(ph. Lucio Forte)

PRIMA CATEGORIA GIRONE A
RANGERS-PARTINICAUDACE 2-0
RANGERS: Gandolfo, Carramusa, D’Andrea (37’ Lo Dico), Durante, Giammona, Follari, Gnoffo, Lo Sardo (75’ Fanara), Lucchese, Pace (68’ Barcellona), Monti.
PARTINICAUDACE: Chimenti (82’ Lombardo), Lunetto, Tinervia, D’Amico, Castelli, Ragona, Sferlazza (56’ Lo Bue), Cammarata, Butera, Imperiale, Fanalista (61’ Durantini).
ARBITRO: Cusenza di Trapani
RETI: 53’, 59’ Lucchese
Palermo. Ritornano meritatamente al successo i Rangers di Giuseppe De Pasquale dopo la scoppola rimediata mercoledì nel turno infrasettimanale contro l’Atletico Alcamo. Al Santa Cristina a lasciare le penne è il Partinicaudace, squadra dalle grandi ambizioni che lotta per un posto nell’olimpo dei play off. A brillare è stato l’attaccante di casa Lucchese, autore di una doppietta ad inizio ripresa, che ha ridato fiducia ai compagni e rigenerato una squadra che, da questo momento fino alla fine del campionato, se vuole evitare l’ultimo posto in classifica non dovrà più sbagliare un colpo. Ma andiamo alla cronaca: avaro di emozioni il primo tempo, solo sbadigli e tanta noia. I ritmi sono blandi e le due squadre non si fanno male. Poca convinzione e molta imprecisione nei tiri di Gnoffo, Monti e Lucchese, che si perdono lontani dalla porta difesa da Chimenti. Gli ospiti, invece, al 18’, si rendono pericolosi con una punizione di D’Amico, respinta da Gandolfo. Nel finale di tempo un tiro piazzato dal limite di Gnoffo fa la barba al palo. La ripresa, invece, si apre con i botti: al 53’ arriva il gol del vantaggio, grazie a Lo Dico che serve al centro dell’area un pallone d’oro per Lucchese che da due passi non può sbagliare. Il raddoppio è propiziato sempre dall’attaccante Lucchese, molto attivo e intraprendente nell’occasione: al 59’ ben servito da un compagno parte sul filo del fuorigioco e con un pallonetto calibrato e preciso trafigge Chimenti. La reazione degli ospiti non si fa attendere: al 63’ Butera, sugli sviluppi di una azione di calcio d’angolo, e a porta praticamente libera manda clamorosamente fuori. A dieci minuti dal termine è ancora la punta neroverde a impensierire l’estremo Gandolfo, che si salva parando il tiro in due tempi. La gara si chiude con un pallonetto - a tempo praticamente scaduto - di Lucchese che va vicino alla terza marcatura. Domenica i Rangers sono attesi fuori casa da un severo impegno contro l’Isola delle Femmine, il Partinicaudace, invece, se la vedrà in casa contro il Borgata Terrenove.
PRIMA CATEGORIA GIRONE B
PALLAVICINO-CIMINNA 0-1
PALLAVICINO: Scalici, Lenzi, Battaglia (70’ Alaimo), Tolomeo, Barcellona, Collura, Ranieri (79’ Giammona), Di Franco, Graffagnino, Di Fazio, Catalano (79’ Sammartano).
CIMINNA: Anselmo F., Anselmo A., Secovia, Arnone, Fazio, Lo Bue, Torina (82’ Guaggenti), Mulè (46’ Sansone), Amato, Tranchina, Sclafani (76’ Moreale).
ARBITRO: Buffa di Marsala
RETE: 28’ Anselmo A.
Continua a soffrire il Pallavicino che sul proprio campo deve cedere i tre punti ad un cinico e determinato Ciminna. Inizio subito autoritario dei biancocelesti che nei primi dieci minuti si fanno pericolosi in almeno tre occasioni: con Lenzi su punizione e con Catalano e Graffagnino che non inquadrano lo specchio della porta. Il Ciminna si scuote dal torpore iniziale e si fa vivo dalle parti di Scalici con la pericolosa punta avanzata Sclafani che però non è preciso sotto porta. Ma al primo vero e proprio affondo gli ospiti passano in vantaggio: al 28’ punizione di Fazio dal vertice destro dell’area di rigore, la sfera, forse in maniera del tutto fortuita, viene deviata in rete da Adamo Anselmo. Per la reazione dei locali bisogna attendere il finale di tempo: prima è Collura a tu per tu con il portiere a fallire, poi è Graffagnino che da dentro l’area di rigore tira fuori. Nella ripresa il Pallavicino cerca il pareggio con una bella punizione di Di Franco, parata dal portiere e con Collura, che manda di poco a lato. Gli ospiti rimasti in dieci, al 60’, per l’espulsione di Tranchina resistono fino alla fine e a tempo praticamente scaduto potrebbe raddoppiare, grazie a una azione in contropiede di Amato, che però colpisce il palo.
Gara del 13 febbraio 2007
CHE GUEVARA-S. G. GEMINI 4-0 (Sospesa)
CHE GUEVARA: Mallia, Adinolfi, Abbate G., Acqua, Galluzzo, Marancio, Savasta, Durante, Longo, Abbate P., D’Amico (26’ Aloui). In panchina: Pantaleo, Romeo, Mondello, Di Peri. Allenatore: Totò La Rosa.
S. G. GEMINI: Zabbia, La Mendola, Sansone, Lo Scrudato, Miceli, Di Grigoli, Filippone, Margagliotti.
ARBITRO: Grasso di Palermo
RETI: 25’ Galluzzo, 38’, 40’ Longo, 39’ Savasta
Palermo. Dura praticamente poco meno di un tempo la gara tra il Che Guevara e il San Giovanni Gemini. Parlare di partita vera è un eufemismo visto che la squadra agrigentina si è presentata al “Mondo Jeans” con soli otto effettivi. Infatti, dopo la sconfitta casalinga di domenica scorsa con il Ciminna, la dirigenza biancorossa ha sospeso a tempo indeterminato l’allenatore Enzo Di Marco e questo ha provocato la diaspora di alcuni giocatori. Una situazione davvero difficile in casa della simpatica compagine agrigentina che negli ultimi anni ha dimostrato grande impegno e professionalità disputando ottimi campionati anche in categorie superiori. Per la cronaca al 42’ del primo tempo sul risultato di 4-0 in favore dei padroni di casa, si infortunano Lo Scrudato e Di Grigoli. A quel punto l’arbitro Davide Grasso di Palermo ha fischiato anzitempo la fine dell’incontro per inferiorità numerica del San Giovanni Gemini e ha mandato tutti sotto la doccia. Gli ospiti seppur in otto uomini hanno retto al Che Guevara per 25’, in pratica fino al gol di Galluzzo che ha sbloccato la situazione. Poi come avviene in questi casi e in condizioni rimaneggiate, i biancorossi hanno mollato e i ragazzi di Totò La Rosa hanno affondato il coltello, e nell’arco di tre minuti hanno calato il poker: al 38’ da fuori area con un rasoterra preciso e angolato Longo riusciva a raddoppiare; un minuto dopo Savasta faceva il tris sfruttando un pallone al centro dell’area. Infine, al 40’ ancora Longo, per lui una doppietta, calava il poker: ma era tutto inutile perché due minuti dopo l’arbitro sospendeva le ostilità come detto sopra. Sarà sicuramente assegnata la vittoria a tavolino ai locali, che domenica sono attesi dalla sfida contro il Misilmeri, importante in chiave play off. Invece, gli agrigentini, chiamati ad un pronto riscatto, se la vedranno davanti le mura amiche contro l’Altofonte.
A. G. S.