venerdì 31 ottobre 2008
Rimborsi ZTL
PASS ZTL, AL VIA I RIMBORSI, SI COMINCIA DALLA LETTERA "Q"
I primi ad essere rimborsati delle spese relative al rilascio dei pass della ZTL saranno i cittadini il cui cognome inizia con la lettera "Q", quindi si completerà l'alfabeto e si ricomincerà dalla lettera "A". E' stato stabilito, questa mattina, nei locali dell'Ufficio Traffico, di via Dogali, mediante il sorteggio pubblico con il quale è stata estratta appunto la "Q" per avviare la procedura dei rimborsi degli assegni i pass ZTL. Gli uffici comunali hanno dato comunicazione della lettera sorteggiata alla Banca nazionale del Lavoro che, a sua volta, ha fatto sapere che provvederà a inviare mille rimborsi al giorno ai cittadini che ne hanno diritto.
In riferimento alle somme da restituire ai cittadini per il rilascio dei pass della Ztl, il rimborso di 1.000 assegni al giorno è la proposta avanzata al Comune dalla Bnl.
Il Comune da parte sua ha richiesto alla Banca un maggiore impegno nel senso di aumentare di parecchio l'emissione di assegni giornalieri per consentire un rimborso nei tempi più celeri possibili.
( dall'odierno comunicato stampa del Comune )
Riprende Chewingum 2 all'Agricantus
Nuovo comune
Fondazione The Brass Group - Ivan Segreto
giovedì 30 ottobre 2008
Presentati Concerti al Blue Brass per novembre e dicembre
PRESENTATO ALLA STAMPA E AI MEDIA RADIOTELEVISIVI IL CARTELLONE ALLESTITO DALLA DIREZIONE ARTISTICA DELLA FONDAZIONE
“THE BRASS GROUP”
PER LA STAGIONE
Al Ridotto del Jazz allo Spasimo,
Il cartellone, che attiene ai mesi di novembre e dicembre, dà evidente conto del fatto che l’attività concertistica della Fondazione continua nel collaudato solco della sua tradizione, innovando con particolare originalità ma sempre nel pieno rispetto della tradizione storica del jazz e di tutta la migliore musica del nostro tempo.
Mentre qui si coglie anche l’occasione per chiarire che secondo tradizione l’attività della Fondazione si estrinsecherà fondamentalmente in due linee di produzioni: produzioni orchestrali e produzioni cameristiche. Quanto segue attiene, evidentemente, al cartellone relativo alle produzioni cameristiche.
La rassegna verrà inaugurata il 7 novembre dal concerto di Ivan Segreto, che al tempo stesso è anche cantante, pianista, autore e compositore di talento nonché artista siciliano (nato a Sciacca) di generosa creatività musicale. Dunque, uno spettacolo che al tempo stesso è conforme all’attività istituzionale della Fondazione che è quella di promuovere al meglio la “sicilianità” nella musica.
Seguiranno, il 14 e 15 novembre, i concerti di Tessa Souter, vocalist e compositrice statunitense, artista che si distingue non solo per le sue straordinarie doti di cantante jazz ma anche per le sue qualità di “sperimentalista” elettronica capace di produrre un mix interessante di melodie jazz venate dalle sonorità di particolari strumenti.
I concerti di novembre proseguiranno con due spettacoli assolutamente da non perdere. Del primo (
Venerdì
I concerti di dicembre avranno inizio
Cabo Verde Charming (1
Ultimo concerto, prima della pausa natalizia, quello di Marialy Pacheco (19-
In questa occasione si coglie anche l’opportunità per informare i Gentili Colleghi che tra i progetti relativi alla produzioni orchestrali del
Le due parti del “The Sicilian’s Real Book” che saranno rispettivamente dirette da Chris Walden e Gaetano Randazzo.
Il “Concerto per clavicembalo e orchestra jazz” per le musiche di Lucio Garau che sarà diretto da Antonino Pedone e vedrà al clavicembalo Enrico Baiano.
Il “Concerto” che sarà diretto dal grande contrabbassista Charlie Haden e il tributo a Bob Marley che diretto da Domenico Riina che vedrà Roy Paci alla tromba.
Blue Brass - Ridotto dello Spasimo, Palermo
7, 8 Novembre 14, 15 Novembre 5, 6 Dicembre 1 19, | Ivan Segreto Tessa Souter Inbar Fridman Eleonora Farri Anne Chris Mariana Ramos Marialy Pacheco |
Cordiali saluti dall’ufficio stampa della Fondazione "The Brass Group".
Responsabile del servizio: Lucio Forte. (tf: 347 61 88 411)
Rapporti con i "media":
Fondazione The Brass Group
Via dello Spasimo, 11 – 90133 Palermo
tel. 091 6166480 – fax 091 6171
www.thebrassgroup.it – info@thebrassgroup.it
www.myspace.com/thebrassgroup
La Madre
Non so se Einaudi l'abbia più ristampato quel libro. Di sicuro che ce ne dovrebbe essere una preziosa copia alla nostra Biblioteca Regionale Centrale.
Appresi invece, quanto all'originale del dipinto sopra scansionato, che esso stava in uno dei più prestigiosi musei siciliani. Purtroppo non riuscii a individuarlo una volta arrivato in quella nobile Galleria di Sicilia.
Forse cercai male?
Dovevo cercarlo meglio?
mercoledì 29 ottobre 2008
I "Mercoledì" all'Archivio Storico Comunale
Con la conferenza di Michela Sacco, dal titolo Letteratura italiana. Questioni epistemologiche, riprendono oggi 29 ottobre alle 16.30, nella Sala Almeyda dell'Archivio storico comunale (via Maqueda, 157), "I Mercoledì dell'Archivio", ciclo di incontri a cadenza settimanale finalizzati al potenziamento degli scambi culturali fra l'Archivio storico comunale e l'Università per la diffusione della cultura e delle attività didattiche.L'iniziativa, che aveva preso il via nello scorso maggio, è promossa dall'Archivio storico ( nella foto di lucio forte un particolare del prospetto dell'Archivio su piazza della Meschita) insieme al dipartimento di Arti e Comunicazioni dell'Università e al Provveditorato agli Studi di Palermo, ed è coordinata dal professore Salvatore Zarcone dell'Università di Palermo, assieme al direttore dell'istituzione comunale, Eliana Calandra.
Condotti da docenti delle facoltà di Scienze della Formazione e di Lettere e Filosofia, gli incontri cercano di stimolare la partecipazione con interventi e dibattiti per aprire un confronto su temi specifici. Sono di tipo seminariale e aperti al pubblico (l'ingresso è libero), ma diretti principalmente agli insegnanti delle scuole medie superiori; per loro, hanno carattere di corso d'aggiornamento ed è previsto un attestato di partecipazione alla fine della frequenza.
I temi degli incontri vanno dai manoscritti medievali ai concetti d'identità e memoria collettiva, dal "narrare la città" all'esplorazione delle riviste di storia siciliana antica; da questi argomenti emerge la felice corrispondenza fra i contenuti trattati ed il luogo che fa loro da cornice, l'Archivio storico, che conserva le fonti originali di sette secoli di storia cittadina, dal Duecento alla metà del Novecento, e che si pone come punto di riferimento insostituibile per ogni ricerca volta a recuperare le nostre radici culturali.
Dopo questo appuntamento di ottobre, seguiranno gli altri con:
Giusto Picone, che parlerà sul tema Costruzione della memoria e costruzione dell'identità nell'epica e nella storiografia latina (5 novembre).
Pietrina Anello (Le riviste sulla Sicilia antica, 12 novembre).
Ivano Cavallini (Poesia e musica - Fiori e giardini nella Roma barocca, 26 novembre).
Giuseppina Mazzola (Il marchese Haus, la figura di un educatore dell'Ottocento, 3 dicembre).
(fonte: newsletter del Comune di Palermo)
martedì 28 ottobre 2008
Lettera al Cielo
lunedì 27 ottobre 2008
buon compleanno, Denise
Ai bambini che interverranno sarà data la possibilità di leggere alcuni messaggi di buon compleanno. Parteciperà la madre di Denise, Piera Maggio. Per favorire la raccolta di messaggi di solidarietà alla bambina è stata creata la casella di posta elettronica buoncompleanno08@cerchiamodenise.it.
Da "Sicilia Informazioni" del 27 ottobre 2007
domenica 26 ottobre 2008
Scuole e Università. La protesta continua.
sabato 25 ottobre 2008
Se Catania piange, pare che Palermo non rida...
E naturalmente l'auspicio di questo blog è che il major sia intervenuto alla riunione e abbia articolatamente spiegato che si tratta soltanto di invenzioni di certi irriducibli comunisti che magari non mangiano più i bambini ma che potrebbero continuare a diffondere notizie false e tendenziose.
venerdì 24 ottobre 2008
Rosario La Duca. Una perdita della città che ci fa tutti più poveri
giovedì 23 ottobre 2008
Repliche di Chewingum per due, all'Agricantus,da venerdì 24 a domenica26
STAGIONE TEATRALE 2008/09
REPLICA VEN. 24, SAB.25 OTTOBRE ORE 21.30
E DOM. 26 OTTOBRE ORE 18 E 21.30
LO SPETTACOLO DI PARIDE BENASSAI E SERGIO VESPERTINO "CHEWING GUM per due"
BIGLIETTO SPETTACOLI INTERO euro 12,00 RIDOTTO (Cral. Ideanet, Diamond Card) euro 10,00 RIDOTTO STUDENTI, OVER 60 E RESIDENTI PROVINCIA euro 8,00+ diritti di prevendita
INFOLINE E PREVENDITA:QUISITICKET C/o TEATRO CCP AGRICANTUSVia Nicolò Garzilli, 89 ? PA. Tel 091 309636
- 091 7306860
Orari: da martedì a domenica (chiusi il lunedì) ore 15.30 20.00
Chewing-gum per due è la riscrittura di uno spettacolo di successo (che nelle sue varie edizioni ha sempre incontrato il gradimento del pubblico dal 1986), un esercizio di pratica attoriale legato alla drammaturgia della scena palermitana. Un gioco scritto per due attori-protagonisti che interpretano i personaggi delle precedenti versioni, restituendo alla scena una rinnovata dimensione.Qual'è il limite tra follia e ragione, tra sogno e realtà, vero e falso? Nino e Pietro (Paride Benassai e Sergio Vespertino, sopra nella foto di Lucio Forte) esercitano il gioco come unica forma di superamento del dramma e come mezzo di liberazione.
Tutti i piccoli elementi presenti in scena sono, infatti, pretesti per il gioco, il divertimento e l'evasione.Ma anche la loro forte e complice amicizia è un elemento fondamentale.
Chiusi in una gabbia da matti (la mente umana) il superamento dei propri limiti è possibile per i due, soprattutto, attraverso la loro reciproca capacità d'amore.
Cortile Criscione, dove le scale non portano da nessuna parte.
Adesso, inconcepibilmente, ai piedi del Bastione di San Pietro e quindi ai piedi dell'Assemblea Regionale - distante meno di duecento metri in linea d'aria - per il "nero" della città resta questo memorabile memento della citttà più cool d'Italia fotografato in tali condizioni meno di un mese fa.
Lucio Forte.
mercoledì 22 ottobre 2008
Presentazione di due opere di Vito D'Anna appena restaurate
sarà presentato il restauro dei dipinti di Vito d’Anna “L’Angelo custode” e “S. Pietro Geremia”.
Il restauro è stato curato dalla Fondazione Salvare Palermo Onlus, con il contributo dell’Assessorato Regionale per i Beni Culturali e Ambientali, Dip. BBCCAA e educazione permanente.
POLITEAMA - UCCIARDONE
lunedì 20 ottobre 2008
FARE VERDE FAREBBE
Una collettiva di fotografi tutti appartenenti alla
Casa dei Flickeriani di Palermo e Dintorni.
Trentadue scatti d’autore raccontano un’unica
sensibilità collettiva.
La mostra a tema aprirá le porte
martedí 11 novembre con la
performance musicale dell´ensemble Bethsheba
e la pièce teatrale di Gianluigi Cristiano.
La mostra sarà esposta da martedì 11 a giovedì 20 Novembre 2008.
L'inaugurazione giorno martedì 11 novembre dalle 21.30 in poi
Al ridotto dello Spasimo (Fondazione Jazz Brass Group)
Via dello Spasimo, 15 Palermo
Ridotto dello Spasimo - Complesso Monumentale Santa Maria Dello Spasimo
Performance musicaledell’ Ensemble Pethsheba
Performance teatrale “Callcenter” di Gianluigi Cristiano
Video Proiezione fotografica delle foto dei membri del gruppo
Degustazione di Vino e prodotti tipici siciliani
Aperta al pubblico
Dal Lunedì al Sabato
dalle 15.00 alle 21.00
Direzione artistica ed esecutiva
"LATO" latorelazioni@gmail.com
Flavio VICARI
+39 320 53 44 467
Al seguente indirizzo vedi il concorso, i partecipanti e i candidati:
http://www.flickr.com/groups/
Restauri a San Domenico
Come quello che qui presentiamo, e che ci ha permesso, grazie al cortese e responsabile contributo dell’Assessorato regionale beni culturali per il 2007, di far tornare a nuova vita i due nobili dipinti settecenteschi della Chiesa di San Domenico. Dobbiamo, come sempre, all’appassionato scrupolo professionale di Franco Fazzio l’ottimo risultato del recupero dalla quasi illeggibilità che i dipinti presentavano, confortato anche dall’assistenza del Servizio per i beni storici e artistici della Soprintendenza, che, a nome della Fondazione, qui ringrazio.
Vincenzo Scuderi
Commissione per i restauri
domenica 19 ottobre 2008
Slang
Slang.
Un bel ragazzo. Allegro e presuntuoso. Gran cercatore di esaltanti contatti eterosessuali. Non era cattivo, ma raccontava particolari indecenti ch’era meglio evitare. Per suo difetto costituzionale era sollecito ai brutti esempi altrui. Lo chiamavano Ernestino Scales, alias con un soprannome che lo renderebbe troppo facilmente riconoscibile, e che perciò evito di fare. Anche per l’affetto e l’amicizia che ci legavano malgrado un suo certo slang talvolta un poco indegno.
Dai giornali ho appreso che in anni recenti è stato ospite della jail-house locale. Due soggiorni. Doppia abbronzatura a quadri. Vanitoso. Ancora. Ma qualcuno mi ha detto che ora ha le crisi mistiche. Dicono gli riesca perfino di parlare col Redentore.
Uscivamo insieme con le nostre ragazze: Rhonda Esse e Rhonda Gi. I genitori erano amici e Hollywood un mito comune.
Sulla mia “600” di liceale con un anno di ritardo andavamo in quattro alle rocce del Capo.
Un vecchietto malrasato e con uno strano berrettino stranamente “alla giovane Holden” ci porgeva la copia figlia di un biglietto quadrato generalmente di color manderino. Col numero e il timbro: Ingresso Proprietà Valvassore. Lire cento. Compresa la marca da bollo. Altri tempi. Altri pedaggi.
Biglietti comunque e inevitabilmente da collezione delle nostalgie. Col nome della ragazza scritto dietro. E la data. Ci aprivano un paradiso: il mare colore del mosto, gabbiani stridenti accattoni pelagici, zanzare “vampyre”. E massi enormi sbiancati e lisciviati dal tempo. Tra l’uno e l’altro lo spazio per qualche cuscino.
Ernestino, ospite, scendeva dall'auto con la sua Rhonda portandosi dietro certi pezzi sbrindellati di gommapiuma con la fodera. E spariva con lei.
Con Rhonda Esse restavo in macchina. Ma non per fare l’amore. Lei, medie dalle suore, le parolacce, però, le diceva già. Volto affilato tendente al meditativo e sandali da maschio.
Stavamo per ore a raccontarci storie. Faccia a faccia. Io le inventavo per lei. Lei, le sue me le diceva con tono impegnato e senza accento. Poi cominciavamo a ridere. E non smettevamo. Da grande lei voleva fare l’attrice. Finì per dirigere a male parole anche uno degli ospedali più mostruosi dell’intera penisola. Bella carriera. Io allora non mi arrischiavo a pensare di volere essere qualcosa. Mi bastava pensare di potere essere. Così da sempre. E quanto all’avere, sono rimasto di parche pretese. Ma le storie continuo a inventarle o a raccontarle a un mio pubblico affettuoso e molto ristretto.
Quando il mio amico e Rhonda tornavano dai pietroni, lei aveva sempre le guance di porpora.
Rhonda Gi. Viso dolce e corti capelli neri. Affettuosa. Le volevamo bene tutti. Piena di problemi. Occhi grandi e presaghi di brutte cose. Manca a tanti, ora che ci ha lasciati per l’Oriente più estremo.
Sempre indiscreto e presuntuoso, a quel tempo, Ernestino. Sono certo però che adesso, con gli Interlocutori che ha, si pentirebbe se gli ricordassi ciò che mi disse una sera di un giugno ormai troppo lontano. Infatti, mentre le ragazze s’allontanavano verso casa, sotto i ficus della rotonda dedicata ai caduti per la Libertà, confidenzialmente sussurrò: “ Oggi, l’ho cosciata…… . Sai che vuol dire?”
Come detto, aveva un suo “slang”, il giovane.
Gli risposi che certo lo sapevo. Anche se, a dire il vero, allora non ero poi tanto sicuro di conoscere l'autentico sozzo del termine. Quasi certamente, pensai, doveva trattarsi di un orrido neologismo, una vastasaria, in uso a quel tempo, quando certi "dissoluti" avevano tuttavia anche dei valori per così dire frenanti.
Adesso, ripensando a quei grandi occhi e alle gote infuocate, sono contento di non avere ascoltato i dettagli che quel vecchio amico avrebbe voluto darmi.
sabato 18 ottobre 2008
La chiesa del Carmine Maggiore
E' una parte notevole del "rosa" di Palermo e l'immagine (ph. lucio forte) vuole essere un invito ai "turisti per casa" della domenica. Andate a visitarla, domani. E' a Piazza Carmine, nel centro preciso di Ballarò. Per raggiungerla vi immergerete in un bagno di folla multietnica e nei sapori e negli odori del più fiorente mercato popolare. E in molti riscoprirete certe pagine dimenticate del vostro passato. La splendida chiesa ha anche quella che viene considerata la più splendida cupola della città. E l'interno è un sogno barocco.
AGRICANTUS, Replicano Benassai e Vespertino. Oggi e domani e fino al 23 novembre
venerdì 17 ottobre 2008
Chewing gum per due.Starring Paride Benassai and Sergio Vespertino.
giovedì 16 ottobre 2008
Cento anni di Polizia Municipale. Una mostra all'Archivio Storico.
OGGI 16 ottobre SI INAUGURA UNA MOSTRA SUI CENTO ANNI DELLA POLIZIA MUNICIPALE.
(Dalla Newsletter dell'ufficio stampa del Comune)
Cento anni di sicurezza a Palermo in mostra, ovvero oggetti, documenti, bozzetti e fotografie d'epoca che illustrano la storia del Corpo di Polizia municipale nell'ultimo secolo (1908-2008).
S'intitola "Per la sicurezza della città" l'esposizione allestita nelle sale dell'Archivio storico comunale (via Maqueda 157) che viene inaugurata oggi alle 16.30 dal vicesindaco e assessore alla Cultura, Mario Milone. Presenti anche la direttrice dell'Archivio storico, Eliana Calandra; il comandante del Corpo di Polizia municipale, Nunzio Purpura; e il dirigente dei Vigili urbani, Francesco Teriaca.
La Mostra "Per la sicurezza della città - Un secolo di storia del Corpo di Polizia municipale di Palermo (1908-2008)" resterà aperta fino al 9 novembre, ogni giorno (lunedì escluso), dalle 9,30 alle 18,30; ingresso libero.
Il progetto. L'Archivio comunale conserva, a partire dal 1908, la documentazione storica di questo importante settore dell'Amministrazione cittadina che, opportunamente integrata con oggetti e fotografie in possesso del comando di Polizia municipale, ha costituito la base per la ricerca in una felice sinergia con l'Archivio storico. Il progetto nasce dalla volontà di riscoprire memoria e radici di un organismo dedito, fin dalla nascita, a garantire e tutelare la sicurezza cittadina.
La storia:
Dal Medioevo ai Borboni. Le prime notizie risalgono al 1320, quando, tra gli ufficiali dell'Amministrazione, ritroviamo cinque magistri di sciurta (o xurta), addetti alla sorveglianza pubblica, uno per quartiere (Cassaro, Albergaria, Seralcadio, Chalcia, Porta Patitelli), con compiti di tutela dell'ordine pubblico, assicurato da una sorta di ronda notturna effettuata dalle cosiddette sciurte, ossia pattuglie di uomini scelti.A Palermo, l'esigenza di garantire migliori condizioni di vivibilità fu fortemente avvertita dal Senato fin dal Medioevo; ma occorrerà arrivare al periodo borbonico per trovare un servizio ben strutturato e in qualche modo paragonabile a quello attuale, dipendente dal Corpo della Milizia del Municipio (1846).
Dopo l'Unità d'Italia, venne redatto nel 1864 un nuovo Regolamento per il Corpo riunito dei Pompieri cantonieri e Guardie municipali, che univa in sé le competenze relative alla prevenzione e spegnimento degli incendi con quelle volte alla tutela dell'ordine pubblico.
Ma a partire dal 1881 si pensò di separare formalmente e giuridicamente i servizi; nacquero, così, due distinti organici: quello dei Pompieri, nel 1903; e quello delle Guardie municipali nel 1908.
È da questo momento che inizia il percorso della mostra storico - documentaria, che si snoda attraverso circa sessanta testimonianze.
Le testimonianze.
Si comincia dalla deliberazione di Consiglio comunale del 14 aprile 1908, che approva il nuovo regolamento delle Guardie municipali, e che può essere considerato il vero e proprio atto di nascita del Corpo. I suoi componenti rivestono la qualità di agenti della forza pubblica, sono considerati in servizio permanente ed hanno l'obbligo di far rispettare le leggi penali e quelle di pubblica sicurezza. L'organizzazione risultava costituita da un comandante, un tenente e un sottotenente, da 9 marescialli, di cui uno contabile, 16 brigadieri, 14 sottobrigadieri, 4 trombettieri e 274 guardie. Si trattava di 320 persone alle quali erano affidati compiti multiformi e complessi: dalla nettezza pubblica e innaffiamento al controllo stradale, a misure d'ordine e d'incolumità pubblica. In mostra ritroviamo, tra l'altro, avvisi e bandi sul divieto di transito serale di "vetture trainate da animali" che non abbiano "i prescritti lumi accesi"; sulla tenuta e la circolazione dei cani; sulla necessità che portoni e ingressi delle case e palazzi "aperti di notte" fossero costantemente illuminati; sulle disposizioni che regolavano la circolazione in corso Vittorio Emanuele in occasione dell'arrivo delle autorità reali; sulla balneazione; etc. Ma troviamo anche ritagli di giornale che, nella prosa un po' enfatica d'inizio '900, decantano il valore e il coraggio di quelle guardie municipali che, "tra gli applausi della folla" con le loro gesta davano lustro al Corpo cui appartengono.E ancora, sono in esposizione esemplari dei vecchi libretti per le contravvenzioni, cataloghi illustrati di divise militari, progetti di chioschi cittadini, e addirittura l'inventario dei beni mobili all'interno della vecchia caserma delle Guardie municipali, che si trovava in via Torremuzza (ex complesso del Noviziato dei Crociferi, attuale sede dell'assessorato al Centro storico).
La decadenza.
Purtroppo, già dal 1920 il Corpo delle Guardie municipali manifestava segni di decadenza a causa di scarso senso di disciplina e rispetto dell'autorità. E le prime avvisaglie si erano già avute negli anni precedenti. Una testimonianza in mostra è costituita dal caso, riportato sulle colonne di un quotidiano locale, di due vigili artefici di un'intimidazione elettorale (1913). Di poco successiva è una "relazione", anch'essa in mostra, della commissione d'inchiesta sul corpo delle Guardie municipali ormai "in stato di dissolvimento".
Per risolvere tali problemi, venne costituito un nuovo organismo, quello dei Vigili urbani, completamente riorganizzato, pur se al suo interno continuarono a lavorare parecchi esponenti delle vecchie Guardie. Il relativo regolamento, discusso in Consiglio comunale, fu approvato dalla Giunta provinciale amministrativa il 2 febbraio 1923. I Vigili urbani, per statuto, avevano riconfermata la qualità di agenti della forza pubblica ed erano costituiti da un comandante, un tenente, 6 sottotenenti di cui uno contabile, 9 marescialli, 18 brigadieri, 27 sottobrigadieri, 266 tra vigili allievi ed effettivi, di cui 12 ciclisti o motociclisti, e 3 interpreti.
A proposito di questi ultimi, troviamo in mostra il bozzetto acquerellato della loro divisa, recante impresse sul braccio le bandiere dei Paesi di cui parlavano la lingua, nella qualità di interpreti. Il nuovo Corpo disimpegnava servizi di polizia urbana e rurale e coadiuvava i servizi d'igiene ed edilizia; a queste competenze, nel 1924, si aggiunse quella dall'annona.
Durante il periodo fascista molti corpi di Polizia municipale in Italia vennero soppressi, e nel 1939 la stessa sorte toccò a quello di Palermo. Gli anni dal 1924 al 1939 sono, tuttavia, molto ben documentati in mostra da una serie di testimonianze che illustrano le molteplici competenze dell'organismo: licenze d'esercizio, calmiere dei prezzi, divieti di transito "in occasione della celebrazione della marcia su Roma", libretti di licenza di circolazione di veicoli, etc.Esposte anche tre motociclette.
La ricostituzione.
Dopo un decennio, l'1 dicembre 1949, il Corpo venne ricostituito e posto sotto la guida del comandante Diamante. Tale periodo più recente è illustrato soprattutto da foto d'epoca (particolarmente toccante quella in cui i Vigili prestano soccorso alle popolazioni colpite dal terremoto) e da oggetti-simbolo, quali divise di varia foggia e da tre esemplari di motociclette d'ordinanza, una risalente agli anni Sessanta, una agli anni Ottanta e la terza attualmente in uso.
Oltre ad essere uno spaccato della memoria, la mostra mette in luce il rapporto molto stretto che ha sempre legato le forze di Polizia municipale alla città. Ma, soprattutto, emerge l'immagine di un tutore dell'ordine che svolge la propria missione vicino alla gente e tra la gente, mosso da un forte senso del dovere e consapevole dell'importanza del servizio sociale a lui affidato.
Il catalogo. "Per la sicurezza della città" è corredata da un catalogo, curato dalla direttrice dell'Archivio storico comunale, Eliana Calandra, e dal colonnello Francesco Teriaca, dirigente della Polizia municipale.
mercoledì 15 ottobre 2008
La qualità, non proprio ottima, della vita in città
martedì 14 ottobre 2008
'u trafficu
Foto e testo di Angelo Trapani
Palermo, via Maqueda.
Anche ad orari diversi da quelli di punta, quanti di voi ritrovandosi imbottigliati nel traffico del centro si saranno mai chiesti: ma ast'ura tutta sta gienti runni va?... questo rimarrà per sempre un mistero... uno dei tanti misteri panormiti che forse trova risposta nella vaga affermazione:'u palermitanu avi sempri chiffari!
Tutto ciò, in realtà, rappresenta uno degli storici nodi cruciali della vivibilità della nostra città.
In ordine di importanza ecco il breve elenco:
Disoccupaziuoni, Acqua, Munnizza,Trafficu.
Questi sono i quattro elementi cardine della Palermo vera! quelli che saltano subito all'occhio del visitatore... anche di quello più distratto. Purtroppo è la cruda realtà e questo checchè ne possa aver pensato il nostro sindaco che per Palermo scelse di fare esporre strategicamente, e anche semoventemente sulle fiancate dei bus, un celebre manifesto scarlatto nel quale si riportava l'opinione di una rivista del Nord che aveva avuto la lungimiranza di definire la nostra città come la più cool d'Italia. Mah!
Ci si potrà chiedere come mai il sindaco non ha ancora provveduto a ovviare a tale situazione circolatoria divenuta ormai emergenza ma... si sa... 'U palermitanu avi sempri chiffari!
lunedì 13 ottobre 2008
S'asciucaru 'i balati d'a Vucciria
La foto e il testo sono di Angelo Trapani.
Palermo, la Vucciria... o meglio quel che resta di un angolo particolarmente rappresentativo dell'antico mercato e della piazza Caracciolo. Un vecchio detto popolare panormita sottolineava come "cosa impossibile da realizzarsi" il fatto che le basole (balati) della Vucciria potessero un giorno asciugarsi... bagnate com'erano continuamente dall'acqua usata dai pescivendoli che, in quella piazza fino a qualche anno fa, esponevano la loro merce. Oggi, purtroppo, come visibile in foto, l'impossibile si è realizzato e ahinoi! il mercato sta morendo sotto gli occhi di tutti i palermitani e assieme ad esso è morta quella parte della nostra Palermo che si credeva fosse immortale. Non ci resta che ricordare ciò che un tempo era la nostra Vucciria, ammirando qualche vecchia foto ingiallita e, per fortuna, l'omonima opera di Guttuso che, unico, è riuscito ad immortalarne l'anima.
L'ex uomo ragno manda a dire...
Raffadale Antonino da Ciaculli mi aveva chiesto – parecchi mesi fa - di scrivere di lui che si sentiva il palermitano più dimenticato da chi poteva trovargli un lavoro. Sindaco, assessori e prefetto compresi. Forse con qualche parte di vero, anche se è ugualmente certo che di scurdati come lui la città continuava e continua a non essere affatto sprovvista. Comunque sia, fino ad oggi quello che è certo è che lui non ha trovato né lavoro né tanto meno una casa vera e propria. Ieri mattina 12 ottobre, infatti, in piazza Guzzetta, mi ha teso la mano nell’atrio di un ex centro sociale per anziani. Un palazzetto abbandonato alle spalle del celebre oratorio di Santa Cita e nel quale insieme a quindici famiglie palermitane egli si è appena trasferito dopo due settimane passate sotto i tetti della Cattedrale. Antonino, circa due anni fa l’avevo conosciuto e fotografato incatenato ad una branda piazzata sotto il balcone da cui parlò Garibaldi, davanti al portone di ferro del Municipio. E da quello stesso giorno le sue immagini avevano preso a circolare sul web poco prima di quelle tramite le quali egli fu definitivamente e internazionalmente noto come “l’uomo ragno del municipio”. Infatti successe che a nemmeno tre giorni da quel primo incontro, una sua telefonata alle sei del mattino mi fece sapere che egli si trovava già sul palazzo comunale per sensibilizzare meglio e più vistosamente sul suo caso le autorità. Ma in realtà avevo capito male, perché Antonino non lo trovai sui tetti del municipio bensì attaccato come un pipistrello ad una parete dell’edificio e all’altezza del primo piano. In una situazione che aveva del grottesco dato che insieme a lui dalle mensole del famoso balcone incredibilmente pendeva, da una fune di rocciatore, anche la sua branda. Il tutto per una dimostrazione estrema che malgrado l’intervento di pompieri e polizia e le promesse di un funzionario comunale non portò a niente. Nel senso che Antonino rimase disoccupato e senza casa, tale e quale l’ho ritrovato ieri mattina. Una mattinata di sole e perciò di buon augurio, mi disse, nella quale mi mostrò orgogliosamente e con la professionalità d’un agente immobiliare una per una le stanze dell’ex ospizio, pare regionale. Sul cui prospetto ora campeggia un lenzuolo “graffito” un poco sbrindellato ma che per me è a suo a suo modo storico. Perché quel graffito su tela lo ho fotografato nei posti più diversi della città. In via Alloro, alla Cattedrale, nel cortile del municipio e non ricordo più in quale altro dove. Il contenuto del lenzuolo sta nella mia foto sopra queste righe insieme a quella di Antonino uomo ragno. E contiene un programma che egli, nelle sue pur minime proporzioni, mi ha detto di essere finalmente e fermamente intenzionato a portare a termine. Si capisce, insieme ai suoi compagni occupanti tra i quali non mancano gli imbianchini, i muratori e qualcuno che s’intende di elettricità. Quell’ex ragazzo di ormai quarant’anni mi ha mostrato, come ho detto, le stanze dai pavimenti perfettamente ripuliti e ancora riccamente dotate di bellissimi graffiti a carbone ( segni di precedenti passaggi di artisti squatter poveri che non potevano permettersi bombolette colorate) e i sanitari nuovi di zecca donati da un generoso sacerdote che dovranno essere subito installati nei bagni vandalizzati dell’edificio.
Antonino ha detto pure che mi chiamerà al cellulare quando tutto sarà avviato definitivamente per il meglio. E mi ha congedato con un gran sorriso da dentro la barba incolta che gli si è notevolmente ingrigita in questo paio d’anni. “Ma stavolta non da uomo ragno”, ha tenuto a precisare.
(lucio forte)
Padri e figli
domenica 12 ottobre 2008
Ex Karcere. Manifestazione all'Albergheria.
Nella serata di ieri, al quartiere dell'Albergheria, si è conclusa senza disordini la manifestazione contro la chiusura di "Ex Karcere", il centro sociale costituitosi nei fatiscenti locali di via dei Benedettini un tempo utilizzati come carcere femminile. Nello storico rione, presidiato dalle forze dell'ordine, i manifestanti hanno anche gridato a lungo slogan di solidarietà per i familiari di Pasquale e Giuseppe, due ragazzi del quartiere che nei giorni scorsi hanno perso la vita in drammatiche circostanze sulla Circonvallazione.
la manifestazione a Comiso per Pio La Torre
per ulteriori informazioni : www.siciliainformazioni.com
sabato 11 ottobre 2008
Abbazia di San Martino delle Scale
Nei secoli, l’abbazia ha subito altri considerevoli interventi architettonici, l’ultimo dei quali ad opera di Venanzio Marvuglia nel periodo neoclassico. Nella foto di lucio forte, la facciata dell'Abbazia.
Per ulteriori e più complete informazioni digitare:
www.correrenelverde.com/abbazie/sicilia/sanmartinodellescale
La nuova stagione teatrale dell'Agricantus.
In calendario ben quattro nuove produzioni scritte e dirette da tre artisti e autori di grande spessore ed indubbia bravura: Sergio Vespertino, Paride Benassai ed Ernesto Maria Ponte.
A partire dal mese di gennaio e sino al mese di giugno, sempre nei fine settimana andranno in scena le nuove produzioni, attualmente in fase di allestimento, che certamente non mancheranno di sorprendere ed interessare il palato fine e la voglia di divertirsi del pubblico dell’Agricantus.
Autori e attori che si sono distinti per la loro bravura riconosciuta a vari livelli e che sono approdati al teatro, alla televisione, al cinema e soprattutto al grande pubblico.
Vale la pena ricordare che oggi questi artisti rivolgendo lo sguardo al di là del confine regionale, per diffondere la propria arte e utilizzando la propria lingua, vengono inseriti nei cartelloni artistici di alcune importanti strutture teatrali nazionali.
Teatro leggero e comico in lingua siciliana di qualità che allo stesso tempo ci fa riflettere sulla nostra identità, apprezzato anche fuori dallo stretto.
Convinti, inoltre, che alcuni lavori teatrali meritano di rimanere in scena per settimane, mesi e anni, dispiace che poiché già visti, molti ritengano non se ne debba più parlare.
Noi dell’Agricantus pensiamo che se una produzione teatrale è valida e riscuote successo di pubblico è assolutamente importante tenerla in vita e farla conoscere a tutti.
Cosi ci pare, con buona pace dei contrari.
Ed ecco che nel cartellone artistico della prossima stagione teatrale abbiamo voluto reinserire i lavori teatrali “Fiato di Madre e voglio dire” di e con Sergio Vespertino, un omaggio alle mamme, non solo siciliane, “Ridicolo da Quarant’anni. Il meglio di... “ di e con Ernesto Maria Ponte per festeggiarne il compleanno anagrafico e artistico attraverso la riproposta di pezzi teatrali del suo lungo percorso di attore e cabarettista (in scena nel mese di novembre), “Che Vita Ingrata di Giovanni Cangialosi” e la riscrittura di “Chewing –gum. L’isola dei folli” di e con Paride Benassai e con Sergio Vespertino, straordinaria piece teatrale “cult” degli anni 80, tra umorismo tragico, follia e stupidità, sogno e realtà, a cui è affidata l’apertura della nuova stagione teatrale nel mese di ottobre 2008.
venerdì 10 ottobre 2008
Scioperano studenti medi e universitari in cento città. Le immagini da Palermo
Sequestrata Villa Ferreri
Notizia tratta dalla newsletter del 9 ottobre 2008,
ricevuta dall’ufficio stampa del Comune.
SEQUESTRATA VILLA FERRERI.
( quanto alla foto, leggasi nota a fine post)
”I soffitti a volta crollati, gli ampi e bellissimi saloni senza tetto, gravi carenze strutturali, pavimenti distrutti e privi delle antiche maioliche, maiali e pecore che vagavano nelle stanze. Si è presentata in queste condizioni, agli occhi degli investigatori del Nucleo Tutela Patrimonio artistico della Polizia Municipale, Villa Ferreri, il complesso monumentale del XVIII secolo con la splendida facciata del corpo residenziale in stile Luigi XVI, che si trova contrada Serra Carrubella - via Gaetano Falzone, ai margini occidentali del quartiere di Tommaso Natale Sferracavallo e sulle pendici del Monte Billiemi.
Nel corso dell'operazione è stato riscontrato il crollo dei soffitti dei saloni e delle preziose parti artistiche, in altri ambienti resistono solo alcune parti lignee di volte minacciosamente sospese che potrebbero crollare da un momento all'altro.Lo scalone d'onore e gli ampi saloni del piano nobile, un tempo dedicati alle feste della ricca borghesia palermitana, e la chiesetta ai margini della corte sono stati spogliati di ogni arredo e destinati al ricovero di capi di bestiame.
Il parco molto frequentato dalla nobiltà dell'epoca che accedeva dalla corte anteriore per passeggiare tra le rigogliose vegetazioni di lecci, allori, mirti versa in totale stato di abbandono devastato dagli interventi edilizi.
Villa Ferreri fu di proprietà degli Oliveti Duchi di Acquaviva fino alla metà del XVIII secolo ed in seguito acquistata dal Barone Gioacchino Ferreri per realizzare la sua residenza di campagna. La villa dalla quale si godeva una delle più belle vedute della città, cambiò volto in mano al Barone Ferreri che ispirandosi allo stile Luigi XVI realizzò la facciata del corpo residenziale, mentre abbellì i saloni del piano nobile affrescandoli in stile neoclassico.
Il sequestro - fa sapere la newsletter - permetterà di scongiurare la perdita di un'importante testimonianza della storia della nostra città e di predisporre i necessari interventi per riportarla all'antico splendore.
NOTA: Si precisa che la foto a corredo di questa notizia non riguarda Villa Ferreri bensì i ruderi di un palazzo nobiliare che dopo i bombardamenti del 1943 sono rimasti tali e quali in pieno centro storico della città e finora , a quanto pare, ineliminabili o quanto meno non "risanabili".