza restano esclusi i veicoli a basso impatto ambientale e i mezzi che rientrano nei casi di deroga espressamente previsti. Tra questi ultimi, i veicoli utilizzati per lo svolgimento di servizi di utilità collettiva che saranno così salvaguardati.
In particolare, i divieti non si applicano ai veicoli con omologazione antismog Euro 4 o superiore e neppure agli autoveicoli alimentati a metano o a gpl (in regola con il controllo dei gas di scarico), ibridi o elettrici.
In deroga al divieto ma sempre a condizione che siano in regola con il controllo dei gas di scarico, potranno circolare i velocipedi, motoveicoli e ciclomotori catalizzati ai sensi della direttiva 97/24/CE (Euro 1) e quelli a quattro tempi, le vetture (fornite di bollino blu) con disabile a bordo titolare del contrassegno originale che dovrà essere regolarmente esposto; i veicoli di Prefettura, Polizia, Carabinieri, Vigili Urbani, Esercito, Protezione civile, Vigili del fuoco, Croce rossa, le ambulanze, di corpi consolari e rappresentanze diplomatiche purché almeno Euro 3, veicoli di soccorso e assistenza al servizio dei mezzi di trasporto pubblico.
Deroghe al divieto sono previste anche per: autobus (urbani ed extraurbani) che svolgono il servizio di trasporto pubblico, taxi e vetture a noleggio con conducente (in regola con il controllo dei gas di scarico); auto di pubblici e privati in servizio di reperibilità che svolgono funzioni di pubblico servizio o di pubblica utilità che risultano individuabili o con adeguato contrassegno o con certificazione del datore di lavoro (per esempio chi si occupa di servizi di manutenzione o emergenza come luce, gas, acqua, sistemi informatici, impianti di sollevamento o termici, soccorso stradale, distribuzione carburanti, raccolta rifiuti, distribuzione farmaci, alimenti deperibili e pasti per il servizio mensa, mezzi di informazione); autoveicoli utilizzati per il trasporto di persone sottoposte a terapie indifferibili ed indispensabili per la cura di malattie gravi, in grado di esibire la certificazione medica ed in regola con il controllo dei gas di scarico. Potranno circolare anche i mezzi utilizzati per matrimoni e funerali (dotati di bollino blu).

martedì 18 novembre 2008

L'Accademia esiste e resiste



Al Papireto, nello storico palazzo S.Rosalia, continua la protesta studentesca. La foto è di oggi, martedì 18 novembre 2008.

Vola il Roccapalumba


Vola la squadra biancoazzurra del Roccapalumba che ha espugnato, domenica scorsa e con merito, il "Lo Cicero" di Palermo superando per 4-2 i Delfini Vergine Maria. A questo punto la squadra di Giuseppe Lo Sciuto fa davvero sul serio. Infatti si trova al secondo posto in classifica a soli due lunghezze dalla capolista Real Palermo e prova a coltivare sogni di gloria. Domenica i ragazzi in maglia biancoceleste saranno impegnati in casa contro il Villafrati e proveranno a insidiere la prima posizione della classifica.
Frack Rosso

lunedì 17 novembre 2008

La Media Garibaldi e Villa Gallidoro


Riceviamo tramite Salvare Palermo il seguente invito a firma Margherita Lo Valvo:

COMUNICO A TUTTI GLI AMICI CHE MARTEDÌ 18 NOVEMBRE 2008
ALLE ORE 15.30, PRESSO LA SCUOLA MEDIA G. GARIBALDI,
VIA DELLE CROCI 5, AVVERRÀ NELLA PALESTRA UNA RIUNIONE
CON GLI AMMINISTRATORI COMUNALI, RIGUARDANTE
IL PROBLEMA DELLA CHIUSURA DELLA SCUOLA DELLA SEDE
DI VILLA GALLIDORO.
VI PREGO DI ACCORRERE NUMEROSI A DIFESA DELLA MIA SCUOLA.
GRAZIE PER LA PARTECIPAZIONE.


MARGHERITA LO VALVO

Per i Delfini si allontana la zona play off


DELFINI-ROCCAPALUMBA 2-4
DELFINI: Ciulla, Airò, Busalacchi G., Minardi (85’ Calascibetta), Busalacchi V., Sorci, La Pica (67’ Richichi), Gallì, Vernengo, Caminita R., D’Arrigo.
ROCCAPALUMBA: Piazza, Cairone, Nicosia, Messina, Santino, Teriaca (61’ Sagona), Scaglione (50’ Pullara), Lo Sciuto A., Barbarino C. (73’ Greco), Lo Sciuto G., Torregrossa.
ARBITRO: Muratore di Palermo
RETI: 37’Lo Sciuto A, 44’ Barbarino C., 47’ Minardi, 48’ Scaglione, 77’ Sorci, 94’ Lo Sciuto G.
Palermo. Prova incolore per i Delfini Vergine Maria che cedono l’intera posta in palio al cospetto di un determinato e arcigno Roccapalumba che si è imposto per 4-2. Alla squadra ospite è bastato solo un tempo per chiudere la pratica. Le reti di Alberto Lo Sciuto e Calogero Barbarino hanno spezzato le gambe ai gialloverdi che ad inizio ripresa hanno avuto pure la forza di reagire, grazie al gol Minardi, ma era troppo tardi. Infatti, un minuto dopo Scaglione portava a tre le reti per gli ospiti e poi a completare il quadro nel finale ci pensavano le reti di Sorci, per i padroni di casa e ed di Giuseppe Lo Sciuto per per i biancoblu. Finale amaro per la simpatica squadra di Vergine Maria.
Frack Rosso

Vi aspettiamo, il più numerosi possibile
(Giuseppe Scuderi)

domenica 16 novembre 2008

Scrive Mimosa, amica surreale ma non troppo



di lucio forte

Il Bronx? Le sue pene non devono essere per forza quelle del quartiere bastardo dove il poliziotto Newman difende il suo Fort Apache assediato dai coltelli dei colured e dei portoricani. Nel quartiere fradicio di questa città di mare, mi scrive Mimosa, i suntanned ci sono da tanto. E i pusher portoricani parlano albanese, ghanese, keniano… .
Il calvario, poi, ha precisato – ma ad abundantiam - è quello che uno ha o se lo sente. E i suoi denti marci non sono per forza quelli in bocca a una collina teschio. Niente a che vedere con la roccia che eterna tre croci sopra le nebbie argento degli ulivi nella Terrasanta di Salomone. Questo mi scrive. Sempre necessariamente surreale. Passando, senza tanti giri di frase, da una stradina del quartiere Noce ai luoghi del processo il più infame.
A buon diritto, ha preteso di aggiungermi che per lei la via della Croce, in questa città che da sempre ci accomuna, è solo una viuzza lercia lastricata di fango e bitume e che odora di pena e detersivo d’ospedale. Senza le spie del servizio segreto di Pilato,però, né i cappucci neri con i buchi per gli occhi. Per caso il guardiano è un ibrido di lupo grigio e doberman - vedi foto - un poco schizofrenico. Un cagnone senza collare e che comunque sa riconoscere, dice lei, il profumo di Calvin Klein.
Poi non importa se il nome vero della strada è Razzani o altro simile. Però è sempre un ‘paseo de dolor’ che termina per qualche minuto dentro una bassa casa, sghimbescia di colore rosa carne, dove lampeggiano le iridi della seta e gli aghi.
Né chi passa da quelle parti vuol saperne d’artrite e di mani che mettono insieme, provvisorie, imbastiture grosse che dovranno tenère ancora per qualche ora o un giorno. Allestite per una cinquantenne platinata, sicuramente e vistosamente piacente, dai grossi seni sodi e dalle fossette tanto ben annegate nel rosa dei suoi sorrisi o nei rossori che non ha mai smesso dai tempi del liceo. Quando sorride. E quando la fa arrossire la sue eterna timidezza, che non è riuscita mai a disconnettersi dalle sperimentazioni sessuali di un compagno ex lege forse scelto solo per il colore degli occhi. Una che in quella strada, e a quell’indirizzo di sartina di modeste pretese, arriva con quattro ruote ormai da rottamare; e che poi dentro la veste appena imbastita accenna a qualche solitario paso doble. Roba da “club della vela” o da “balera barocca”. Sabato sera il Roland riprenderà a recitare, mi ha fatto sapere complice, con mille voci sotto le volate d’angeli paffuti e le ninfe e i sileni di scuola fiamminga in via Torremuzza.
Eppure è solo appena fuori dal quel groviglio suburbano, nella bella casa di borghesia bottegaia, dove lei mente nemmeno troppo bene dell’altra sua esistenza, che si spengono i reprobi lampi d’amore coltivati nella disperazione. Belli e dannati. Folgorazioni che sempre finiscono col dissolversi, ha concluso sempre a suo modo,sotto l'architrave complice di un balcone, a mezza via tra me e il compagno glaucopide, dentro le pieghe degli abiti da ballerina incapaci di difenderle l’anima dalle lame di ghiaccio. Dai sette coltelli di una lunga ingratitudine che le spaccano il cuore ad ogni inverno del nostro comune scontento.

sabato 15 novembre 2008

Forse un'occasione perduta per Salvare Palermo.



Dall'ufficio stampa del Comune ricevo:

ASSEGNAZIONE IMMOBILI, I PROVVEDIMENTI DELL'ASSESSORE ENEA

Assegnato, con un provvedimento dell'assessore alle Risorse immobiliari Pippo Enea all'associazione "Piana dei Colli" un immobile con annesso terreno, confiscato alla mafia, che si trova nella zona di via Trabucco, a Cruillas. L'associazione lo utilizzerà per attività a favore di soggetti svantaggiati e per attività legate alla promozione sociale e culturale. Assegnato al Fai, Fondo per l'ambiente italiano, un locale di 23 mq. che si trova al piano terra di Palazzo Palagonia, in via del IV Aprile, che lo utilizzerà come sede e per lo svolgimento dell'attività dell'associazione che per 6 anni verserà un canone di concessione. E' stata, infine, revocata alla Fondazione Salvare Palermo Onlus l'assegnazione dei locali che si trovano nel palazzotto ad angolo tra il Foro Umberto I e via Mura delle Cattive..

Buone notizie, tranne l'ultima che a mio modesto parere rappresenta una eccellente occasione purtroppo perduta per la nota Fondazione culturale palermitana. Notizia che trascrivo con autentico e profondo rammarico.(lucio forte)

Tessa Souter."Listen to my Love Song". Stasera replica al Blue Brass.



Singin' the Blues.

Figlia d’arte, musicalmente affermata a New York come vocalist compositrice e lyricist, Tessa Souter oggi riesce come poche al mondo a trasfondere nel jazz l’anima e la passione del flamenco e, insieme, le avvincenti e gentili sonorità della musica indiana e mediorientale. Ma va anche evidenziato il fatto che le sfaccettature artistiche e intellettuali della personalità di Tessa riflettono altre particolari capacità. Quelle che le hanno permesso di scrivere per giornali e riviste di importanza mondiale come Vogue, Elle e per le più autorevoli testate britanniche da The Guardian a The Times. Precocissima, di contro, la sua passione per la musica. Ciò che la indusse a suonare la chitarra a soli 12 anni, dopo aver preso fondamentali lezioni di canto dalla madre. Fu nel 1998 che nella “Grande Mela” Tessa conseguì una borsa di studio per la “New York's Manhattan School” dove le fu maestro un artista dalla voce leggendaria nella storia del jazz: Mark Murphy. Poi le sarebbero diventati familiari i più prestigiosi palcoscenici internazionali, da Beirut, a New York a Londra. Nel 2007 mille e cinquecento spettatori l’hanno gratificata di una lunga standing ovation per il suo debutto al Performing Arts Center di Mosca.
(lucio forte, dall'ufficio stampa della Fondazione The Brass Group)

Il mercato del Capo. Miseria e nobiltà di uno storico suk.



Il Capo è un noto quartiere e mercato storico di Palermo. Ancor oggi animatissimo mercato alimentare; i colori e l'animazione delle bancarelle ne caratterizzano la forte vivacità.
Attivo tutti i giorni della settimana, offre la possibilità di acquistare soprattutto generi alimentari ma non mancano molte altre mercanzie.

Il mercato del Capo - uno scorcio nella foto di Angelo Trapani - si estende lungo la via di Porta Carini e quella intestata ai Beati Paoli, la via di Sant'Agostino e quella delle Cappuccinelle. L'accesso principale, recentemente restaurato è quello di Porta Carini, così chiamato per l'esistenza della settecentesca porta, riedificata riferendosi all’originale del quattrocento.
Quartiere popolarissimo, quello che gravita attorno al mercato, si formò in età musulmana, oltre il corso del Papireto, ed era abitato dagli Schiavoni, pirati e commercianti di schiavi.

Per definizione il mercato del popolo di Palermo, ha saputo mantenere con il suo intricato labirinto viario l’aspetto proprio di un suk orientale che trasuda opulenza e magnificenza e insieme scadimento e limitatezza. Prologo grandioso di proteine e vitamine, carboidrati e calorie mascherate da ogni sorta di genere commestibile, dove l'immancabile folla di acquirenti si sofferma ad osservare, tastare (assaggiare) pattuire e, se è il caso, accattari (comprare).

Tra la folla si confondono i venditori ambulanti che propongono ai passanti le specialità tipiche della cucina di strada palermitana. Soprattutto lo sfincione e lo sfincionello cauru e scarsu r'uogghiu ma chinu 'i pruvulazzu.

Contrariamente a quanto sta avvenendo alla Vucciria, il mercato del Capo, soprattutto perchè posizionato urbanisticamente in un luogo piu accessibile, almeno secondo i canoni piu moderni dell'acquirente tipo (che deve trovare parcheggio nei pressi), seppur tra mille difficoltà continua a vivere una vita serena. Affollato com'è giornalmente da venditori ed acquirenti la sua voce continuerà a risuonare ancora nel tempo e negli stretti vicoli della nostra vecchia e cara Palermo.

Piccola curiosità: davvero singolare è il nome di alcune strade che si trovano nei pressi del Capo. Tra queste: via Sedie Volanti, via Scippateste e via della Gioia Mia. Quest'ultima dovuta ad una mercantessa del posto che con quell'affettuoso appellativo amava indistintamente rivolgersi - roba di tempi lontani - ai suoi numerosi clienti

Fonti:

http://it.wikipedia.org/wiki/Il_Capo_(Palermo)
http://www.palermoweb.com/panormus/luoghi/mercato_capo.htm

venerdì 14 novembre 2008

La recessione e la fiera dei morti.



Mai visto e sentito prima l'eventuale e conseguente "talè chi mi misiru i morti".A buon intenditore poche parole, come si suole dire. Però forse qualche parola la merita la fiera dei morti 2008. Emigrata dal quartiere "bene" intorno a Piazzale Giotto, quest'anno à finita più modestamente tra le case per lavoratori di via Ernesto Basile. Vi si vendeva di tutto , quanto a regali da far trovare la mattina del 2 novembre:di tutto da uno a cinque euro o poco più. Dalle mele caramellate alle pastiglie valda taroccate,ai dischi pirata (euro uno a copia) e infine alle energy saving lamps. Per me può bastare così. (l.f.)

giovedì 13 novembre 2008

La Vucciria. La fine delle "abbanniate" nel mercato che muore

di Angelo Trapani

Forse non tutti sanno che il nome della Vucciria deriva dal termine francese boucherie che significa letteralmente macello o meglio luogo di macellazione delle carni. Successivamente italianizzato in bocceria, quindi da noi palermitani storpiato nello, a noi meglio orecchiabile, Vucciria. Il nucleo centrale del mercato è costituito dalla piazza Caracciolo dove un tempo, in epoca angioina (secolo XII), fiorì l’antica bocceria, il maggiore mercato destinato al macello e alla vendita della carne in città. Col tempo, per noi palermitani, il termine assunse un significato un po diverso diventando sinonimo di caos - confusione (vucciria) con ovvio riferimento al caratteristico abbanniare (gridare) dei commercianti del mercato e tra tutti a quello dei fruttivendoli e pescivendoli che, successivamente insediatisi sul posto, con le loro abbanniate attiravano la gente verso le esposizioni delle loro merci... come un'antica forma di pubblicità. Quelle urla dalla caretteristica cantilena, sommate alle voci dei tanti acquirenti che spesso, molto insistentemente, anche loro a gran voce trattavano il prezzo di acquisto di questa o quell'altra mercanzia, creavano in quei luoghi un continuo miscuglio di suoni e cantilene che risuonavano per tutto il mercato, fino ai vicoli circostanti. Da qui il significato che noi palermitani abbiamo assunto per il termine "vucciria" appunto "rumorosa confusione".
Di tutto questo, oggi, rimane ben poco... pochi i commercianti che ormai stanchi non abbanniano piu, poche le merci esposte, ormai smunto l'afflusso degli acquirenti e quasi estinto il vociare dell'abbanniata nella piazza.
Una Vucciria silenziosa, insomma, o meglio una Vucciria ormai ferita a morte, stretta com'è dal traffico del centro cittadino e per l'impossibilità per chi volesse avventurarsi a far la spesa, nel trovare agevolmente parcheggio nelle vicinanze. Restano ormai poche cose a testimonianza degli antichi fasti della Vucciria... due tra tutte La famosissima Casa del brodo, meglio conosciuta da noi palermitani come 'U dutturi, ancora frequentatissima ma ormai rimodernata e purtroppo molto diversa da un tempo e la trattoria Shangai, altro locale storico rimasto però quasi immutato, dove a prezzi modici si poteva pranzare e, nelle belle giornate, godere della vista dall'alto della sottostante piazza Caracciolo e della sua coloratissima vita frenetica. La trattoria Shangai, chiamata così perchè, a detta dello stesso titolare, la vista della piazza Caracciolo, coi suoi tendaggi colorati e l'esposizione delle merci, che era godibile dalla terrazza del locale, richiamava un tempo, per colori, movimento e atmosfera, quella di un mercato della lontanissima Shangai. Il locale - sopra, nella foto di Angelo Trapani - resta ancor oggi un posto caratteristico e affascinante ma certamente lo era ancora di più quando la Vucciria era quel concentrato di vita e di umanità che quasi tutti noi, non piu ragazzini, abbiamo conosciuto. Entrambi i locali, costituiscono ormai come un'ultimo baluardo a testimonianza dei lunghi anni di storia pullulante di vita del tradizionale mercato palermitano. Tracce, ormai, quasi del tutto scomparse.

A conclusione di questo bel ricordo, consiglio vivamente la visione di alcuni filmati che con taglio documentaristico fanno un sunto interessante dell'anima della Vucciria, dell'affasacinante ritratto autobiografico di alcuni personaggi caratteristici, dei loro tradizionali mestieri e in aggiunta anche uno squisito esempio di abbanniata. A seguire i links relativi:

People of Vucciria http://www.youtube.com/watch?v=CQk620JcvAg&feature=related

Rocky, il re della Vucciria http://www.youtube.com/watch?v=yPhziAYJaNQ&feature=related

Abbanniata http://www.youtube.com/watch?v=6sDH27lGsdc&feature=related


Fonti:

http://maik07.wordpress.com/2008/08/07/i-mercati-storici-di-palermo/

http://www.italiaplease.it/ita/megazine/giroditalia/palermo1

http://it.wikipedia.org/wiki/Vucciria

http://www.equilibriarte.org/eqmember/1920

http://www.uniurb.it/giornalismo/lavori2006/troja/index.htm

mercoledì 12 novembre 2008

Il Sindaco e l' MPA



riceviamo dall'Ufficio Stampa del Comune:

L'MPA NON VOTA IL BILANCIO CONSUNTIVO, IL SINDACO REVOCA DUE ASSESSORI

Il sindaco di Palermo Diego Cammarata ha revocato gli incarichi di assessore ai due esponenti dell'Mpa, nominati in giunta alcuni giorni fa, per il venire meno del rapporto di fiducia dopo l'astensione in Consiglio comunale dei consiglieri di quel partito al bilancio consuntivo 2007, astensione che dal punto di vista regolamentare equivale ad un voto contrario.
"Gli esponenti dell'Mpa - sottolinea il sindaco Cammarata - hanno sostenuto la mia elezione, sono entrati in giunta, ma hanno deciso di astenersi su un documento contabile di grande rilievo anche politico e questo nonostante avessi espresso con chiarezza, fino a poche ore fa, la mia posizione riguardo alla necessità di potere contare su una maggioranza coesa, leale, partecipe e convinta di condividere le responsabilità legate all'amministrazione. Non credo che Palermo possa tollerare di essere governata da una maggioranza in cui sono presenti forze politiche che fanno dell'ambiguità e dei distinguo strumentali la propria bandiera e certamente, da sindaco di Palermo, non intendo tollerarlo. Tanto più in un momento in cui la crisi economica internazionale, che riverbera purtroppo anche sulle realtà locali, mette al centro della nostra responsabilità di amministratori le famiglie ed i loro bisogni".
"Assumersi la comune responsabilità di governo - aggiunge il Sindaco - è un impegno preciso e che non consente di svolgere, a proprio vantaggio e convenienza, il ruolo di maggioranza (evidente nella presenza di due assessori dell'Mpa nella giunta) e di opposizione (come nel caso del mancato voto sul bilancio consuntivo). Palermo ha bisogno di una guida sicura e condivisa e non di essere il luogo in cui si consumano giochi di potere ed ambigue strumentalizzazioni. Ritengo che il rapporto di fiducia con gli assessori Cusumano e Palma, che rappresentano nella mia giunta un partito che non vuole assumersi la responsabilità di governo della città ad ogni livello, si sia interrotto ed è per questo che ho deciso di revocare la loro nomina". Le deleghe assegnate ai due assessori dell'Mpa tornano nelle mani del sindaco.

Fonte: Newsletter del 12 XI 2008.

Fondazione The Brass Group - Tessa Souter


graphic by Filippo Fascella
info su : www.thebrassgroup.it

Del Mercato delle Pulci a Palermo



di Angelo Trapani

Il mercato delle pulci, organizzato con baracche in lamiera, era una mostra permanente dell'antiquariato italiano e in particolare di quello siciliano. Insediatosi negli anni '50 nella piazza Peranni, nei pressi della cattedrale di Palermo, accanto alla Piazza del Papireto, chiamata così per via del laghetto dei papiri che si formava nelle vicinanze... proprio dove si incontravano i due fiumi che solcavano la città vecchia, il Kemonia e il Papireto. La piazza, composta da una strada centrale con ai lati due marciapiedi alberati, per tanti anni ha dato la possibilità ai rigattieri di esporre i propri oggetti all’interno di baracche in legno e lamiera, costituendo quello che ormai tutti conoscono come il caratteristico mercato delle pulci di Palermo. (La foto a corredo del blog è dell'autore del testo.)
Nel dicembre 2005, dopo 3 giorni di pioggia insistente che, cosa molto rara a Palermo, portò ben 130 mm di precipitazioni in città, il fiume Papireto, interrato nel 1600 straripò allagando tutta l'omonima zona. Questo episodio, costituì l'ennesima batosta per i rigattieri che, gia provati da una profonda crisi di settore, furono letteralmente messi in ginocchio dagli esiti di questa catastrofe naturale. In un primo momento l'amministrazione comunale offrì loro la possibilità di continuare l'attività in alcuni gazebo sistemati lungo il marciapiede della parte alta del corso Alberto Amedeo ma, i danni subiti dall'inondazione e le conseguenti perdite economiche determinarono il triste destino di quelle attività con l'inevitabile abbandono dei luoghi. Oggi, il mercato delle pulci appare desolato e privo di vita, proprio come in foto... un triste susseguirsi di saracinesche abbassate, con giusto un paio di eccezioni dal destino fortemente incerto.

Fonti:
http://it.wikipedia.org
http://www.ateneonline-aol.it
http://www.palermoweb.com

Inaugurazione mostra fotografica "Fare Verde Farebbe".


Al Nuovo Montevergini di Palermo, ieri 11 novembre una splendida performance dei Bethsheba e una piece teatrale dell'Ats Spazio Zero hanno aperto la mostra fotografica a tema "Fare Verde Farebbe".Nella foto di l.f., Rossella Messina, vocalist dei Betsheba.
Per qualsiasi segnalazione o domanda scrivete all'indirizzo:
latorelazioni@gmail.com

martedì 11 novembre 2008

Empatia

Domenica scorsa. Sotto il sole dell'estate di San Martino, quel pover'uomo è rimasto a lungo , troppo a lungo, in quella posizione. Accanto ad un sacco di spazzatura. I passanti gli giravano alla larga. Qualcuno chiedeva se respirasse. Qualche altro si chiedeva o chiedeva se potesse trattarsi di uno in preda ai fumi dell'alcol. Peraltro era una persona dignitosamente vestita e perfino con un paio d'occhiali da presbite appesi al collo con una catenella. Alla fine, ma molto alla fine, "qualcuno" ha fatto il 113 sul suo cellulare.

lunedì 10 novembre 2008

La Coffee House di Villa Giulia e gli attestati di benemerenza.




La Coffee House.E' da tanto tempo che tale impianto avrebbe dovuto sorgere sotto il portico sostenuto da eleganti colonne neodoriche a Villa Giulia. Fino a qualche settimana vi permaneva lo status quo ante. Vale a dire che della bouvette e dei relativi bagni pubblici non esisteva ancora traccia. Ma in cambio di caffè e cappuccini i giovani innamorati palermitani trovano il luogo abbastanza appropriato per scambi di fruttuose effusioni. Convegni d'amore spartano, che vengono tuttavia gratificati e compensati con solenni attestati di benemerenza: come quello del graffito sopra riprodotto... malgrado quella "esse" al posto della "zeta". Ma in fondo, nella vita non è che si possa pretendere di avere sempre il massimo, e tanto meno Venere e Minerva insieme... . (l.f.)

"Vincenzo Di Giovanni, storico, morto a Castronovo di Sicilia nel 1627. Figlio di Francesco, barone del Parco, è ricordato soprattutto per la sua opera Palermo ristorato, rimasta stranamente manoscritta (si conoscono diversi esemplari di quest’opera in diverse biblioteche siciliane) fino a quando Gioacchino Di Marzo la trascrisse nel XIX secolo, pubblicandola nella monumentale raccolta della Biblioteca storica e letteraria di Sicilia (e più recentemente in una edizione Sellerio a cura di Giorgianni e Santamaura). L’opera, anche se parca di giudizi, rappresenta una valida testimonianza per conoscere le vicende storiche della città di Palermo e delle più importanti famiglie d’allora; per il periodo in cui visse i dati sono più veritieri e completi, anche se risultano di difficile lettura certe descrizioni urbanistiche." (Dall'Archivio biografico dei palermitani)

E quello che vedete nella foto, di due-tre giorni fa, è uno scorcio della piazzetta a lui dedicata, alla fine della Via del Giusino, all'angolo con la Via del Celso. Per come, ieri o l'altro ieri, l'anno ridotta i bombardamenti...
(Giuseppe Scuderi)

domenica 9 novembre 2008

L'arte di Uwe contro l'abbandono.




di Angelo Trapani



Uwe Jäntsch è un artista austriaco che vive a Palermo, da circa 8 anni, nell'antico quartiere della Vucciria. Uwe aveva creato un particolarissimo museo all'aperto a piazza Garraffello, poi smantellato dalle autorità comunali per l'eventualità di possibili crolli della fatiscente struttura che ospitava la singolare installazione.(nella foto dell'autore del testo, un particolare dell'installazione)
Il pericolo probabilmente era reale, infatti si tratta di un edificio reduce dai bombardamenti dell'ultima querra, ma ci si stupisce di come la stessa amministrazione, quel pericolo, lo avesse ignorato per tanto tempo e curiosamente se ne fosse accorta solo dopo il completamento dell'opera da parte dell'artista.

Contestualmente, l'importanza dell'arte di Uwe era stata invece riconosciuta dalla Provincia Regionale di Palermo che descrivendola in una pubblicazione-guida della città, edita dalla stessa amministrazione e distribuita gratuitamente ai turisti, la inserì di fatto nel circuito dei monumenti visitabili, ignorando totalmente la decisione del Comune.
L'opuscolo che tra le tante attrattive palermitane: musei, teatri, mostre, gallerie, ecc metteva in risalto l'esistenza della particolare installazione, contribuì non poco a che un discreto numero di visitatori si recassero sul posto, quantomeno incuriositi dalla particolarità dell'installazione poichè costituita esclusivamente da materiali di scarto.

In breve tempo, data anche la particolarità dell'opera di Uwe, i Visitatori, non piu solo turisti ma anche giovani e meno giovani palermitani affluivano giornalmente sul posto per ammirare questa curiosa installazione, finendo per considerarla alla stessa stregua di una vera e propria opera d'arte... Arte che comunque ebbe la forza di donare nuova linfa e nuova importanza alla piazzetta ormai abbandonata da tempo al suo misero destino e che stava per trasformarsi nel solito luogo degradato e abbandonato come tanti nel nostro centro storico.

Uwe, con la sola forza attrattiva della sua opera compì il miracolo facendo si che il posto rinascesse. E fu così che fino a qualche tempo fa, una particolarissima cattedrale, con tanto di altare e croce si innalzava, svettando imponente nella piazza del Garraffello che, prima ignorata da tutti, andava ad aggiungesi a pieno titolo tra quelle presenti nel circuito artistico della nostra città ma, soprattutto, andando a vincere quello stato di abbandono in cui versava da anni.
Ma Palermo si sa... non si smentisce mai nè in quelle che sono le sue tradizioni e tanto meno nelle sue contraddizioni e così mentre i palermitani e, su tutti, l'autorità della Provincia regionale riconobbero la validità dell'artista e della sua opera, il Comune, invece, la cancellò perchè potenzialmente pericolosa. Ma la cosa che piu stupisce è che l'installazione è stata smantellata mentre l'edificio che la ospitava è ancora la... con il suo "pericolo di crolli" esattamente come tanti altri nella piazza.
Che strano il nostro mondo!... vallo a spiegare a un non palermitano... vallo a spiegare allo stesso Uwe che ancora si chiede perchè... !!!???

sabato 8 novembre 2008

Ivan Segreto replica con successo al Blue Brass



"Sold out" ieri sera al Blue Brass, il Ridotto del Jazz allo Spasimo. Ivan Segreto, sopra nella foto di lucio forte, replicherà stasera, sabato otto novembre, dalle ore 21.45, il concerto tenuto col suo quartetto in apertura della stagione cameristica della Fondazione The Brrass Group.

venerdì 7 novembre 2008

Via pindemonte.Il cartolaio.



Nella foto scattata ieri 6 novembre 2008, un tragico risvolto del terribile incendio che lo scorso agosto uccise due sfortunate concittadine. Ma che rese anche inagibile una palazzina intera e che impedisce ancora la riapertura di alcune attività commerciali adiacenti. A volte, quanto può essere triste questa città !

Scusate per la polvere



di lucio forte


“Please excuse our dust”. Scusate per la polvere. Diceva così uno dei cartelli che in un fantastico "JFK Terminal" erano in dotazione a Gupta, sospettoso uomo delle pulizie indiano amorevolmente ritratto da Steven Spielberg. Quanto bastò per ripropormi il ricordo del grosso mezzo per la spazzatura automatica che alle otto del mattino di una domenica arrivò veloce e con rombo lancinante sulle basole luride a quell’ora libere dall’usuale tappeto di automobili.
Ciò che terrorizzò i due giapponesi che filmavano di gusto la strana bestia a sette teste che sta sotto la statua di Carlo Quinto. Dicono che rappresenti l’idra dell’eresia protestante. Eccessiva, comunque, come è tutto quello che succede qui, da molto prima dell’arrivo di quell’imperatore che un’insaziabile fame di tributi spinse in città attraverso Porta Nuova. Suo personale arco di trionfo e, per inciso, perfino sopraelevata garconniere di un vicerè orgoglioso del fallico blasone che abbiamo ereditato appeso sotto l’aquila senatoria.
Ma per non abbandonare di punto in bianco gli accennati turisti bisogna aggiungere che l’identico piacere di riprendere pure alcuni dei malandati palazzi del cinquecentesco slargo venne loro provvisoriamente precluso dall’incredibile nuvola che il tuonante mezzo “ecologico” si lasciava dietro ad ogni vorticoso giro della piazza. La polvere finì infatti per farsi nebbione, tale da costringere i due relativi salariati appiedati e in tuta arancione a togliersi di tasca le apposite mascherine filtranti mentre, a loro rischio e pericolo, continuavano a portare a favore di spazzatrice l’immondizia che per una settimana una fitta coperta d’auto aveva protetto.
Fortuna, per i giapponesi e per chi descrive il fatto, che qui c’è sempre qualcuno che riesce ad urlare tanto alto da farsi sentire, per rabbia antica, anche oltre il rombo d’una macchina tecnologicamente capace di aspirare lo sporco. Ma fatta pure per spruzzare sull’asfalto l’acqua degli appositi serbatoi, a contrasto d’un polverone altrimenti inevitabile. E l’abbanniata provvidenziale arrivò - sottolineando appunto la totale mancanza del prezioso liquido - da un caratteristico balconcino al primo piano, quello meno nobile di un antico palazzo. Da dietro il cretonne che, vezzosamente a suo modo, fodera anche il ferro della ringhiera panciuta.
“Bella gente!”, urlò a squarciagola una giovane donna dal suo riparo di stoffa colorata. “Levanu ‘a munnizza di fuora e ‘a mettinu in casa ai cristiani”. Fu così che i due ometti in arancione si consultarono. E quando in un nuovo giro la spazzatrice meccanica era ancora lontana, le incrociarono contro le grandi ramazze interrompendo finalmente il polveroso raid davanti alla deserta procura militare. Gli andò pure bene il fatto che dai relativi scalini s’era levata per tempo l’irascibile barbona che passa la notte sul cartone, confortata dalla birra cui rinunciano per lei gli extracomunitari che vanno e vengono dai vicini bassi di Santa Chiara.
Sul volto dei turisti del Sol Levante il sorriso tornò ad allargarsi fino all’obliquo degli occhi quando riuscirono a filmare anche la lapide dedicata a Garibaldi. Che ricorda le due ore del 27 maggio del 1860 che l’Eroe passò in una prospiciente illustre magione. Un’umanissima debolezza che la pietra aulicamente intende come: “Singolare prodezza fra l’immane scoppio delle micidiali armi da guerra”. Eroismo certo da non pretendere dai più modesti ospiti attuali dei palazzi della piazza. Gente comune che almeno la domenica, di prima mattina, vorrebbe poter dormire un poco di più. Priva com’è di geniali prodezze da eternare. Al riparo dal fracasso d’una spazzatrice giunta al limite delle sue risorse e altrettanto al riparo dal suo comunque evitabile polverone.

giovedì 6 novembre 2008

Tornano le targhe alterne.




DAL 24 NOVEMBRE TARGHE ALTERNE DAL LUNEDÌ AL VENERDÍ
Entrerà in vigore il prossimo 24 novembre il nuovo provvedimento di limitazione della circolazione veicolare necessario per tutelare la qualità dell'aria e la salute dei cittadini e che prevede la circolazione con targhe alterne dal lunedì al venerdì in alcune vie della città.
L'ordinanza del sindaco prevede che nei giorni dispari del calendario possano circolare veicoli con ultimo numero di targa dispari e negli altri quelli con ultimo numero di targa pari.

La zona interessata al provvedimento è quella compresa tra: piazza Giulio Cesare, corso Tukory, piazza San Francesco Saverio, via Forlanini, via Cadorna, prosecuzione della via Albergheria in adiacenza all'ingresso principale dell'ospedale Di Cristina, piazza Porta Montalto, via dei Benedettini, corso Re Ruggero, piazza Indipendenza, corso Calatafimi, corso Vittorio Emanuele, via Matteo Bonello, via Papireto, corso Finocchiaro Aprile, piazza Sacro Cuore, piazza Principe di Camporeale, via Serradifalco, piazza Ottavio Ziino, piazza Malaspina, via Principe di Palagonia, piazza Armstrong, via Liszt, via Zappalà, viale Lazio, via Restivo, via De Gasperi, piazza Giovanni Paolo II, via Cassarà, viale del Fante, piazza Leoni, piazza Don Bosco, via Sampolo, piazza Caponnetto (limitatamente al ramo che unisce via Scampolo al Piano dell'Ucciardone), via Piano dell'Ucciardone, via Crispi, via Cala, Foro Umberto I, via Lincoln, piazza Giulio Cesare.

All'interno di quest'area, nella fasce orarie in cui si registrano le più alte concentrazioni di inquinanti, dalle 8 alle 9.30 e dalle 18.30 alle 20.30, dal lunedì al venerdì vigerà il divieto di circolazione per i veicoli con omologazione Euro 0, 1, 2 e 3.
Gli stessi veicoli potranno circolare a targhe alterne dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 18.30. Circolazione libera invece sabato, domenica e festivi.

Fonte: newsletter ufficio stampa Comune.

I luoghi della memoria



I luoghi della memoria. Spesso capita di doverli identificare con posti tristi,ripostigli di ricordi non necessariamente lieti.
Difficile però associare l'immagine attuale di una Salita Castellana deserta con memorie necessariamente tristi; anche se ora di quanto rendeva di vivace semplicità quella vecchia stradina non resta quasi nulla. Perchè ho sempre voluto pensare che dipende da noi se un ricordo deve continuare a vivere o deve abbandonarci definitivamente. Perciò nel mio ricordo ho sempre voluto mantenere palpitanti di vita le vetrine del pellicciaio che, per avventura, nell'insegna, all'angolo di via Maqueda, faceva "Pecora". Insegna subito smentita da un'esposizione sontuosa di pelli pregiate. Perchè quello, a metà del secolo scorso, era un negozio importante, per ricchi. Che per questo non eseguiva quanto facevano, nella stessa salita, gli altri pellicciai per così dire minori. Ma minori fino a un certo punto perchè disponevano di artigiani capaci di fare rivivere, quasi per magia, certe vecchie pellicce che le nonne non volevano buttare via. E in quel caso,ad esempio, faceva parte dei bei ricordi, la cerimonia della firma delle pelli. Delle pelli smontate una ad una, dalla vecchia pelliccia, in pezzi da restaurare, da ammorbidire e da far rilucere di nuova lucidità serica, prima di assemblarle nuovamente. Insomma accadeva che la proprietaria della vecchia pelliccia dovesse tornare in quei negozietti, dopo qualche giorno dall'affidamento dell'incarico, per controllare che all'assemblaggio finale,e prima della rifoderatura, il "verso" della pelliccia fosse davvero tornato un mosaico di pezzi autentici, firmati, quasi d'autore, da reindossare con nuovo orgoglio. Ma se questo può essere un ricordo che potrebbe riportarci, e davvero tristemente, alla recessione attuale, era davvero un giorno di festa quello che poi si concludeva nel grande negozio del cioccolattaio Valenti.Poco più sopra, poco prima della piazzetta del Parlatoio, ostinatamente sopravvissuta alle bombe del '43. Mentre era uno spettacolo la casa del re del cioccolato fondente, dei mostaccioli, del "misto", della frutta di martorana, dei pupaccena e delle pecorelle di Pasqua,dei grandi taralli bianchi come neve della glassa al sapore di limone, i cui effluvi prendevano alla gola - è il caso di dirlo - già all'altezza del negozio del signor Pecora. Mentre, diversamente da quello del noto pellicciaio, il negozio di Valenti, maestro del cioccolato fin dall'Ottocento, non aveva luci sfavillant; anzi delpassato aveva conservato l'aspetto di un particolare antro semibuio delle meraviglie. Dell'antro di un "orco" buonissino ma soprattutto dolcissimo, circondato da persone gentili in tutte le stagioni. Che quasi stentavano ad emergere da un contesto di grandi vassoi che contenevano piramidi di quadrettoni enorni di cioccolato . Alcuni nerissimi, altri un poco meno bruni ed altri ancora bianchi come latte. Stordiva vederli e guardarli, in trance estatica, facendosi sciogliere lentamente in bocca il mostacciolo o il pezzetto di pietrafendola che il commesso regalava ai bambili porgendolo con una apposita pinzetta. Un ferro del mestiere luccicante, come gli occhi dei piccoli , ma anche come quelli dei grandi che ora sono diventati anch'essi "luoghi" della memoria. Ricordi amorosi che ci ostiniano a voler vedere ancora più vivi adesso che tanto più si vanno allontanando, di giorno in giorno, di mese in mese, di anno in anno. (l.f.)

mercoledì 5 novembre 2008

Amarcord.




chissà perchè,forse per sbaglio o senza ragione ma forse no, questa vecchia foto mi ha fatto ricordare certi versi di Fabrizio de Andrè ... "dove sono andati i tempi di una volta, per Giunone, quando ci voleva, per fare il mestiere, anche un po' di vocazione...."

martedì 4 novembre 2008

Le Visite Guidate di "Salvare Palermo"



Le prossime due visite guidate della Fondazione "Salvare Palermo"

Domenica 16 novembre

Il Quartiere Ebraico, visita guidata da Adriana Chirco.( nella foto di lucio forte un particolare dell'Archivio Comunale, nel restauro di Damiani Almeyda, che prospetta su piazza della Meschita che con tal nome ricorda l'antico quartiere ebraico )

Appuntamento in via Università, angolo via Maqueda, ore 10,30

Domenica 23 novembre

Circolo degli artisti, via Marinai Alliata n. 5, ore 10,30

Visita guidata da Anna Maria Ruta

Fonte: Segreteria della Fondazione, via Tasso , 4 .Palermo

Mimì e Mimì


di lucio forte

Cercavamo tutti di non darle il minimo dispiacere. Era la nonna, la vecchia madre, la “mamà” nell’antico francesismo dei grandi.
Troppi dolori nella sua lunga vita. Negli anni estremi però non la vidi mai piangere. Forse non ne fu più capace. Anche se, d’abitudine, non cessò mai di passarsi le mani sulle guance. Le mani deformi d’artrite e dalle grosse vene rilevate blu, le stesse palme che tante volte avevano versato fresco sereno su una fronte che ardeva di febbre.
Né smise mai, tuttavia, il suo umorismo pensoso d’ascendenza contadina. Capace di strapparci un sorriso anche in momenti in cui da ridere c’era in fondo davvero poco.
Arrivò anche a guardare le immagini miracolose d’un televisore. Ma quando i volti in bianco e nero presero ad apparire sempre più evanescenti e lattiginosi, lei non parve curarsene più di tanto.
Alla figlia Antonietta che viveva con lei (da nubile o da separata? L’enigma rimase irrisolto perché non argomentabile dai nipoti.) chiedeva spesso, invece, di accendere per lei la vecchia radio “Balilla”. Quella con l’occhio magico e due fasci littori sull’altoparlante: “A quest’ora mettono i dischi…”.
Batteva, piano, il tempo sul bracciolo di damasco sempre più lucido di vecchio. Ma smetteva quasi subito.
Capitava che allora si rivolgesse al canarino Mimì”. Un delizioso piccolo animale dalle piume arruffate di giallo sfumato bianco.Dallo stesso nome del vecchio compagno, un po’ libertino, eppure così caro. Più ancora da quando se ne era andato per sempre. L’uomo della sua vita, l’unico uomo della sua lunga vita e la cui presenza nel suo mondo quotidiano non smise d’aggirarsi.
Perciò succedeva spesso che lei, provvisoriamente ospite di una delle altre figlie, verso sera chiedesse di essere aiutata a rimettersi in ordine, pettinata col piccolo”toupé” di capelli grigi da sempre, e di essere riportata subito a casa sua. E a chi, con tenera sollecitudine, le chiedeva perché mai dovesse andarsene, lei rispondeva invariabilmente che doveva andare a preparare la cena per quel galantuomo.
Mentre, una volta a casa, non c’era purtroppo che quell’altro Mimì col quale parlare.
“Canta Mimì! Fammi un po’ di compagnia. Fammi sentire… “.
Una sera, però, anche Mimì si stancò della sua gabbietta. Si coprì il capo con l’ala. Un palloncino giallo sfumato di bianco; ma quella sera dovette sentire più freddo che mai. L’indomani Antonietta lo rivide con le zampe per aria.
Il “ricambio” sarebbe stato fornito al più presto da Saverio, amico pescivendolo e allevatore di canori pennuti. Me lo fece sapere Antonietta, nel telefonarmi la ferale notizia. In più mi disse che in attesa del sostituto lei aveva pietosamente fissato uno scombinato gomitolo di fili gialli all’asticella trespolo ormai deserta.
Nella nebbia della vista che l’abbandonava, alla nonna quel mucchietto di lana parve ugualmente Mimì. Ma fino a un certo punto. Perché quell’affare, com'era ovvio, non avrebbe mai potuto proporle né trillo né gorgheggio.
“Che fa non canti, ah? Ma che fa non si muove stamattina?” Mamà però non oso chiedere perché o altro. Ma il petto scarno prese a sollevarsi con un poco d’affanno.
Saverio, per fortuna, non si fece attendere. E Mimì presto cantò di nuovo. Però con la voce d’un altro.
“Ma com’è? Hai cambiato voce?” – chiese la vecchietta con sommessa apprensione.
Poi la risposta se la dette da sé. “ Ho capito: Forse è la muta”.
Si consolò, aggiungendo per chi non le dava risposta: “ ‘u sapiti ? Dicinu che quanno mutano i pinni cambiano pure ‘a vuci.” “Mi pare proprio che l’epoca sia questa”.
E respirò più lieve.

lunedì 3 novembre 2008

SECONDO SUCCESSO DI FILA PER I DELFINI


RANGERS-DELFINI 1-2
RANGERS: Graziano, Corrao, Tumminia (46’ Matranga), Testagrossa (46’ Lo Sardo), Durante, Ferrigno, Bocchetti, Fanara, Lucchese (85’ Tolomeo), Ignoffo, Martino.
DELFINI: Ciulla, Airò (76’ Caminita S.), Busalacchi G., Minardi, Busalacchi V., Sorci, La Pica (70’ Richichi), Gallì, Grano, Caminita R., D’Arrigo.
ARBITRO: Muzio di Palermo
RETI: 3’ Ignoffo (rig), 15’ D’Arrigo, 40’ Caminita R.
Palermo. Secondo successo consecutivo per i Delfini del presidente Enzo Tarantino e del dirigente Massimiliano Mattaliano che, con merito, riescono nell’impresa di superare a domicilio i Rangers di Andrea Inga. Partono bene i padroni di casa che al 3’ sono già in vantaggio grazie ad un calcio di rigore procurato da Lucchese e, poi, trasformato dal dischetto da Ignoffo. Ma è solo illusione perché gli ospiti si fanno sotto: prima pareggiano al 15’ con D’Arrigo poi, prima della chiusura del primo tempo, passano in vantaggio con Rosario Caminita. Nella ripresa i gialloverdi controllano il risultato senza grossi affanni e alla fine portano a casa tre punti che valgono oro. I Rangers non hanno comunque demeritato e pagano la "sfortuna" delle ultime giornate.
Frack Rosso

IL PALERMO HA MESSO LE ALI


PALERMO-CHIEVO 3-0
PALERMO (4-3-1-2): Fontana 6; Cassani 6, Kjaer 7.5, Carrozzieri 6 (33' st Dellafiore sv), Balzaretti 6.5; Migliaccio 6, Nocerino 6.5, Bresciano 5.5; Simplicio 6 (44' st Tedesco sv); Miccoli 6.5 (35' st Budan sv), Cavani 6.5. In panchina: Ujkani, Tedesco, Guana, Ciaramitaro, Lanzafame. Allenatore: Ballardini 6.
CHIEVO (4-3-1-2): Sorrentino 6; Frey 6.5, Mandelli 6, Yepes 5, Scardina 6; Luciano 6 (28' st Esposito sv), Patrascu 5 (10' st Iunco 6), Bentivoglio 6; Marcolini 5.5 (18' st Pinzi 6); Pellissier 6, Bogdani 5.5. In panchina: Squizzi, Rigoni, Moro, Cesar. Allenatore: Iachini 5.5.
ARBITRO: Mazzoleni di Bergamo 6.5
RETI: 23' pt Miccoli (rigore), 37' pt Kjaer, 46' pt Cavani.
NOTE: Giornata di sole, terreno in pessime condizioni. Spettatori: 19.076 per un incasso di 276.385,00. Espulso: 3' st Bresciano per doppia ammonizione. Ammoniti: Yepes, Bresciano, Mandelli, Carrozzieri. Angoli: 8-4 per il Chievo.Recupero: 1' pt, 0' s
Palermo. Il Palermo festeggia nel migliore dei modi il compleanno numero 108 - la società rosanero, infatti, è stata fondata il 1° novembre del 1900 – superando con merito un coriaceo e determinato Chievo Verona. Bella la prova del giovane gioiellino danese, Kjaer, che ha procurato, al 23’, il rigore che ha portato i rosa in vantaggio, grazie alla realizzazione di Miccoli; e, poi, al 37’ si è reso protagonista di uno splendido gol che ha messo al sicuro il risultato. Il giovane biondino arrivato in estate dalle fredde terre danesi sta diventando uno dei perni di questa squadra. Va detto per onor di cronaca che tutto il Palermo ha girato per il verso giusto: si è rivista la squadra costruita a immagine e somiglianza di Davide Ballardini: difesa attenta, anche se ha rischiato qualcosa nell’occasione dei tre legni colpiti dai clivensi, squadra compatta a centrocampo con Nocerino a fare diga e Simplicio sempre presente nello scacchiere offensivo. Il Palermo, che il pubblico voleva rivedere, allo scadere del primo tempo con Cavani ha messo in cassaforte il risultato: un 3-0 che fino a quel momento la squadra di casa aveva meritato in pieno. A proposito del giovane attaccante rosanero: Cavani, sotto porta ha sbagliato tre nitide occasioni da gol, se l’uruguagio avesse più lucidità sotto porta potrebbe aumentare di molto il suo bottino di gol. Peserà molto anche l’espulsione di Bresciano per doppia ammonizione che dovrà saltare la prossima sfida di campionato, così come il giallo preso dal difensore Carrozzieri che lo costringerà a saltare la gara di sabato contro il Torino.
Al Chievo di Beppe Iachini (sempre più in bilico la sua panchina) vanno fatti comunque gli elogi. La squadra veneta ha giocato una partita da squadra determinata e grintosa, così come vuole il proprio tecnico – da ex che ha lasciato buoni ricordi è stato applaudito dallo stadio – e alla fine avrebbe forse meritato un risultato meno severo. Ma il Palermo visto oggi è stato cinico e brillante al tempo stesso, non ha concesso nulla all’avversario e con merito conquista tre punti pesanti e risale posizioni in classifica.
Frack Rosso