"...pensavo è bello che dove finiscono le mie ditadebba in qualche modo incominciare una chitarra..." (De Andrè).
Antonio Forcione, ( ph. Lucio Forte) nel Ridotto del Jazz allo Spasimo ha dedicato a Palermo tre dei suoi concerti più belli.
Questo blog è stato attivato anni fa da Lucio Forte. Qualche suo amico continua ad aggiornarlo, sperando che lui, in qualche modo, lo legga e si diverta, insieme a noi.
Antonino Raffadale, di anni 39, palermitano di Ciaculli ha rifiutato a suo tempo di farsi arruolare nella manovalanza del suo quartiere ed è partito per Milano. Ha lavorato 15 anni sui grattacieli lombardi ed è tornato con due vertebre fuori uso. Lui dice e fa sapere di essere non solo disocupato ma anche il più sfrattato palermitano senzatetto. Si è arrampicato più volte sulla facciata di Palazzo delle Lapidi per attirare l'attenzione delle "autorità" sul suo caso. Ma finora non lo ha "caga..." nessuno. Poi, visto che decine di altri senzacasa invece di arrampicarsi da spidermen sullo storico prospetto - dal quale si affacciò Garibaldi - sono andati a sala delle lapidi salendo le scale, Antonino si è unito alla compagnia. E a questo punto il blog prende le sue tinte più nere. E' infatti con mortificazione e indignazione autentiche, e serie più che mai, che pubblico la foto di Antonino che ho sorpreso tra i banchi del consiglio comunale davanti alle lapidi che ricordano il sacrificio di chi ha messo la propria esistenza e infine anche la propria vita al servizio delle cause più giuste. Nel nobilissimo intento di migliorare la Città. (Irredimibile per sciasciana memoria? )Non credo che la foto abbia necessità di ulteriori commenti. Comunque, buona fortuna Antonino!
La foto è di questa mattina 29 ottobre 2007.
Nel bicentenario della nascita di Giuseppe Garibaldi, Mimmo Cuticchio si accinge a regalararci uno dei suoi "cunti" più spettacolari. Quello da lui pensato e sviluppato sull'epopea garibaldina. Una vicenda sicuramente grandiosa e della quale egli vuol sottolineare la memoria storica popolare che, altrimenti, rischia di essere colpevolmente e definitivamente banalizzata e dimenticata.
Una storia commerciale lunga un secolo non ha impedito che l'ultimo Caflisch di G & B, ( foto di elle effe) ubicato all'angolo di viale Leonardo da Vinci con via Galilei, abbassasse malinconicamente le saracinesche. I cartelli affissi sui vetri dal personale spiegano in un paio di modi le ragioni della chiusura di questo locale, il cui nome si è defilato dal suo "viale del tramonto" con la chiusura definitiva, appunto, di quello che del viale della Libertà era il bar pasticceria più famoso. Dal boom economico in avanti frequentato dalla "creme de la creme" cittadina. Luogo di ritrovo e appuntamento di ricchi borghesi, aristocratici decaduti ma anche degli onorevoli di Sala d'Ercole. E poi ancora da gente qualunque seduta accanto a mafiosi, colletti bianchi , massoni e magnifiche puttane d'alta levatura. Indimenticabile, tra queste benemerite, la sontuosa "Salice Piangente".Indimenticabile non solo per i bellissimi occhi neri e i lunghi capelli corvini che scendevano in massa d'ebano, giusto come i rami di un superbo salice, sulle sue spalle bianchissime.
La storica lapide fa sapere che la città possiede i doni di Minerva e di Cerere.Cioè cultura e cibo.L'anomimo "ultrà" (nella foto di l.f.) che da qualche giorno insieme a una folla di famiglie palermitane vive a Sala delle Lapidi, ieri sera, insieme ad altri compagni, avrebbe poi ripetutamente salito e disceso le scale del Palazzo di città portando e poggiando su quello stesso tavolo il latte , l'acqua e il cibo portato a Piazza Pretoria da un furgone della Caritas. La benefica istituzione che nell'occasione, e all'altezza della sua migliore tradizione, fa del suo meglio per sostituirsi in qualche modo a Cerere.
Alla presenza di un folto pubblico, della stampa specializzata e dei rappresentanti dei media cittadini, il presidente della Fondazione "the Brass Group" Ignazio Garsia (al centro della foto) ha presentato i cartelloni allestiti per la stagione artistica 2007/2008. Garsia ha sottolineato che si tratta di circa cento concerti voluti nel solco della migliore tradizione del Brass Group che come associazione compie 34 anni e che - in base ad una legge regionale - è adesso al secondo anno della sua trasformazione in Fondazione.
Ieri sera le venti famiglie dei senzacasa che stavano da qualche giorno e qualche notte davanti al Municipio, colte da un violento nubifragio hanno ottenuto di poter trovare riparo tra i banchi di Sala delle Lapidi dove si riunisce il consiglio Comunale.
Il suo letto è ancora la, davanti al palazzo di città. Ma lui non è più solo. Antonino Raffadale, di anni 39, forse ne ha già compiuti 40 in attesa di un lavoro, mi ha telefonato ieri mattina per dirmi che aveva dei nuovi vicini di letto. Gli appartenenti alle 19 famiglie che avevano occupato le case di via Mozambico nel 2004, che poi erano stati ospitati dalla Fondazione Pignatelli, poi trasferiti in albergo e ora in mezzo alla "piazza della vergogna".Perchè in albergo quei palermitani senza casa e senza pace non li hanno più voluti. Seguiremo da presso anche quest'ultima vicenda.Nella speranza che qualcuno li segua insieme a me.
Il vicino artigiano, con laboratorio appena voltato l'angolo, quando mi ha visto all'opera con la digitale mi ha spiegato che la traformazione di quella via in discarica pare succeda perchè al numero verde per il trasporto di rifiuti ingombranti non risponderebbero più.
Nella città più cool d'Italia può accadere che le provviste offerte dai benefattori alle suore di Madre Teresa e quindi ai loro assistiti siano anche troppi per le esigenze di questi ultimi. Allora accade che le brave suore devolvano a loro volta tali beni in esubero. Ne segue che certi venerdì una folla di palermitani, della città più cool, si ammassa davanti alla Casa delle Teresiane di Piazza Magione in attesa dei cosiddetti sacchetti della "spesa". Quella folla, di cui alla foto di Lucio Forte, un venerdì dello scorso anno ebbe il beneficio di tale distribuzione.
Le "Vie dei Tesori" aperte dall'Ateneo continuano ad essere percorse con gran favore dai palermitani. Ieri, allo Steri, Philippe Daverio ha parlato della Vucciria di Guttuso ( qui, ph. Andrea Ardizzone) a ben 250 visitatori. In proposito, molto rosa nel nostro blog.
Procedono molto lentamente i restauri di una delle più belle chiese di Palermo e certo tra le più interessanti storicamente. Alta sul quartiere dell'Albergheria, dalla sommità del tempio comunemente noto come la chiesa dell'Origlione, svetta sul pericolante campanile "a vela" la scritta PAX sovrastata dalla croce di Lorena. La stessa croce che fu iscritta nello stemma dei duchi d'Angiò e nelle bandiere della Francia Libera che muoveva contro i vessilli con la svastica. Una croce assai poco presente nelle altre chiese cittadine e perciò motivo di giustificata curiosità per quanti - desiderosi di saperne di più - vorrebbero trovare quotidianamente agibili le strutture della chiesa.
Molto prima che il nome dell'incolpevole cittadina di Capaci venisse legato alla strage di cui alla foto, il Ministro dell'Interno Amintore Fanfani ( era il 1987) venne a Palermo per onorare i caduti nella lotta contro la criminalità.
Nico non lo conoscevamo e di lui non sappiamo nulla , nemmeno come e perchè se ne sia andato per sempre da questa città. Anche se il come possiamo presumerlo dal vasosul marciapiede impietosamente nascosto dalla solita auto e prestato dal fioraio di via Guglielmo il Buono, nel quale i crisantemi stamattina erano freschi. Di più, gli amici gli hanno dedicato il lenzuolo ( ph. lucio forte) che mostriamo con le firme e i brevi pensieri di tanti amici. Ciò che ci da la certezza che Nico era un simpaticone. Accora quello "stavamo bene insieme" firmato da Virgi che sotto ha scritto INCREDIBILE. Le altre scritte, per leggerle basta ingrandire l'immagine. Ciao anche da noi, Nico!
E' bello, in mezzo a tanto nero cittadino, poter segnalare il rosa di una trasformazione positiva, Nella foto de"il rosa e il nero"', un corridoio dell'ex Ospedale Principe Umberto che ancora prima fu lo storico Ospedale Meretricio dello Spasimo e che ora appartiene al demanio comunale.
Il 2 novembre del 1975, tra le casupole abusive di Ostia, venne ritrovato il corpo martoriato di una degli intellettuali più famosi d'Italia. Fu l'inizio e la fine di quella che Fabrizio de Andrè cantò come "Una storia sbagliata" e "niente male insabbiata".Come tutti sanno l'intellettuale scomodo eliminato oscuramente era Pier Paolo Pasolini. Adesso, nell'approssimarsi di quell'anniversario ci limitiamo ad osservare che qui Pasolini ha anche la sua strada sbagliata. Una strada sulla quale non si avventurano i bambini delle vicine scuole elementari "Colozza" ma sulla quale, per così dire, osano tuttti quelli che nei dintorni hanno bisogno di abbandonare rifiuti scomodi anch'essi. Dall'amianto dell'eternit a quanto altro di pericoloso venga ritenuto da rifiutare. Nella foto de"Il Rosa e Il Nero" il modo in cui viene onorata la semplice targa di plastica che, in fondo a destra, indica l'Intestatario di una via sulla quale non arriva nemmeno il postino, dato che su di essa non si apre un solo numero civico.

...ma il leone ha fatto sapere che lui non c'entra
Il Blog posterà riflessioni e immagini sulle quali si desidera aprire un discorso con gli amici che insieme a noi vorranno esternare le loro opinioni. Favorendo dibattiti che prendano le mosse dalle tante buone cose locali ma anche, e peggio, da quanto di inaccettabile sia costretto a difendersi chiunque decida, malgrado tutto e ostinatamente, di vivere in questa Città. Bellissima, piena di brava gente ma purtroppo non povera dei molti che rendono impossibile la vita a una comunità civile.
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Avvertiamo i nostri cari lettori e i collaboratori che dal 1° luglio 2008 ci sarà una modifica nell'ambito geografico delle notizie de "il rosa e il nero"
Tali news comprenderanno, oltre a quelle strettamente locali, certe altre relative a fatti che accadono nei paraggi più o meno lontani o anche lontani "tout court". Notizie ovviamente attinenti ad un , come si suole dire,"sociale allargato" che per questo non smette di riguardare anche noi palermitani.
Dalla stessa data andrà sul web un nostro "Amarcord" dal titolo : "Eppure succedeva, tanto tempo fà!".