sabato 15 marzo 2014

Nel silenzio cittadino...

Gli anni passano, da poco sono scomparse le "maxiaffissioni", ma il ponteggio è sempre lì.

venerdì 4 gennaio 2013

La Befana porta una bella Torre!

Cari amici, a nome della Associazione AISAR, e del suo Presidente Giuseppe Basile, vi inoltro il comunicato diramato dal Comune di Palermo. Ci vediamo lì! Grazie a tutti per l'ulteriore diffusione, Giuseppe Scuderi
(nella fotografia di tanti anni fa la Torre nella precedente collocazione)


Domenica 6 gennaio alle ore 11,00 ai Cantieri Culturali alla Zisa, alla presenza del Sindaco Leoluca Orlando e dell’Assessore alla Cultura Francesco Giambrone, sarà restituita alla città la torre del tempo, la grande opera realizzata nel 1997 da Emilio Tadini, una delle presenze più influenti e caratterizzanti la storia dell’arte italiana del secondo Novecento.
Dopo essere stata smontata e abbandonata all’oblio per anni, a conclusione di un importante restauro affidato all’Accademia di Belle Arti di Palermo e coordinato da Giuseppe Basile, uno dei massimi esperti di restauro del contemporaneo, sarà re-istallata all’interno dei Cantieri Culturali alla Zisa.

mercoledì 4 luglio 2012

Buon viaggio, Vittorio

Con Vittorio Umiltà, amico di tanti di noi, spesso la mattina ci incontravamo sull'autobus (lui saliva alla fermata di Piazza Bologni). Nei mesi invernali entrambi con guanti e cappello: e così, quando salendo lui tolse il cappello e io il guanto della mano destra per salutarlo, sorridendo disse, guardando tutti gli altri passeggeri "avete visto? la buona educazione vuole che non si porti il cappello in un luogo coperto e non si dia mai la mano guantata". E con un "buongiorno a tutti" scese alla fermata di Via Roma. Ecco, Vittorio, sei sceso dal nostro autobus. E con Lucio (autore della fotografia) vi starete divertendo a guardare noi che aspettiamo la fermata. Un abbraccio da tutti

lunedì 25 giugno 2012

La luce contro le tenebre

Festa! La piazzetta di San Giovanni Decollato ha brillato di nuova luce, nel giorno del santo a cui è dedicata. Lo ha fatto per la buona volontà di chi vi lavora, e per una notte, la più corta dell'anno, ha portato la luce.

lunedì 16 aprile 2012

Si, vabbè...


Credo ci sia un po' troppo ottimismo nei pensieri di chi spera che Palermo diventi "come Berlino". Certo, abbiamo ancora ruderi dei bombardamenti della seconda guerra mondiale, probabilmente il "come Berlino" si ferma lì. Ma là sono un "memento", da noi il simbolo della nostra totale decadenza.
(Giuseppe Scuderi)

venerdì 2 marzo 2012

Averchè?


La sorgente alimentata dalla polla d'acqua dell'Averinga, fu inglobata dai Normanni nel giardino annesso alla Chiesa eretta nel 1165 e dedicata a S. Giovanni. Un distico di Antonio Veneziano, scolpito in una lapide posta nell'attuale sacrestia della Chiesa di S. Giovanni, ricorda l'antica sorgente : "Origino da Nilo e nome dal Papiro; ed io, ch'ero onda del mare, ora sono corso d'acqua terrestre".

Ed ecco quel che ne resta. Quanti se ne ricordano più?
Ringrazio Vito Ippolito, autore della fotografia
(Giuseppe Scuderi)

venerdì 10 febbraio 2012

Quel che resta


Quel che resta dell'acquisto che il comune di Palermo fece alla fine del XIX secolo dell'area "compresa tra i fabbricati Civilleti e Milo" è la lapide che ricorda l'atto. L'area sottostante, in cui non si sarebbe potuto costruire per godere della vista dei "giardini dei Danisinni" è oggi la grande area di cantiere del raddoppio del passante ferroviario di Via Imera.
(Giuseppe Scuderi)

giovedì 19 gennaio 2012

Un membro dei forconi in protesta


Chissà come l'avrebbe intitolata e commentata il nostro caro amico Lucio Forte.
Uno dei fondatori del blog assieme al nostro prof.
Filippo Fascella(Faifol)

lunedì 9 gennaio 2012

Palermo dove????


No comment (su un muro, nel quartiere Kalsa).
Giuseppe Scuderi

venerdì 25 novembre 2011

QUANTO VULE 'U PATRUNI


Il detto siciliano dice che è la casa a contenere quanto vuole il suo proprietario. In questo caso, possiamo attualizzarlo in "a machina cape quantu vule 'u patruni".
(Giuseppe Scuderi)

sabato 8 ottobre 2011

U munti


Luogo caro alle vacanze, Erice

giovedì 4 agosto 2011

PIRAMIDI DI SICILIA


Se leggete questo post, e se potete, andateci: è un posto splendido, affascinante e coinvolgente. Per saperne di più (strada e altro), basta che scriviate "antonio presti piramide" in un qualunque "motore di ricerca"
(Giuseppe Scuderi)

lunedì 18 luglio 2011

C'è ancora...



Per rinfrescare la memoria, soprattutto ai pubblici amministratori e preposti alla tutela (qualora mai leggessero questo blog), ecco cosa si nasconde dietro le maxiaffissioni pubblicitarie ormai quinquennali all'angolo tra la Via della Libertà e la Piazza Mordini (se volete chiamatela pure Piazza Croci...)
(Giuseppe Scuderi)

lunedì 6 giugno 2011

CON IL TIFO AL COLLO


Fotografato da Andrea Ardizzone prima della finale di Coppa Italia, poi persa, per la terza volta, contro l'Inter.

martedì 3 maggio 2011


Scrive Gianni Allegra nel suo blog "il sole e le nuovole":

A Palermo sul finire degli anni Novanta gli artisti potevano esprimersi (spesso al meglio) grazie ad un'Amministrazione, che tra mille difetti, vantava diecimila pregi. Alla Zisa c'erano finanche i Cantieri (quella che vedete nella foto di Giuseppe Scuderi è la torre di Emilio Tadini). Nel settembre del '99 la mia prima mostra di rilievo presso la Grande Vasca, prestigioso spazio espositivo che faceva coppia con la Galleria Bianca. Altri tempi. Chi ricorda i fasti di quei luoghi che oggi infradiciscono impietosamente e sono la migliore (sic!) metafora dell'attuale amministrazione comunale, racconti se ne ha voglia i propri aneddoti, le proprie impressioni, le proprie malinconie. Nostalgia canaglia!

Qualcuno si associa?
Giuseppe Scuderi

giovedì 28 aprile 2011

SPORTIVI D'ALTRI TEMPI


Non sono un esperto di calcio, e quindi quando dall'intonaco recentemente scrostato sotto un'edicola votiva in una strada che percorro giornalmente ho visto la lapide, non sapevo a cosa si riferisse. Ricorda la scomparsa dei giocatori del "Grande Torino", nel disastro aereo sulla collina di Superga. Mi ha colpito che a collocarla furono "gli sportivi del rione", un duplice senso di appartenenza, alla squadra tutta (l'omaggio è degli sportivi, non dei tifosi) e al territorio (il rione). A questo punto mi associo al ricordo.
(Giuseppe Scuderi)

giovedì 7 aprile 2011

Non ce la faccio più!


Mi si sta spezzando il collo a reggere il peso di questo piccione pacchione!
(Fotografia di Andrea Ardizzone)

martedì 15 marzo 2011

Play it again, Lucio




Al Brass Group, nei prossimi fine settimaa (il 18 e il 19, e ancora il 25 e il 26), buona musica, da ascoltare in ideale compagnia del nostro amico Lucio
(Giuseppe Scuderi)

mercoledì 9 marzo 2011

NULLA DI NUOVO


Il tempo passa, nell'indifferenza più totale (ma il termine giusto è quasi omertà) per il celato Istituto delle Croci. Noi continuiamo a fotografarlo, sempre dallo stesso angolo, a perenne memoria.
(Giuseppe Scuderi)

mercoledì 2 febbraio 2011

PRIMA CHE INVENTASSERO IL COMPUTER


Le tipografie erano luoghi affascinanti, come le camere oscure dei fotografi. Prima che il mondo diventasse digitale: vantaggi a mai finire (e nessuno si sogna di negarli, proprio perchè sto scrivendo in un blog su internet), ma quanto a fascino...
Quest'insegna è nel vicolo Castelnuovo, la stradina che da corso Vittorio Emanuele vi porta a Casa Professa, una delle poche in cui sopravvive un antico basolato.
(Giuseppe Scuderi)

mercoledì 15 dicembre 2010

IL SOZZO ERA E SOZZO E', PURTROPPO


Giuseppe Albino, palermitano, era detto il Sozzo, soprannome con cui si firmava indicandosi così come una persona grassa e corta. Fu pittore, nato nel 1550 e morto nel 1611. Il padre Filippo fu allievo di Polidoro da Caravaggio; lui studiò con Giuseppe Spadafora. La sua attività a Palermo è nota dal 1571, quando s’impegnò ad eseguire la decorazione pittorica per la Cappella di Antonio Bisignano, alla quale lavorarono anche Giacomo e Giuseppe Gagini. Dal 1579 al 1582 fu a Trapani dove eseguì delle tele per i Carmelitani dell’Annunziata; in quegli stessi anni lavorò al Palazzo Reale di Palermo con Antonio Bramè, e avendo come aiuto Gaspare Vazzano, uno dei cosiddetti “Zoppo di Gangi”. Ebbe numerosi incarichi dalla Corte vicereale; era infatti considerato un artista affermato con un’avviata bottega, e lavorò anche per il Senato palermitano alla decorazione del Palazzo di Città.
Per ringraziarlo del suo operato e ricordarlo ai posteri, basta percorre, nella zona dei Danisinni, la stradina-pertugio di circa quaranta metri alle spalle della pasticceria Cappello, e ammirare la concretizzazione delle parabole evangeliche, ben tre, apparse, come le madonne, sulla microscopica ex chiesetta, tra una vasca da bagno capovolta, buona per dissetare le capre che ancora brucano nella zona, e i copertoni di bicicletta con maestria infilzati nel ferro aggettante.
(Giuseppe Scuderi, e ringrazio un amico per l’invio della fotografia)

lunedì 6 dicembre 2010

206


Come vedete il 103 passa sempre due volte. E' un po' schizofrenico, "personalità bipolare" sento dire sempre più spesso a chi si occupa di psichiatria. Una volta fa "SAMMARTINO NIGRA MORELLO RAPISARDI" fermandosi alla Stazione Notarbartolo ed un'altra "SAMMARTINO NIGRA TERRASANTA SCIUTI RAPISARDI" per raggiungere al volo, oplà, la lontanissima stazione centrale.
Chi avrà ragione?

venerdì 19 novembre 2010

DIECI GIORNI ALL'ALBERGHERIA



Dieci giorni di attenzione sull’Albergheria. Giuseppe Scuderi

Dal 25 novembre al 5 dicembre l’Albergheria si proporrà all’attenzione della città: dall’input della Fondazione Salvare Palermo per una riflessione propositiva sul quartiere è derivata l’idea, proposta dalle decine di associazioni che con diverse forme di “volontariato” operano nel mandamento con il filo conduttore del progetto diocesano “Albergheria e Capo insieme”, di poter confrontare le diverse “Albergheria” che ogni giorno s’incontrano: quelle purtroppo quasi “ideali”, del passato (esposte nei rilievi e nelle desccrizioni dell’urbanistica, dei monumenti e delle loro storie) e del futuro (si vedano i progetti, le proposte, le ipotesi), e quelle invece “tangibili”, rappresentate dal doloso disinteresse (delle amministrazioni, dell’imprenditoria) che sino ad un ventennio fa teneva lontano dal quartiere ogni investimento; dallo sgretolarsi della socialità per il rimescolarsi delle residenze: alla riduzione di quella storica, allontanata verso le periferie, ha fatto riscontro la disponibilità di alloggi per i “nuovi palermitani”, gli studenti, gli immigrati. Ma troppo spesso parlare di alloggi è un offesa, perché proprietari senza scrupoli (quasi sempre non residenti) affittano spazi che non dovrebbero essere mai considerati “case”; dal precipitare dell’economia (con la drastica riduzione del volume di affari del mercato, e quindi l’impoverimento degli abitanti) da cui ovviamente il trasformarsi delle mercanzie, dall’ortofrutta agli stupefacenti.
Siamo convinti che non basti una “visita guidata” domenicale per capire i problemi, siamo convinti che la nostalgia dei “fasti della Palermo felicissima” sia uno dei limiti alla resurrezione del quartiere. E siamo altrettanto convinti che non basti, come purtroppo è accaduto e ancora accade, “affidare al mercato” il recupero edilizio: improponibile il confronto tra il costo delle ristrutturazioni e la disponibilità economica dei residenti, e rischioso affidare alle imprese la riconnessione delle proprietà e delle strutture, non potendo negare il certo interesse dell’economia “illegale” verso l’edilizia, come provano tante indagini. E allora le “politiche” verso l’Albergheria, come verso gli altri mandamenti, dovranno essere quelle degli interventi veramente straordinari, non nella loro quantificazione economica, ma nella coerenza e nella sinergia di tutti: il Comune per le sue competenze, l’Università ormai partner del quartiere con le residenze e le facoltà, l’imprenditoria non solo edilizia, perché collabori anche solidariamente alle realizzazioni, l’Istituto case popolari perché investa sempre più nel recupero, unico strumento per mantenere l’identità culturale degli abitanti, di generazione in generazione, l’associazionismo, perché sia giornalmente presente, ognuno secondo le proprie possibilità, nella vita dell’Albergheria.
Il calendario delle iniziative è sul sito www.albergheria.it

mercoledì 17 novembre 2010

UN NUOVO LUOGO PER DISCUTERE


Oggi pomeriggio nella ex chiesa di San Giovanni Decollato uno scienziato, un politico, un vescovo, un parroco discutono di ateismo. Nei prossimi giorni ci sarà tanto altro. Speriamo che qualcuno legga questi inviti, li commenti, e se abbia voglia partecipi alle iniziative.
Giuseppe Scuderi

mercoledì 3 novembre 2010

NON SI VENDONO LIBRI, CAPITO?


La fotografia è fatta in Corso Vittorio Emanuele, alla porta di una libreria
di una nota catena nazionale: la specifica (Non si vendono libri), e la forma
con cui è espressa (isolata con spazio prima e dopo) è imperiosa. Basta, non si
vendono libri, non insistete. Solo dopo un rigo vuoto c'è una indicazione
vagamente piemontese (scolastici nè) che chiarisce il senso.
Ma un'occhiatina al risultato prima di appenderlo?
Comunque, per chi "ha" (e il congiuntivo? eh?) sono aperti.
(Giuseppe Scuderi)

martedì 19 ottobre 2010

PIAZZA GARRAFFELLO


C'avete creduto, eh?
E invece è una pagina del Giornale di Sicilia del 6 giugno 1988, trovata per caso (rivestiva il fondo di un cassetto).
Ricordando così anche Lucio, la sua foto dell'acqua volante sulla fontana e la sua rubrica su Repubblica.
(Giuseppe Scuderi)

lunedì 11 ottobre 2010

SUCCEDE ANCHE QUESTO




"Palermo, centro storico, a pochi passi dalla cattedrale e da palazzo reale,
zona tranquilla adiacente uffici squadra mobile e questura, in prossimità di
bed and breakfast e pub alla moda, vendesi porco vagante ben ingrassato". E non
c'è niente da ridere, proprio niente.
(Giuseppe Scuderi)

lunedì 27 settembre 2010

EMBLEMI


A Villabate il punteruolo rosso si è mangiato anche il cinema...
(fotografia di Andrea Ardizzone)

giovedì 23 settembre 2010

VICINO VICINO


Per meglio capire Dylan Dog, il più vicino possibile

lunedì 20 settembre 2010

E CI METTE PURE LA FIRMA...


Mirko non ha paura, con il coraggio che nei quartieri popolari si deve manifestare sin dalla più tenera età, di affermare le qualità di Cristian
(Giuseppe Scuderi)