martedì 30 settembre 2008

... ma non dimenticate l'Orto Botanico

Chiare, fresche e dolci acque quelle alle fonti dell'Oreto, nella foto pubblicata sotto questo post e messa on line da Giuseppe Scuderi. Le ho assaggiate ed erano petrarchesche davvero davvero al tempo in cui - con alcuni amici che credono ancora nel miracolo del Fiume risanato e che nel mito rotolava pagliuzze d'oro - andammo a fotografare una tale straordinaria "testa dell'acqua". E lassù, sui monti d'origine, mi assicurano che il luogo non è cambiato. Ma anche a valle, purtroppo, non è cambiato niente. Quelle limpide acque violentate e divenute, definitivamente ?, fognarie continuano ad avvelenare il litorale e la costa sfregiata. Eppure, nella Palermo delle contraddizioni, del Rosa e del Nero, a poche centinaia di metri da quel permanente disastro ecologico, per fortuna c'è anche l'Orto Botanico: un'autentica meraviglia che fa onore alla Città. Ma soprattutto al nostro Ateneo che con fondi non illimitati riesce a gestire, appunto, un meraviglioso "sogno verde ". Che raccomando vivamente ai concittadini di buona volontà. Andate a visitarlo adesso, non perdetevi un'occasione unica... !
lucio forte

Eppure anche questo è Fiume Oreto

Difficile da credere, ma alla fonte il fiume Oreto è così.
Giuseppe Scuderi

lunedì 29 settembre 2008

Prima dell'ultimo vecchio ponte...

TABACCHI NAZIONALI ED ESTERI

di lucio forte

I passi li riconobbi subito. Il trascinarsi dei chiodi sotto le spesse suole era inconfondibile sul vecchio ponte. Nello scarso traffico, a quell’ora di un’alba livida.
Sullo sfondo Ospedale, Policlinico e Sant’ Orsola. Ciclo completo.
Scavalcando il fiume di melma e zanzare, il manufatto – anno XIV E.F. – portava, dopo la curva, al vecchio stabilimento conserviero dove quel mio indimenticabile vecchio aveva lavorato per anni. Nella fabbrica che un tempo gratificava il quartiere di Buonriposo del canto stizzoso delle operaie. Oltre che dell’odore del “Sammarzano” bollito da spellare e dell’acido per saldare le scatolette di salsa.
“Tomato for Italian Maccaroni”. Si presentavano così quelle lattine d’ogni grandezza, molte delle quali dovevano poi viaggiare oltre oceano. Fin dal tempo dei “manovali” di Al Capone e con i galantuomini dai pantaloni bucati come le tasche e le loro stesse esistenze.
I passi lenti avanzavano con lo struscìo penoso di sempre. Non c’era bisogno che mi voltassi a guardarmi indietro. Tosse cavernosa. Gran fumatore, lui. Mai pentito, aveva aspirato di tutto. Dalle foglie di vite al trinciato di lusso “Prince Albert”, nelle inconfondibili lattine rosse dono postale di Don Mercurio, Hoboken N. Y.
Rallentai prima della svolta dove il tabaccaio, alle sei e trenta, con qualunque tempo, alzava la saracinesca. Tappa obbligata. Ma il signor Cusumano non c’era più dietro il banco. L’avevano portato via quindici anni prima con la testa spaccata da una caduta che si disse accidentale. Il successore non mi era familiare e nemmeno simpatico.
Con la destra libera – la borsa patchwork di consunta pelle rossa e nera che conteneva la colazione delle dodici il caro vecchio la sosteneva con l’altra – mi toccò lieve su una spalla guidandomi dentro. Ansimava un pochino. Gli avevamo festeggiato ottant’anni molto tempo prima. Sotto il basco di lana un poco scolorito blu, parlò di nuovo la sua voce perduta. “Un toscano per me. E un pacchetto di Sport per mio nipote”.
Sempre orgoglioso di quel rampollo, fumatore a diciotto anni. E posò le monete sul vetro rigato.
Il tabaccaio con un’occhiata un poco più stralunata del suo solito, si rivolse alla mia non meno perplessa faccia rimasta in attesa delle sigarette nel pacchetto blu e rosso, con la grande "esse" bianca di “Sport”.
“Va bene per il toscano – fece – ma non lo sa che le Sport non le fanno più da un sacco di tempo?”. Scosse il capo guardando oltre, alle mie spalle, come per ammiccare verso un ulteriore e ancor meno probabile cliente: “Già ubriaco, a quest’ora della mattinata!”.
Presi tra le mie la mano rugosa e fredda come la tartaruga che un giorno lui mi aveva regalato. Uscimmo per abbordare insieme ( dopo l'ultimo vecchio ponte di faberiana memoria ) il tratto in discesa verso la “Due Ancore Tomato Brand” e il ponte di Garibaldi.
Intanto, alle spalle, sibilava ancora la voce stizzita del tabaccaio:
“E vieniti a riprendere questi soldi. Non so che farmene… Sono fuori corso da almeno trent’anni!”.

Hasta la Victoria

Il centro sociale "Ex Carcere" non si arrende davanti all'eventualità di uno sgombero dai locali che furono il carcere femminile di Palermo. Dal quotidiano "La Repubblica", redazione di Palermo, apprendiamo che per il primo ottobre il collettivo ha indetto un'assemblea alla Facoltà di Lettere per chiarire alla città la situazione e per annunciare la giornata di mobilitazione nazionale che avrà luogo a Palermo l'11 ottobre. Manifestazione cui saranno presenti gli occupanti di tutti i centri sociali nazionali. L'ex carcere, fa sapere il Giornale, fu il teatro nel quale, tra gli altri, hanno decollato i cursus artistici di Davide Enia ed Emma Dante.

domenica 28 settembre 2008

Nostra signora delle Pomelie



di Lucio Forte

In via M. , dentro il ricordo espiantato d’un remoto agrumeto, ora prospera una bella Pomelia. Una pianta che in un lontano altrove chiamano “Frangipane”. Molto amata dai palermitani e che potrebbe ormai figurare con un senso preciso in uno dei quarti del blasone urbano. Vive a lungo anche nei vasi di terracotta e la ereditiamo dalle nonne e dalle madri, come un bene di famiglia. Quella di cui parliamo, negli anni l'abbiamo vista crescere fino a farsi un albero. La notammo, una prima volta, perché aveva qualcosa di speciale rispetto alle altre pomelie. Quelle che, con lo stesso sensuale odore, offrono il giallo e il bianco dei cespi un tempo venduti per strada insieme al profumo verde dell’erba cedrina. Questa pomelia regala, infatti, tantissimi fiori che hanno la particolare caratteristica d’essere lievemente venati di rosso.
Da aprile ad ottobre, in quella via, la proprietaria di una delle casette a schiera d’edilizia popolare le raccoglie da terra, le corolle cadute. Forse al mattino ne stacca pure di fresche. Per disporle in fila ordinata, sul muretto di cinta. Chi passa, in tutti quei mesi, può sempre portarne via una. Insieme con i pensieri, non importa se lieti o tristi, che ogni volta la memoria degli odori rinnova. Forse, per qualcuno, la presenza di quella nostra "Signora delle Pomelie" potrebbe essere una delle ragioni per le quali è il caso di continuare a restare nella nostra città così tante volte irredimibile.

sabato 27 settembre 2008

Pericolo di crollo sull'Isola delle Femmine


Dall'ufficio stampa della Riserva Naturale di Isola delle Femmine abbiamo ricevuto il comunicato e le foto che qui pubblichiamo:

Oggetto: Segnalazione pericolo crollo Torre di Avvistamento presso la Riserva Naturale Orientata Isola delle Femmine.


Si sono conclusi i lavori di segnalazione del potenziale pericolo di crollo della torre di avvistamento del XVI sec. presso la Riserva Naturale Orientata Isola delle Femmine.

Nel giugno scorso la Procura della Repubblica di Palermo aveva provveduto a sequestrare la torre per le sue precarie condizioni di stabilità.

La LIPU che gestisce la riserva ha ritenuto importante segnalare il potenziale pericolo con delle tabelle con testo in italiano ed in inglese poiché la riserva è fruita anche da turisti stranieri.

A seguito della ingiunzione del Sindaco di Isola delle Femmine prof. Gaspare Portobello ed in accordo con i proprietari del monumento sono stati completati i lavori per recintare un’ampia area di rispetto attorno alla torre medesima.

Il direttore della Riserva dott. Vincenzo Di Dio esprime soddisfazione per la conclusione di questo primo importante passo: “anche se il regolamento della riserva consente la fruizione solo sui sentieri appositamente predisposti che ovviamente passano a debita distanza dalla torre medesima, i lavori compiuti aumentano sensibilmente il livello di sicurezza del pubblico, adesso ci si augura che si possa arrivare al recupero completo del monumento al fine di poterlo destinare alla fruizione della collettività”.

Certi anziani pendolari di tanti anni fa.

“I vecchi non muoiono. Si addormentano e poi…”

di Lucio Forte

“ I vecchi non muoiono. Si addormentano e poi dormono troppo a lungo”. Le cito così, a memoria, le parole che Jacques Brel dedicò ai protagonisti di una sua canzone indimenticabile e che mi è tornata in mente leggendo su una vecchia copia del giornale L’Ora ciò che un anonimo cronista raccontò di certi palermitani anziani. Di quelli che a fine anni settanta venivano identificati con i “pendolari della solitudine. I pensionati che non avevano più niente di veramente urgente da fare. Senza qualcuno che al mattino gli chiedesse soltanto “come va?” e che – comunque poveri di relazioni umane - cominciarono a moltiplicarsi dopo una generosa delibera comunale. Quella che dette loro la possibilità di disporre di un abbonamento ai bus a prezzo molto favorevole.
Era facile individuarli in ogni quartiere, specialmente alle fermate degli autobus. Portavano abiti stazzonati ma non rinunciavano ad annodarsi una cravatta lucida di vecchio. E reggevano un sacchetto della spesa riciclato, pieno di chissà che cosa. La mattina salivano sul primo bus che capitava e si lasciavano portare fino ai sobborghi più lontani.Verso il mare di Mondello o dello Sperone, a respirare l’aria buona di Ciaculli o di San Martino. Ma dai torpedoni – loro li chiamavano ancora così – non scendevano se trovavano qualcuno con cui scambiare ricordi e parole. A volte andavano a far colazione, con un bicchiere di vino e una pagnotta morbida, in una taverna qualsiasi dalle parti di Casa Professa o del Borgo Vecchio. E poi di nuovo sugli autobus a fare incetta di voci la cui eco avrebbe reso più tollerabili le notti.
Accadeva pure che negli ospitali mezzi pubblici i “pendolari” si addormentassero di gusto. E quando al capolinea gli autisti provavano a svegliarli, diventavano intrattabili. Né lesinavano male parole a chi disturbava quel loro sonno in compagnia di qualcuno. Perciò poteva anche succedere che il personale dei bus li lasciasse dormire a sazietà.
E fu forse e in qualche modo “ per colpa” di quei pendolari se un pensionato di nome Francesco, il cognome non importa più, senza rendersene conto visse la sua ultima giornata assurda. Per lui doppiamente tale per essere stato tragicamente preso per uno dei coetanei senza meta nè scopo, ai quali non voleva assomigliare. Perché, al contrario, lui voleva sentirsi ancora capace di fare qualcosa di utile per la famiglia che aveva numerosa. Era stato anche per questo che un giorno di primavera del 1980 era entrato di buon mattino sul bus che doveva portarlo all’Anagrafe di via Lazio. Anche se, prima di uscire di casa, aveva detto alla figlia di non sentirsi troppo bene.
Perciò, quando Francesco risalì sul suo bus del ritorno riuscì con difficoltà a raggiungere l’ultimo posto d’angolo. Quando il “torpedone” ripartì, chiuse gli occhi e durante decine di corse da un capolinea all’altro, incredibilmente fino alle nove di sera, quell’anziano “dormì” alla stessa maniera dei soliti pensionati senza affetti familiari. La sua fine l’accertò solo il medico di turno al pronto soccorso di via Roma.
Un caso che, per fortuna, ora non potrebbe più ripetersi. Come ci hanno assicurato al chiosco Amat di Piazza Camporeale. Perché gli autisti si accorgerebbero sicuramente di un passeggero addormentato quando vanno a controllare, a fine corsa, la macchinetta obliteratrice che è proprio in fondo al bus. E per i presunti ubriachi c’è l’ordine di chiamare l’ambulanza. Dunque, qualche altro buon incentivo a lasciare tranquillamente e utilmente l’auto sotto casa. Con in più l’eventuale possibilità di svegliare un vecchietto forse troppo profondamente assopito accanto al sacchetto della spesa. Si capisce, con la delicatezza del caso, e mettendo in conto le sue possibili male parole. Magari toccandogli una spalla per chiedergli solo, e sommessamente: “Come va?”.

Festa Democratica del PD.











E' in corso al Giardino Inglese la Festa Democratica del PD. Iniziata il 25 settembre avrà termine il 5 ottobre. Nelle foto alcuni scatti di ieri 26 settembre.




venerdì 26 settembre 2008

Rimborso ZTL e un budget risparmiato

Dalla Newsletter del Comune del 24 settenbre 2008:

PASS ZTL, IL RIMBORSO DELLE SOMME SARÀ AFFIDATO CON GARA D'APPALTO

Sarà affidato mediante asta pubblica il servizio di rimborso delle somme che i cittadini avevano versato per acquisire i pass da utilizzare nelle Ztl. Gli uffici comunali, infatti, hanno individuato nell'indizione di una gara d'appalto il percorso più idoneo sotto il profilo giuridico-amministrativo.Il bando, già quasi definito nei dettagli, sta per essere mandato in pubblicazione.
Questa soluzione prevale, quindi, sull'ipotesi di affidare il servizio mediante trattativa privata, l'altra possibilità che i tecnici avevano preso in esame.
Non si procederà più, invece, all'invio delle lettere con le quali l'Amministrazione intendeva preannunciare formalmente il rimborso agli interessati, e ciò in considerazione del fatto che ormai da diverse settimane la notizia è ampiamente di dominio pubblico, essendo stata diffusa dall'Amministrazione e ripresa in più occasioni dai vari organi d'informazione.
Il budget inizialmente destinato alla spedizione delle lettere potrà essere, così, risparmiato e riutilizzato.

Amarcord.

Era il parere di una nota Rivista, almeno a giudicare da quanto si sostenne nel cartellone scarlatto - appartenente ad una celebre serie comunale -fotografato sul prospetto dell'ex Ospizio di Beneficenza.

Festival della Legalità a Villa Filippina

Il pannello dedicato a Cosimo Cristina fa parte di quelli esposti al Primo Festival della Legalità che è in corso a Villa Filippina.

FERMATA APPROPRIATA


Non so se il pover'uomo che ho fotografato abbia letto il titolo della fermata, e se si sia posto il problema dell'essere un povero anzichè "una povera".
Giuseppe Scuderi

giovedì 25 settembre 2008

14ma settimana alfonsiana.

Oggi giovedì 25 settembre, alla Badia dei Padri Redentoristi - in via Badia 52, Palermo – Quarta Giornata di incontri sul tema “Tempo di Apocalisse”.

Il programma della Manifestazione, promossa anche quest’anno dalla Rivista “Segno”, prevede per questo pomerigio gli interventi di:

Gabriella Caramore, responsabile di “Uomini e Profeti”;
Paolo De Benedetti, dell’Università di Urbino;
Pietro Grasso, procuratore nazionale antimafia;
Giacomo Marramao, dell’Università di Roma 3.

I pendolari amabili dei Bus


Gli amabili pendolari dei bus,

di Augusta Modica.

Molti anziani, soprattutto uomini, trascorrono, per distrarsi, il loro tempo sugli autobus; si salutano tra di loro e intavolano animate conversazioni, parlando della loro vita passata e anche della vita odierna, con osservazioni, talvolta, acute o originali. Qualcuno rinuncia a sedersi e, avendo fatto amicizia con l’autista, gli parla lungo tutto il percorso. C’era un signore, sempre con una coppola in testa, di lana d’inverno e di cotone in estate, informatissimo su tutti gli itinerari e gli orari degli autobus, tanto che i passeggeri si rivolgevano a lui per avere informazioni. Si sedeva di rado, e soltanto sul sedile accanto al guidatore. Parlando e ascoltando arrivava al capolinea e risaliva sull’autobus, dopo avere accompagnato l’autista al bar per un caffè.( nella foto di Lucio Forte, il capolinea "John Lennon" che per i meno esperti dei "Fab Four" mantiene anche il nome del sommo pittore italico ) Gli autisti erano molto gentili con lui; quando si avvicinava l’ora di cena, al tramonto, gli ricordavano di scendere alla sua solita fermata, perchè era tardi ed era ora di tornare a casa. Qualche volta ho visto la figlia che lo aspettava, e lui si girava a salutare, mentre l’autista gli raccomandava di stare attento agli scalini, dicendogli:”Arrivederci a domani”. Toccata da tanta sensibilità, che dichiaro assolutamente autentica, ho fatto i miei complimenti ad uno degli autisti e gli ho chiesto se sarebbero stati così premurosi, anche nei miei confronti, quando sarei diventata, con il passare degli anni, bisognosa di” coccole “ e di premure. Galantemente mi ha risposto:”Ma lei signora non invecchierà mai!”
Ricordo un episodio che, a distanza di un anno, ancora mi rattrista; un vecchietto magro che barcollava sedendosi, con un bastone e una risma di carte stretta tra le mani, aveva un’aria triste e rassegnata. I suoi vestiti erano modesti ma puliti, doveva scendere all’Ospizio Marino per sottoporsi ad una visita medica per usufruire dell’assegno di invalidità ed era così disorientato che sono andata con lui per accompagnarlo.Camminava stentatamente appoggiandosi al mio braccio e ringraziandomi tutto il tempo. Si esprimeva correttamente e mi raccontò che aveva partecipato all’ultima guerra, che non era sposato e che aveva pochi parenti. Presa dai miei impegni lo lasciai nella sala d’aspetto, dopo avergli preso il numero per l’attesa, augurandogli buona fortuna. Mentre andavo via, presa dal rimorso ,telefonai al -113-esponendo il caso umano e raccomandandolo a loro. Con il trascorrere dei mesi cominciai a pensare che avrei potuto aiutarlo in qualche modo ma ero incerta perché mi sembrava che avrei potuto suscitare diffidenza in lui o nella sua famiglia; finalmente mi decisi e, poiché mi aveva detto come si chiamava e il quartiere dove abitava lo cercai, senza alcun risultato, presso la parrocchia e poi in questura, dove un commissario, senza meravigliarsi affatto della mia richiesta e molto cortesemente, fece le sue ricerche e scoprì che il vecchietto era morto da un paio di mesi. Fui addolorata per lui ma soprattutto per non avere avuto il coraggio di restargli vicina e di aiutarlo,speriamo che, dovunque si trovi, mi abbia perdonato.
Vorrei chiudere questa”carrellata”con un episodio che ha il carattere e il sapore di una fiaba e che dichiaro essere assolutamente reale, sollevata dopo tanti anni di poterne parlare e scrivere.
Dieci anni fa,erano i tempi della rimpianta lira, mio figlio si trovava a passare per piazza Croci sul motore di un amico, dopo avere fatto delle compere in una farmacia nelle vicinanze. Arrivando a casa si accorgeva di avere perso il portafoglio dove aveva tutti i documenti, la patente, carta di credito etc. e,anche 150.000 lire. La sua preoccupazione non riguardava tanto il denaro quanto i documenti che è piuttosto noioso rifare, dopo averne denunciato la scomparsa. Dopo un paio di giorni, di mattina mentre io ero al lavoro,sentì suonare il citofono e qualcuno gli chiese di scendere perche aveva un oggetto che gli apparteneva.Mio figlio si precipitò al portone e si trovò davanti un signore che gli disse di essere un autista del 704 (autobus che ha il suo capolinea a piazza Croci) e che porgendogli il portafoglio disse:”Mi scusi , signore, se non sono venuto prima ma ho dovuto aspettare il mio giorno libero, questo portafoglio mi è stato dato da uno degli extracomunitari che puliscono i vetri delle macchine al semaforo di piazza Croci, pregandomi di restituirlo io, perchè lui non avrebbe saputo come fare”
Mio figlio era sbalordito e ha balbettato dei ringraziamenti, mentre il signore si allontanava. Aprendo il portafoglio non solo ha trovato i documenti ma anche le 150.000 lire!!!!! Ho cercato,invano, per molto tempo questo gentiluomo di cui ignoro il nome, chiedendo ai suoi colleghi al capolinea del 704 ma non sono mai riuscita a rintracciarlo o ad averne notizie. Mi è dispiaciuto perché una persona così è una rarità. Passando per piazza Croci, come mi capita sovente, do qualche spicciolo ai lavavetri che mi guardano meravigliati dato che non ho un’automobile ,ma magari….chissà; quell’autista e quell’extracomunitario(che nel frattempo ha trovato un buon lavoro,ben meritato data la sua onestà) leggono sul mio amato Blog e sapranno quanto sono riconoscente e felice di averli, in qualche modo incontrati!

mercoledì 24 settembre 2008

14ma settimana alfonsiana.

Oggi la terza giornata di incontri sul tema "Tempo d'Apocalisse. Il programma prevede gli interventi di Massimo Cacciari, Francesco Chiofaro, Michele Cometa e Rita Fulco.

Il programma di domani, 25 settembre, è quello di cui al seguente comunicato stampa:

Domani giovedì 25 settembre, alla Badia dei Padri Redentoristi - in via Badia 52, Palermo – Quarta Giornata di incontri sul tema “Tempo di Apocalisse”.
Il programma della Manifestazione, promossa anche quest’anno dalla Rivista “Segno”, prevede gli interventi di:

Gabriella Caramore, responsabile di “Uomini e Profeti”;
Paolo De Benedetti, dell’Università di Urbino;
Pietro Grasso, procuratore nazionale antimafia;
Giacomo Marramao, dell’Università di Roma 3.

Gli incontri, con ingresso libero, avranno inizio alle ore 17.00

Nel ringraziare per la cortese attenzione, per l’Ufficio stampa della 14ma Settimana Alfonsiana porge cordiali saluti.

Informazioni: Padri Redentoristi, via Badia 52, Palermo. Telefax 091 22 83 17.
e.mail: rivistasegno@libero.it

Palermo città sul mare

Per i non palermitani che non ne fossero al corrente, Palermo è sicuramente città di mare e sul mare. E quanto al mare, nel caso della mia foto quello su cui si specchia via Francesco Crispi, ai palermitani basta poco per andarlo a rivedere e a specchiarcisi da eredi orgogliosi di navigatori fenici e quanti altri. Basta soltanto attaversare una breve striscia d'asfalto, passando sulle zebre quando il semaforo non è sul rosso, superare un muretto con relativa cancellata, poi una fila di auto posteggiate, poi ancora una fila di rigogliosi ficus e voilà: tra il bordo della banchina e la "città galleggiante" l'acqua marina di un tenue e non troppo abbagliante colorito nerasto vi restituirà tanto discretamente la vostra immagine. Proprio come la rifletterebbe uno specchio d'artistico antiquariato.
lucio forte

Il Festival della Legalità a Villa Filippina

Settembre 2008. Questa è solo una piccola parte dei superbi porticati della villa. I muri interni dei porticati erano splendidamente affrescati. Nella foto si intravede un affresco, ben restaurato. Per gli altri affreschi chiedete informazioni sul posto finchè dura il primo Festival della Legalità che sta per concludersi. Peraltro , quest'ultima, davvero un'ammirevole iniziativa che merita senz' altro un'attenta visita da parte dei palermitani ma non solo da questi.

martedì 23 settembre 2008

14ma Settimana Alfonsiana. Il programma di domani 24 settembre 2008.

COMUNICATO.

Alla cortese attenzione dei Capiservizio,
degli Uffici Stampa e dei Giornalisti in indirizzo.

14ma Settimana Alfonsiana.


Domani mercoledì 24 settembre, alla Badia dei Padri Redentoristi - in via Badia 52, Palermo – Terza Giornata di incontri sul tema “Tempo di Apocalisse”.
Il programma della Manifestazione, promossa anche quest’anno dalla Rivista “Segno”, prevede gli interventi di:

Massimo Cacciari, sindaco di Venezia;
Francesco Chiovaro, medioevalista;
Michele Cometa, dell’Università di Palermo;
Rita Fulco, dell’Università di Messina.

Gli incontri, con ingresso libero, avranno inizio alle ore 17.00

Nel ringraziare per la cortese attenzione, per l’Ufficio stampa della 14ma Settimana Alfonsiana porge cordiali saluti Lucio Forte.

Per inforrmazioni: Padri Redentoristi, via Badia 52, Palermo. Telefax 091 22 83 17.
e.mail: rivistasegno@libero.it

Palermo, martedì 23 settembre 2008.

Amabili Sceriffi & Co




Amabili “sceriffi” & Co,

di Augusta Modica.

Sempre rigorosamente a piedi o in autobus per una mia radicata e inamovibile avversione per l’automobile e un desiderio vivo e presente di camminare e di guardarmi intorno. Dopo tanti anni posso dire, raccontare, riferire di questa popolazione che si sposta ogni giorno a bordo delle” vetture”, così chiamano gli autobus gli autisti, ed è interessante annotare queste differenze di linguaggio, da parte delle due parti in causa! I passeggeri designano gli autobus con i loro numeri,dicendo ad esempio:”……sono trenta minuti che aspetto il 603!” L’autista, di contro, dice:”…mancano le vetture della 603” Tutti, però, con meraviglia della gente che viene dal nord e non usa questo vocabolo,dicono: “Bussola!” per indicare l’apertura dalla quale si scende o si sale dagli autobus; il grido ricorrente, quando il bus è affollato e non si può o non si vuole arrivare all’uscita,è: “Bussola dietro!” Dipende dal buon senso dell’autista esaudire la richiesta.
La mia esperienza riguardante gli autisti è, contrariamente a quello che ho letto in proposito, molto positiva forse perché la linea che percorro di solito si svolge in una delle parti più belle della città; quelle vicine al mare. Il -731-, il mio autobus, ha il suo capolinea quasi sulla spiaggia, vicino la Tonnara Bordonaro a Vergine Maria , e la bellezza del mare, l’odore salmastro delle onde, il volo dei gabbiani e il Monte Pellegrino che incombe sulla borgata, ingentiliscono gli animi…perfino quelli degli autisti! Rispondono con cortesia quando chiedo delucidazioni sui percorsi, qualcuno, addirittura,si ferma per “raccogliermi”anche fuori della fermata o apre la bussola ai semafori per farmi salire. Ricordo una volta che avevo molta fretta, essendo in ritardo per un appuntamento di lavoro, l’autista che doveva tornare al deposito perché una delle porte non si apriva, vedendo il mio disappunto, mi ha fatto salire ugualmente.Quando c’è sciopero degli autobus e mi vedono camminare a piedi, quelli che mi conoscono suonano il clacson e mi danno un passaggio sulla loro automobile e non è tutto, anche i controllori (vengono chiamati “sceriffi”) mi hanno dimostrato comprensione: avevo completamente dimenticato di rinnovare il mio abbonamento e candidamente avevo dato la mia tessera a chi me la chiedeva, la persona addetta mi faceva notare che ero in ritardo di dieci giorni circa, ma quando con costernazione, guardando la data ho esclamato:”E’ vero,mi sono dimenticata! “il compagno (gli “sceriffi”sono sempre in due),vedendo che nell’abbonamento c’erano i bollini dei mesi passati, rivolgendosi all’altro ha detto:”La signora ha sempre pagato, si vede la sua buona fede, lasciamo perdere la multa”. Ho preso un biglietto che mi ha dato uno dei passeggeri e sono rimasta sull’autobus, affrettandomi ad andare a pagare il rinnovamento per il mese in corso! Tutti molto corretti, non si sono mai permessi confidenze o familiarità. Per finire, alcuni anni fa, aspettavo nel tardo pomeriggio, un autobus che mi portasse a Mondello dove ero aspettata dalla mia famiglia per l’ora di cena. Le tenebre calavano e l’autobus non passava, ero veramente esasperata! Alla fermata della borgata marinara dove abito, c’era un controllore che ascoltava i miei inutili sfoghi e che stava per finire il suo lavoro, vedendomi in difficoltà si è offerto di accompagnarmi(era in divisa,era un controllore,nella mia impazienza non ho pensato che non lo conoscevo!) Questo SIGNORE mi ha lasciato al cancello della villa dove ero aspettata, mi ha augurato una buona serata e ha aggiunto benevolmente: “Signora,un'altra volta non salga con chi non conosce!” Non avevo assolutamente pensato che ero stata piuttosto sciocca e sconsiderata! Ogni tanto lo incontro sugli autobus e ci salutiamo amichevolmente, come vecchi conoscenti.

lunedì 22 settembre 2008

Continua la 14ma settimana alfonsiana. Programmi di oggi e domani.

14ma Settimana Alfonsiana.



Domani martedì 23 settembre, alla Badia dei Padri Redentoristi - via Badia 52, Palermo – Seconda Giornata di incontri sul tema “Tempo di Apocalisse”.
Il programma della Manifestazione, promossa dalla Rivista “Segno”, prevede gli interventi di:
Giancarlo Caselli, procuratore della Repubblica di Torino:
di Guglielmo Epifani, segretario generale della Cgil ;
di Ricardo Perez Marquez , teologo e biblista;
di Gianluca Potestà, dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.
Gli incontri, con ingresso libero, avranno inizio alle ore 17.00.

Il programma della prima giornata di Incontri - che inizierà sempre alla Badia dei Redentoristi, alle ore 17.00 di oggi - lo abbiamo già pubblicato. Il comunicato si può facilmente consultare nelle pagine precedenti di questo blog.

ATTENZIONE!


Credo che questo cartello, affisso sul portone di Palazzo De Simone (Piazza Indipendenza)
meriti più di una riflessione.
Prima riga:ATTENZIONE! ci sarà un pericolo, un rischio di scariche elettriche, un cornicione
pericolante?
No, le righe sottostanti ci informano che "L'ACCADEMIA NAZIONALE DI SCIENZE LETTERE E ARTI FA PARTE DELL'UNIONE ACCADEMICA NAZIONALE AVENTE SEDE IN ROMA".
Si tratta della prestigiosa Accademia già del buon gusto, con oltre due secoli di storia culturale nella nostra città, ma, a quanto pare, ormai sul viale del tramonto, se rischia anche di dover restituire la sede alla contigua Presidenza della Regione (che ne è proprietaria). Comunque, ora sappiamo che non si tratta di un due di coppe con la briscola a denari, ma di una accademia che fa parte di una prestigiosa unione. Va bè, ne prendiamo atto.
Proseguiamo, ricopiando pedissequamente:
QUALUNQUE VEICOLO VENISSE POSTEGGIATO NELLO SCARROZZO DA CUI SI ACCEDE A QUESTA ACCADEMIA, NAZIONALE PREVIA RICHIESTA TELEFONICA, VERRA' SUBITO PRELEVATO DAL CARRO ATTREZZI DIPENDENTE DAL COMANDO DEI VIGILI URBANI DI PALERMO.
Riflettiamo:1. l'Accademia, secondo quanto scritto, è "nazionale previa richiesta telefonica"; quindi, in assenza di richiesta telefonica, rimane solo palermitana.
2. il veicolo qualunque che venisse posteggiato lì "verrà subito prelevato": subito, non dopo qualche istante, proprio subito! Il carro attrezzi "dipendente dal Comando dei Vigili Urbani di Palermo" è proprio lì, nascosto tra gli alberi o dietro il portone, pronto a intervenire. Per questo quando i cittadini comuni, non facenti parte dell'accademia, lo chiamano perchè trovano occupato il loro passo carrabile per il quale pagano fior di tassa, tarda ad arrivare.
Conosco bene la storia dell'accademia e la sua importanza, e anche le difficoltà in cui adesso si trova.
Forse una lettura al cartello, prima di affiggerlo, sarebbe stata necessaria.
Giuseppe Scuderi

domenica 21 settembre 2008

14ma Settimana Alfonsiana. Oggi la seconda giornata.

14ma Settimana Alfonsiana

Oggi domenica 21 Settembre, seconda giornata della 14ma settimana Alfonsiana.

Come previsto dal programma della Manifestazione, che anche quest’anno viene promossa dalla Rivista “Segno”, oggi Giovanni Pirrotta nella Sala Gialla di Palazzo dei Normanni leggerà il testo dell’Apocalisse di Giovanni nella versione integrale.
L’ingresso è libero. La lettura del testo - che costituisce il libro che chiude la Bibbia - avrà inizio alle ore 21.15 di oggi .
La serata sarà l’opportuno preludio al primo giorno degli incontri che - appunto sul tema “Tempo di Apocalisse” - avrà luogo nel pomeriggio di lunedì 22 settembre – dalle ore 17.00 - alla Badia dei Padri Redentoristi, in via Badia 52, qui a Palermo. La manifestazione, di cui alla foto di Lucio Forte, si è avviata ieri sera al Conservatorio Vincenzo Bellini con un applaudito concerto dell’Orchestra del Conservatorio che per l’occasione è stata diretta dal m° Carmelo Caruso.

Il programma di domani, lunedì 22 settembre, prevede un intervento introduttivo del direttore della Rivista Segno, il redentorista p. Nino Fasullo, che illustrerà agli intervenuti il significato dell’iniziativa di quest’anno alla stregua del suo tema suggerito da un Testo la cui importanza e attualità non smettono di essere particolarmente rilevanti entro questa nostra, spesso tanto drammatica, realtà globale. Infatti, come lo stesso p. Fasullo ha anticipato nell’elegante volumetto che contiene il Libro dell’Apocalisse - e che sarà distribuito agli intervenuti fino ad esaurimento delle copie disponibili – non vorrà essere un convegno di studi biblici sull’ultimo libro della sacra Scrittura quanto piuttosto la ricerca, dietro la spinta del libro giovanneo, di realtà umane relativamente negative presenti sulla faccia del pianeta. E ciò al fine di coglierne il relativo appello alla giustizia e alla solidarietà. Realtà che non sono situazioni chiuse e immutabili ma piuttosto aspetti della società coeva che “chiedono, senza sosta, giustizia e vita degna di esseri umani”.
All’introduzione di p. Nino Fasullo è previsto che facciano seguito gli interventi del regista Roberto Andò; del magistrato di Cassazione Raffaele Cantone; dello scrittore napoletano Diego De Silva e di p. Davide Perdonò che è Superiore Provinciale dei Padri Redentoristi.
La 14ma Settimana Alfonsiana è riconosciuta dal Provveditorato agli Studi di Palermo quale corso di aggiornamento per i docenti delle scuole di ogni ordine e grado.

Per altre informazioni è possibile rivolgersi a: Padri Redentoristi, Via Badia 52, Palermo. Tele-fax 091 228317. Il relativo indirizzo di posta elettronica è: rivistasegno@libero.it

AGRICANTUS. Oggi il Trio di Rosellina Guzzo e il 1° Premio Portfolio di Sera

ESTATE CCPAGRICANTUS - PALERMONONSCEMA festival 2008

ISOLA PEDONALE - VIA XX SETTEMBRE 82/A

INGRESSO PLATEA 3 EURO TAVOLO E IN PIEDI 1 EURO

Oggi 21 settembre

PER LA RASSEGNA SURROGATI MUSIC FESTIVAL ULTIMO APPUNTAMENTO CON...

Rosellina Guzzo TRIO, ore 22.15

Musica celtica(Rosellina Guzzo, arpa; Vincenzo Mancuso chitarra, Aurelio Fragapane,fisarmonica).

Rosellina Guzzo si dedica da anni allo studio dell'arpa dal folk al blues. Dal 1999 ha collaborato con il chitarrista, prematuramente scomparso, Giuseppe Leopizzi (primo premio allo USA Songwriting Competition e Top Five Award al Johnn Lennon Songwriting Contest di New York).
Vincenzo Mancuso, chitarrista di fama internazionale, vanta collaborazioni con vari artisti del panorama della musica italiana fra i quali Francesco De Gregori, Renato Zero, Luca Barbarossa, Carmen Consoli. Ha fatto inoltre parte dell'orchestra della RAI e partecipato a varie edizioni del festival di San Remo.
PER SAPERNE DI PIU' CONTATTATE ROSELLINA GUZZO AL 338.7763747

ED INOLTRE

1° PREMIO PORTFOLIO DI PALERMO



Isola pedonale Agricantus:
Associazioni
GRUPPOCORTO & PHOTOAREA2006

Oggi domenica 21/09/2008 tra le ore 20,00 e l'1,00
presso l'isola pedonale AGRICANTUS(in via XX Settembre, 82) si concluderà la Prima Edizione di PORTFOLIO DI SERA.

Con la manifestazione, le associazioni Gruppocorto e Photoarea 2006 intendono dare l'avvio ad una serie di occasioni di incontro tra fotografi ed esperti .
Per informazioni relative al 1° PREMIO, il sito è: http://photoarea.typepad.com/photoarea/

sabato 20 settembre 2008

La 14ma SETTIMANA ALFONSIANA inizia stasera

Tempo d’Apocalisse. Da oggi al 28 settembre la 14ma Settimana Alfonsiana.


Il calavrese abate Giovacchino, di spirito profetico dotato”, ricordato da Dante, con sorpresa di molti è stato recentemente citato anche da Barack Obama. Ma in proposito la citazione non ha stupito storici, medievalisti e filosofi che conoscono bene il pensiero dell’abate Gioacchino nato nella città di Fiore, in Calabria, dove le sue ossa sono esposte al rispetto dei fedeli in una bellissima cattedrale.
E in proposito ricordiamo come, proprio in questi giorni, Antonello Sacchetti abbia voluto ricordare Gioacchino da Fiore interpellando anche – per la sua pubblicazione on line “Il Cassetto” (http://www.ilcassetto.it/) cui rinviamo - molti esponenti della cultura contemporanea. Tutti concordi nel ricordare l’importanza di quel nostro rappresentante di medievali correnti profetistiche ed escatologiche. Pensatore che interessò molto a Lutero e a Calvino e che profetizzò, appunto, un’ultima età del mondo. Quella dello Spirito Santo.
Età che - come spiegò il francescano p. Raniero Cantalamessa, citato dallo stesso Sacchetti nell’accennato articolo – avrebbe dovuto essere caratterizzata dalla presenza di “una nuova Chiesa tutta spirituale, tollerante libera ed ecumenica”.
Non è perciò a caso che premettiamo queste righe alla notizia che segue e che attiene a Tempo d’Apocalisse, cioè al tema della “14ma Settimana Alfonsiana” che si svolgerà dal 20 settembre fino al successivo giorno 28.
“Settimana” di estremo e contemporaneo interesse culturale e – come cerchiamo di evidenziare nella premessa - di grande attualità, promossa ancora una volta dalla rivista “Segno” della quale è direttore il redentorista p. Nino Fasullo.
In merito, e di seguito, portiamo all’attenzione dei lettori il programma della “14ma Settimana Alfonsiana, ricordando altresì che il Libro dell’Apocalisse è quello che chiude i Testi biblici. Libro del quale i partecipanti ai lavori della “Settimana” potranno disporre nel bel volumetto, appunto “Tempo d’Apocalisse”, edito da “Segno” e che contiene anche un’ampia presentazione scritta da p. Nino Fasullo.




14ma SETTIMANA ALFONSIANA
Palermo 20 / 28 settembre 2008

tema
Tempo di Apocalisse.

PROGRAMMA

SABATO 20 SETT. ore 21.30
Atrio Maqueda del Palazzo dei Normanni. Concerto dell’Orchestra del Conservatorio V. Bellini di Palermo.

DOMENICA 21 SETT. ore 21.30
Atrio Maqueda del Palazzo dei Normanni. Vincenzo Pirrotta legge il Libro dell’Apocalisse.

LUNEDI 22 SETT. Alla Badia dei Padri Redentoristi, via Badia 52, dalle ore 17.0o

Interverranno:

Nino Fasullo direttore della rivista Segno
Roberto Andò regista, Roma
Raffaele Cantone magistrato di Cassazione
Diego De Silva scrittore, Napoli
Davide Perdonò superiore provinciale dei Padri Redentoristi

MARTEDI 23 SETT. Sempre alla Badia, ore 17.00

Interverranno:

Gian Carlo Caselli procuratore della repubblica di Torino
Guglielmo Epifani segretario generale della Cgil
Ricardo Perez Marquez biblista, Montefano
Gianluca Potestà Università Cattolica del Sacro Cuore

MERCOLEDI 24 SETT. Sempre alla Badia, ore 17.00

Interverranno:

Massimo Cacciari sindaco di Venezia
Francesco Chiovaro, medievista, Roma
Michele Cometa Università di Palermo
Rita Fulco Università di Messina

GIOVEDI 25 SETT. . Sempre alla Badia , ore 17.00

Interverranno:

Gabriella Caramore responsabile di ‘Uomini e Profeti’
Paolo De Benedetti Università di Urbino
Pietro Grasso procuratore nazionale antimafia
Giacomo Marramao Università di Roma Tre



VENERDI 26 SETT. Sempre alla Badia ore 17.00

Interverranno:

Remo Bodei Università di Los Angeles
Piero Stefani Università di Ferrara
Walter Veltroni segretario nazionale del Pd

SABATO 27 SETT. Ore 21.30
Atrio Maqueda del Palazzo dei Normanni. Recital pianistico di Calogero Di Liberto.

DOMENICA 28 SETT. Ore 21 30 Atrio Maqueda del Palazzo dei Normanni. Concerto del Trio Siciliano di Silviu Dima (violino); Giorgio Gasparro (violoncello); Fabio Piazza (pianoforte).

Finalmente la Grazia...


Alla fine San Giovanni Decollato la Grazia la fece, non per il silenzio di una donna nell'opera di Nino Martoglio, ma per la sua stessa chiesa.

Da una settimana si è avviato il cantiere, atteso da sessantacinque anni, per ridare all'antica chiesa (la dedicazione al santo senza testa è seguente ad altre più antiche) un tetto e una funzione, nelle potestà del Centro sociale San Saverio. Chiesa immortalata, come sapete, anche per alcune scene del film "Il Gattopardo", e a cui accanto, infatti, sorge il cippo che ricorda patrioti uccisi dai borboni nel maggio 1860.

I lavori, finanziati con i fondi "Sisma 2002" della Protezione Civile (ma a onor del vero l'edificio stava già male di suo) dovrebbero concludersi nel maggio del 2009.

Speriamo che la luna che la illumina nella foto (di Ivan Scuderi) sia protettrice per le future sorti.

Giuseppe Scuderi

venerdì 19 settembre 2008

Antonino l'anno scorso cercava lavoro.

Non sappiamo se il lavoro lo abbia finalmente trovato. Resta da chiedersi: ma ora, se fosse ancora senza occupazione e tornasse a manifestare a quel modo, sarebbe passibile di "bivacco" abusivo atto a imbrattare monumenti e luoghi di culto ?

Qualcuno dietro una porta chiusa.

Qualcuno dietro una porta chiusa,

di Augusta Modica.




Segnato dalla stanchezza delle lunghe giornate di lavoro, si stropicciò gli occhi profondamente infossati, dopo essersi tolti gli occhiali, sospirando e sbadigliando. Con ampio gesto semicircolare del braccio poggiò il dorso di una mano sulle palpebre socchiuse, e rovesciata la testa sull’alto schienale della poltrona girevole, si ravviò nervosamente, con l’altra, le morbide ciocche di capelli bianchi.
Il noto profumo si insinuava, gonfiandosi, nella stanza chiusa, con polpastrelli delicati sfiorava appena i mobili scuri e scivolando sulle pareti, accompagnava un ridere leggero e persistente. Intrecciandosi insieme, si posavano finalmente sul grande tavolo di legno massiccio, continuando ad agitarsi nell’aria.
Il richiamo era avvertibile come il tintinnio di un cucchiaino d’argento in una tazzina di porcellana cinese.
Ascoltò rapito e…infastidito, poi si ritrasse bruscamente, rimettendosi gli occhiali, mentre i lucidi frammenti precipitavano nel buio.

( ph. di Lucio Forte. Tom Harrell Quintet al Teatro Golden di Palermo. Per la Fondazione the Brass Group. 27 marzo 2008. )

mercoledì 17 settembre 2008

Agricantus. Il 19 settembre ...A tutto swing.

ESTATE CCPAGRICANTUS - PALERMONONSCEMA festival 2008

ISOLA PEDONALE - VIA XX SETTEMBRE 82/A

INGRESSO PLATEA 3 EURO TAVOLO E IN PIEDI 1 EURO

PER LA RASSEGNA SURROGATI MUSIC FESTIVAL

venerdì 19 settembre ore 22.15
Citrosodina tributo allo Swing


La band nasce nel 2006 dall'iniziativa di Antonio Perrone (chitarra) e Giuseppe Galioto (voce) e dalla comune passione per il jazz e lo swing. L'inserimento di Pietro Venturella (batteria) nel 2007 ha determinato la configurazione definitiva della band, che spesso si avvale della collaborazione di special guests. Il progetto intende rivalutare i grandi swingers italiani attraverso uno spettacolo vivace e raffinato.Già presente nella precedente edizione, la band proporrà, quest'anno, un tributo retrospettivo allo swing italiano del XX secolo, dagli anni 40 sino ai giorni nostri.

La Casa. Un problema di sempre.

L'immagine è del 17 settembre 2008.

L'elefantino. Racconto breve di Augusta Modica

C’era una volta, una vecchia signora in una piccola casa, non si sentiva mai sola perché era una buffa signora; viveva con i suoi ricordi, i libri, un poco ingialliti ma con tante figure colorate e i fiori delle piante, nei vasi di terracotta, che coltivava sul balcone, a tenerle compagnia. A volte, guardando la luce del sole ,che sorgeva facendo arrossire le nuvole e respirando la buona aria del mattino, accompagnata, all’improvviso, dal volo dei gabbiani, sentiva il cuore balzarle in petto per la gioia e si accorgeva di avere voglia di battere le mani paffute, di ridere,di raccontare tutte le fiabe che sapeva.
Un giorno, una ragazzina dalle lunghe morbide trecce nere, che ogni tanto veniva a farle compagnia, portò un dono alla vecchia signora;un elefantino di legno, tutto coperto di fiori colorati, le raccontava del suo paese dove gli elefanti camminano per i sentieri come se danzassero, con le larghe orecchie ornate di fiori di loto, dei grandi templi dove i sacerdoti, con la pelle del dorso striata da strisce bianche e gialle, danzano, nelle notti di luna piena, davanti le statue di Shiva.
”Non hanno freddo?”domandava la vecchia signora, lisciandosi le pieghe della gonna sulle ginocchia. La ragazzina scuoteva la testa, guardando la signora, gli occhi un poco melanconici dietro gli occhiali: “Nel mio paese non c’è mai freddo” mormorava, sorridendo. La signora non era mai stanca di ascoltare e, una mattina, la bella ragazzina, timidamente, aprì un foglio di carta velina dove c’erano, accuratamente avvolte, delle pietruzze nere, a forma di goccia e le spiegò che era consuetudine del suo paese portarle sulla fronte per le ragazze o donne non sposate. La signora,quel giorno era vestita elegantemente di grigio, si mise la goccia nera sulla fronte e si aggiustò, tutta contenta, i capelli davanti lo specchio, mentre la ragazzina la guardava divertita.Per tutto il pomeriggio,tenne la pietruzza nera sulla fronte e, alla gente che le domandava cosa fosse, meravigliandosi per quella stravaganza, rispondeva pacificamente raccontando la storia del suo felice incontro con la ragazzina dalla pelle dorata.
La sera,dopo che tutti erano andati via, la vecchia signora, riconoscente, guardò il piccolo elefante, pensando alla ragazzina, a quanto doveva essere felice la sua mamma pettinandole,ogni mattina,le lunghe trecce e salutandola con la mano dalla finestra,quando andava a scuola ,poi sorrise commossa al piccolo elefante sulla mensola.

I Giullari del diavolo. Successo e repliche all'Agricantus.

ESTATE CCPAGRICANTUS - PALERMONONSCEMA festival 2008.
ISOLA PEDONALE - VIA XX SETTEMBRE 82/A.
INGRESSO PLATEA 3 EURO TAVOLO E IN PIEDI 1 EURO.

PER LA RASSEGNA UOMINI DA MARCIAPIEDE - TEATRO DI STRADA
(ULTIMO APPUNTAMENTO DELLA RASSEGNA)
domani mercoledì 17 e giovedì 18 settembre > ore 22.15

I Giullari del diavolo in Incontri con uomini straordinari.

Quest'anno la Compagnia Giullari del Diavolo ( sopra ph. di lucio forte )presenta il suo nuovo spettacolo. Lo spettacolo è la storia di una ragazza brasiliana in cerca di un uomo italiano da sposare. In questa sua ricerca incontra vari uomini straordinari, ma nessuno riesce a soddisfare il suo sogno di amore. Lo spettacolo è una parodia sul mito dell'Europa primomondo, e sulla fantastica idea delle ragazze del terzo mondo di trovare finalmente felicità e ricchezza.

I giullari del Diavolo sono: Stefano Catarinelli, Enrico Alimenti e Rosimeire Dos Santos

martedì 16 settembre 2008

L'Anniversario. Uno dei più tristi.

Il 16 settembre del 1970 Mauro De Mauro non ritornò più a casa. Certamente non per sua volontà. E non sarebbe più tornato nemmeno al suo Giornale che il 31 dicembre 1970 chiuse amaramente il bilancio di quell'anno con questa fotonotizia.

E intanto l'immondizia stradale assume dimensioni campane.


E' cominciato lo sciopero dell'Amia. Mentre da "La Repubblica" di Palermo si apprende che la stessa municipalizzata di chiara fama ha consigliato ai cittadini di tenersi quanto più possibile l'immondizia in casa. Eppure la tassa comunale sul ritiro della spazzatura - nella città forse la più cool d'Italia - quest'anno ha avuto un aumento gigantesco.

domenica 14 settembre 2008

lettera anonima

Caro amico che sei andato a vivere al nord,
ma che so sempre vigile su Internet.

Ovvero, di una lettera anonima ma non troppo.

“Caro amico ti scrivo, così mi distraggo un po’. E siccome sei molto lontano, più forte ti scriverò. Da quando sei partito c’è una grossa novità…”. Questa lettera, davvero più che un poco strampalata, avrei voluto indirizzartela aprendo con le indimenticabili parole di un sempre straordinario Lucio Dalla. Ma il fatto è che se in quei pochi versi ci sono almeno due cose che nei tuoi riguardi hanno un senso – mi riferisco a quel caro amico e a quell’innegabile molto lontano - in quegli stessi versi ci sono almeno un altro paio di cose che mi porterebbero fuori tema, come ci ricordava il nostro Maestro d’italiano liceale. Intendo, quel più forte ti scriverò insieme a quella grossa novità che resta comunque un paradosso, bellissimo, anche nella canzone di quel Grande che è giusto originario di quelle terre, ora anche tue, tanto sontuosamente corteggiate dal nostro Padre di tutti i fiumi. E in merito a tali espressioni, ora vengo e mi spiego, come si dice ancora in questa madre Isola. E mi spiego dicendoti, innanzi tutto, che non ho per niente da scriverti più forte, convinto come sono che, data la tua sconfinata sensibilità, per darti mie notizie sarebbe sufficiente appena un bisbiglio. ( Non fare caso alla sintassi che stamani non mi va di rispettare ). Però, quanto alla novità devo dirti che stamattina qui, una novità magari per te non tanto grande, te la posso comunicare. Perché il fatto è che dopo mesi di siccità, lunga, assurda, insopportabile ( esemplare in proposito quel passo del “Gattopardo” in cui il Principe spiega questa nostra Terra a un piemontese d’oneste intenzioni ) stamattina svegliandomi intorno alle cinque, orario che so a te sicuramente congeniale, ho sentito di nuovo l’imprevisto e tanto grato odore della terra bagnata. Quel profumo delle tue campagne sui monti non lontani dal mare, quell’aroma impareggiabile nel vento leggero che risvegliava e quasi stordiva. E che da bambino ti faceva subito correre per i campi, a raccogliere le lumache, qui le chiamiamo sempre così, le piccole chiocciole che s’erano tirate fuori dalle loro “bucce” e che prendevano a striare di bava luccicante le “pale” dei fichi d’india e le canne delle fumare asciutte dai bei ciottoli bianchi tra i rosmarini e gli oleandri. Le lumache che forse, perché “amiche” raccolte da te vive e con le minuscole corna mobili alla ricerca di nuova vita, forse o sicuramente, dopo non avresti mai mangiato. E se ti scrivo di questa novità, per me comunque bellissima, è specialmente per mettermi in qualche modo in pari con te che non abiti più in questa città strana, da amare o da odiare. Ora vengo e mi spiego ancora. Qualche tempo fa mi avevi mandato una foto ripresa dalla tua nuova casa, che so bellissima e grande. Anche se bellissima e forse solo un poco meno grande era quella che abitavi qui. Una foto che mi aveva portato, seppure soltanto attraverso la magia di internet, un poco di quel fresco che sortisce dalle celebri “nebbie” in Val Padana. E che ti ho sinceramente invidiato per tutti questi mesi. Mentre ora posso orgogliosamente dirti che stamattina di un bel tetto di nuvole grigiastre posso disporre anch’io.( Ti avevo avvertito che era lettera strampalata!!!) Mentre continuo a respirare a pieni polmoni quel fresco odore di terra, di campagna bagnata che attraverso la zanzariera – a proposito come si sta a zanzare dalle tue nuove parti ? – mi arriva insieme a certi botti d’alborata. Che non sono tuoni, come certamente capirai subito, ma botti di petardi festosi. Figli di lampi che preludono ad una delle tante processioni d’autunno che nel nostro centro storico – un poco malandato ma che il Sindaco si accingerebbe a liberare dai bivacchi degli imbrattatori a te peraltro ben noti - sono gioia effimera di piccoli e grandi. In simili occasioni tutti compunti e seri, almeno per qualche ora, dietro a un sacro mantello trapuntato, con gli spilli da balia, di dollari , euri e di quante altre divise straniere serviranno a sottolineare la diaspora di quelli che sono andati in mille parti del mondo in cerca di fortuna o soltanto di un poco di lavoro dignitoso. Ma anche della giusta felicità che a te, che non fai certo parte di quegli emigrati ma che ugualmente ci manchi tanto, tutti i tuoi numerosi amici di quassotto o di quaggiù (nui simmo d’o sud e faticammo a faticà ) non smettiamo di augurati di gran cuore. Come siamo certi che tu intenderai. Stavolta senza bisogno di alcun “ ora vengo e mi spiego”.
Anonimo palermitano

sabato 13 settembre 2008

MONITORAGGIO

OCCUPAZIONE ABUSIVA DI SUOLO PUBBLICO, LA POLIZIA MUNICIPALE IN PIAZZA MAGIONE.

Il Comandante della Polizia municipale, Nunzio Purpura, ha predisposto, con il supporto della Polizia Amministrativa e degli uomini del nucleo cinofilo e della Polizia Giudiziaria, un intervento in piazza Magione con l'obiettivo di ripristinare la legalità e di scoraggiare le attività illecite di occupazione del suolo pubblico.Agli occhi degli agenti si è presentata una cittadella gastronomica attrezzata con tavoli, sedie, vettovaglie ed illuminata da allacci abusivi.Con l'operazione di bonifica, sono stati portati via otto chioschetti con i rispettivi banconi frigoriferi, cinque strutture metalliche, quattro ombrelloni, diciotto fari di illuminazione, settantotto sedie e tavoli che sono stati sequestrati e confiscati per la successiva distruzione o devoluzione. Stessa sorte per 443 bottiglie di birra, 132 di acqua minerale, vettovagliamento vario e numerosi elettrodomestici di vario uso: piastre elettriche, fornetti microonde e tostiere. I chioschi, al momento dell'intervento della Polizia Municipale, sono stati abbandonati, ma sono in corso accertamenti per individuare i responsabili dell'occupazione abusiva di suolo pubblico ai quali verranno comminate le sanzioni pari a 3.200 euro. Il valore della merce sequestrata è di 3.200 euro. L'intervento della Polizia Municipale non resterà l'unico, la zona di Piazza Magione sarà monitorata per il ripristino della legalità.--- fine newsletter ---

FONTE: Newsletter Comune di Palermo del 11 settembre 2008

venerdì 12 settembre 2008

"CORNUTO E CRASTO"

"Cornuto e crasto, picchi un'ti spirugghi invece di dire parole?" Così ha urlato, stamattina alle 7.15, l'autista dell'autobus alla fermata di Piazza Don Sturzo, rivolgendosi (non "alle cornute apostrofandole con parole argute", come diceva De Andrè) all'utente che aveva inveito contro di lui, perchè non lo aveva atteso alla fermata.
A Palermo tanti anni fa gli autisti dell'autobus erano quasi amici, guidavano con calma, ti dicevano dove scendere. Poi arrivò la "privatizzazione", la società partecipata al posto della azienda municipalizzata. E chissà perchè andò a farsi friggere pure la buona educazione.
Giuseppe Scuderi

Il IV Premio Internazionale "don Pino Puglisi".




Il Premio Internazionale "Don Pino Puglisi", il sacerdote di Brancaccio ucciso dalla mafia, è tornato nel Complesso Monumentale dello Spasimo per la sua IV edizione.
Nella foto di l.f., il maestro Ignazio Garsia , dal tavolo degli organizzatori del Premio, parla allo scelto e numeroso pubblico intervenuto.


Rosalia Sinibaldi e la nuova peste del terzo millennio

Dopo una meritata pausa estiva, torna per Il Rosa e il Nero una delle sue firme più gradite.


Di Augusta Modica,
pubblichiamo :


Rosalia, vergine delle rocce, tra la peste di ieri e quella di oggi.

Guardavo dalle mie finestre, mentre le cameriere mi aiutavano ad indossare pesanti vesti di seta ricamate e calzavano ai miei piedi scarpette da ballo, vedevo la “Grande Rupe”, con le sue cime ondulate, pareva che fosse emersa dal mare sul quale si specchiava. I mobili che affollavano la stanza, i massicci specchi che ingombravano le pareti, rendevano scura e irrespirabile l’aria. Poggiando i gomiti sugli ampi davanzali, con il mento sui palmi delle mani, guardavo il colore delle rocce, le ampie cavità che si aprivano sui fianchi del monte, gli alberi che sembravano arrampicarsi e macchiarne di verde la superfice, mentre i gabbiani volavano, alti, sfiorando con le ali le pietre vive e calde. Il vento mi sfiorava la fronte e sentii che dovevo fuggire se non volevo soffocare sino a morire. Mentre scendevo, correndo, i freddi gradini di marmo, le scarpe mi scivolarono dai piedi, rendendo il mio passo più leggero, sapevo dove stavo andando; verso Monte Pellegrino!
Nelle mie orecchie, le rocce, gli alberi, i gabbiani, sussurravano parole senza suono, indicandomi la via. Non provavo fatica inerpicandomi per i sentieri, respirando l’aria che alleggeriva il mio petto, con l’anima che si scioglieva in un canto di gioia e di ringraziamento. I miei vestiti si laceravano, crepitando, sui rovi e sulle pietre, lasciando il mio corpo sciolto dai legami che lo soffocavano.
Erbe odorose erano il mio cuscino e frutti selvatici il mio cibo, mescolavo le mie preghiere con i canti degli uccelli e il vento salmastro mi sfiorava i piedi nudi, guardavo il sole attraverso i miei folti, lunghi capelli biondi e lo vedevo come in fondo ad un sentiero dorato. Con le rose selvatiche dei cespugli intrecciavo corone profumate per la mia testa, e qualche pastore mi intravedeva, come in un lampo; capelli dorati e rose rosa tra le rocce.
Non mi accorsi di morire, le mie ossa si mescolarono alla terra della caverna e il mio spirito, in tanta armonia,continuava a pregare e cantare alla luce del sole e della luna sino a quando grida di dolore e rantoli d’agonia, pianti senza fine, miasmi putridi, diventarono un unico, smisurato ululato! La “Morte Nera”.
Apparendo in sogno ad un uomo gli dissi che la “Peste”avrebbe abbandonata Palermo e che mie, erano le ossa nella caverna sulla montagna.
“Santuzza”, Piccola”, mi chiamano, mi invocavano. Condivido le loro vite e su un carro colmo di fiori, ogni anno, nei giorni caldi di luglio, la mia statua viene portata in trionfo, per le vie della città. Uomini, donne giovani e vecchi, bambini saltellanti si affollano per le strade per vedere passare “Santa Rosalia”!

( Nella foto di sopra, ripresa ed elaborata da l.f., la versione della Rosalia da terzo millennio, quale è stata condotta in trionfo per la città - a luci opportunamente assai ridotte - in uno dei due trionfali carri minori. Nell'ocasione, per delega del primo cittadino, anche il tradizionale "Viva Palermo e Santa Rosalia !" è stato profferito ai Quattro Canti dall'attore palermitano Pino Caruso, n.d.r )

Ed io cosa vedo? Strade con i cassonetti della spazzatura che lasciano sciabordare i rifiuti sui marciapiedi, lungo la via Vittorio Emanuele, palazzi, un tempo magnifici,rovinati dalle intemperie e dall’incuria dei proprietari che li hanno da lungo tempo abbandonati, con le orbite vuote di finestre e balconi spaccati. Le automobili, che racchiudono la gente, rendono l’aria irrespirabile, procedendo lentamente e strisciando come scarafaggi per il centro storico. Alla Kalsa, a Piazza Marina, ancora macerie annerite, e rovine di costruzioni, risalenti alla seconda guerra mondiale.
Dappertutto, baracche dove venditori sudati e urlanti in canottiera, vendono aranciate,coca-cola, in bottiglie di plastica che vengono buttate, con i bicchieri di carta, per le strade, insieme a resti di cibo che sembrano”vomitati”sull’asfalto!
Dovunque abusi edilizi, strani vuoti e orridi pieni, negozi che si susseguono senza eleganza e senza criterio, con commessi che spingono sotto i marciapiedi con le scope e tanta malavoglia, la spazzatura, senza raccoglierla, sotto i marciapiedi, noncuranti del vento che spingerà di nuovo le “immondizie”sulle strade! Tutti sembrano indifferenti, noncuranti dello scempio e dell’incuria in una città, la nostra città, che nel suo cuore conserva l’immortale splendore di civiltà che ne hanno tracciato il profilo, incidendolo profondamente nel tempo.
La volgarità, la sporcizia, l’inerzia mi fanno soffrire e trafiggono,con una nuova morte il mio spirito,non più libero ma costretto a “guardare”le ignobili contraddizioni di un tempo ingrassato dal marciume di un vuoto materialismo.
I “Bubboni “di questa peste mi vedono impotente perché i gridi di dolore e le sofferenze vengono da me e non posso fare a meno di piangere,piango da lungo tempo disperatamente e nessuno mi consola o mi ascolta.
Poi, la mattina del 7-agosto 2008 il parroco della cattedrale, con le mani dietro la schiena e scuotendo la testa, guarda, preoccupato le efflorescenze biancastre che deturpano le delicate decorazioni tarsiche di un’abside minore della Cattedrale, su Piazzetta Sette Angeli e si rivolge a Lucio Forte che sta scattando varie riprese dell’inquietante fenomeno.
“E’ salnitro, macchie di umido hanno penetrato le pietre, e spandono questo umore biancastro sulla facciata, ho fatto le mie segnalazioni a chi di dovere, a chi spetta…” .”MAH..!”,aggiunge sollevando le spalle e incassandovi il collo. Il fotografo guarda in alto, e continuando a scattare chiede. “Ma non sono in corrispondenza, le efflorescenze, con la parete della cappella dove sono custodite nella bara d’argento le ossa di Rosalia Sinibaldi?”

Meno abbonati, finora, al Renzo Barbera

Fonte:"La Repubblica", Redazione di Palermo , edizione dell' 11 settembre 2008.
"Poco più di sedicimila i tifosi che hanno comprato un posto allo stadio per tutta la stagione. Il tetto raggiunto è ben al di sotto dell'obiettivo dei 20.000 abbonati che si era prefisso la società".
Se così stanno e rimarranno le cose, parrebbe non avere riscosso gli sperati risultati la pubblicità sui "saldi" prima del fischio d'inizio, di cui al gigantesco cartello nella foto di sopra.

mercoledì 10 settembre 2008

la qualità della vita

Alla fine di questo torrido agosto, davanti a un drappo bianco che conteneva una struggente dichiarazione d'amore da recapitare open air ad uno dei reclusi dell'Ucciardone mi chiedevo - anche per via di quel caldo asfissiante - quale potesse essere la qualità della vita all'interno dell'ex fortezza borbonica che sostituì a suo tempo le fetide prigioni della Vicaria. Adesso una risposta in merito potrebbe quanto meno ricavarsi orientativamente dai dati sull'affollamento delle carceri italiane. Rete penitenziale della quale le nostre antiche Carceri Centrali fanno inevitabilmente parte. Da "La Repubblica" del tre settembre scorso trascrivo: "Da un rapporto del Dipartimento delle carceri emerge che fra otto mesi il numero dei detenuti supererà quota 63.000 ( oggi i detenuti sono 55.369 ). Il tetto che nel 2006 portò all'ultimo indulto." Dati drammatici per ovviare ai quali si stanno affastellando soluzioni dalle molte "controindicazioni". Per cui, ragionando con la mentalità di un padre di famiglia cui cresca a dismisura la prole , penso che una soluzione al problema molto lapalissiana potrebbe essere.... quale? Qualcuno me la sa suggerire, per confrontarla con quella cui mi è venuto da pensare?
l.f.

Oggi all'Agricantus.Teatro di Strada. Kessler Gran Duo

ESTATE CCPAGRICANTUS - PALERMO NON SCEMA festival 2008

ISOLA PEDONALE - VIA XX SETTEMBRE 82/A

INGRESSO PLATEA 3 EURO TAVOLO E IN PIEDI 1 EURO

PER LA RASSEGNA UOMINI DA MARCIAPIEDE - TEATRO DI STRADA:

mercoledì 10, giovedì 11 e venerdì 12 settembre > ore 22.15

I Kessler in Gran Duo.
Ritorna il Varietè, lo spettacolo, il grande intrattenimento.

Alla ribalta I Kessler (Salvo Frasca e Alberto Becucci) sanno starci: si esibiscono senza fingere. Ballano, cantano, suonano e coinvolgono l'audience con i loro virtuosismi mozza fiato. Davanti al pubblico, questi due stralunati artisti si rivelano agili circensi; nel loro habitat naturale sfoggiano i loro talenti: il loro ultimo gioco di equilibrio, la loro ultima comica composizione musicale.

martedì 9 settembre 2008

Gianni Nanfa oggi all'Agricantus

Stasera all'Agricantus, Isola pedonale di via XX Settembre, Gianni Nanfa leggerà un brano tratto dal celebre Saggio sull'Umorismo. Il testo che racchiude il senso di gran parte delle tematiche alla base dell'opera di Luigi Pirandello.Lo spettacolo è previsto con inizio alle 22.15: Inoltre il popolarissimo professore attore intratterrà un pubblico sicuramente assai folto con le sue consuete ma soprattutto affascinanti e intriganti affabulazioni.

Recupero dei campi nomadi




Recupero dei campi nomadi. Dell'argomento si parla molto nei tg nazionali pubblici e privati. Incoraggiati da tali notizie ci siamo recati nel campo cosiddetto rom della Favorita. Dal silenzio torrido del 5 settembre scorso è emerso un gruppetto di bimbi sommariamente vestiti che ci hanno chiesto di non esssere fotografati. Abbiamo, naturalmente, rispettato la loro richiesta. Nessuna obiezione alle foto che abbiamo fatto di certi particolari che però non ci hanno fatto pensare ad un recupero in atto di tale campo. Ma forse nei dintorni si sta provvedendo a costruirne uno nuovo altrove, secondo certi parametri in sede comunitaria dei quali si sente dire con altrettanta frequenza. E noi non lo sappiamo. Ma l'augurio è certamente che avvenga così. Non solo a noi, evidentemente, piacerebbe che presto fosse così, in vista di un prossimo autunno inverno con relativi problemi climatici e nel rispetto di quei piccoli che abbiamo incontrato. Chissà, forse nati nel nostro paese, forse italiani. Ma anche se tali non fossero... .

lunedì 8 settembre 2008

Gianni Nanfa. Domani 9 settembre All'Agricantus

ESTATE CCPAGRICANTUS - PALERMONONSCEMA festival 2008

ISOLA PEDONALE - VIA XX SETTEMBRE 82/A

INGRESSO PLATEA 3 EURO TAVOLO E IN PIEDI 1 EURO

DOMANI MARTEDI' 9 SETTEMBRE ALLE ORE 22.15 INCONTRO

CON GIANNI NANFA PER LA RASSEGNA CABARET:

DALLA SCRITTURA AL PALCOSCENICO.

Gianni Nanfa legge Pirandello

Durante l'incontro Gianni Nanfa leggerà un brano di Pirandello, "La Carriola" tratto dal saggio sull'Umorismo.


Con questo il prof-attore ( sopra, in un ritratto di Lucio Forte) intende dimostrare come questa novella non solo interpreti la concezione dell'umorismo dello scrittore, ma compendi tutta la poetica pirandelliana. Questa iniziativa, commissionata dalla Settimana Pirandelliana di Agrigento dimostrerà come Nanfa abbia tutte le carte in regola per trattare un argomento culturale senza annoiare il pubblico, giacchè tra un passo e l'altro saprà trovare e intercalare una serie di spunti e aneddoti comici e umoristici che divertiranno i presenti.

Pecunia non olet, ma certi vespasiani parrebbe di si.

Il vespasiano di Piazza Cupani, leggasi stazione centrale, è certamente un manufatto storico per molteplici ragioni. E se a qualcuno venisse in mente di sostituirlo con un moderno bed and breakfast dovrebbe fare i conti con autorità di tutela dei beni culturali sicuramente ben diverse da quelle del tempo del sacco edilizio.
Peraltro i graffiti delle pareti del vespasiano furono per decenni l'unico "giornale" veramente d'opposizione. Chissà a poterli fotografare, una volta liberati dalle periodiche scialbature d'autorità!
Purtroppo, in atto, e la foto è appena dello scorso agosto, potrebbero penetrarci solo i vigili del fuoco muniti di respiratori portatili e di scafandri anti-pulce. Presumo.
Certo, per un pronto accomodo, basterebbe fare intervenire costantemente almeno i pulizieri municipali. O no?
lucio forte